Quentin Tarantino fa fesserie splatter?

E' questa la dichiarazione del regista Enzo Monteleone al giornalista Michele Anselmi, parlando del nuovo progetto di Quentin Tarantino Bastardi senza Gloria. E senza neanche aver visto il teaser!?!

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Rubrica a cura di ColinMckenzie

In una dichiarazione a Michele Anselmi del Giornale, all'interno di un'indagine sulla (presunta) crisi dei film bellici, il regista Enzo Monteleone (El Alamein, Due partite) ha espresso questo concetto:

Probabilmente l'ennesima fesseria splatter di Quentin Tarantino, quel Bastardi senza Gloria con Brad Pitt, sarà un successo, ho gà letto la recensione del trailer.

Da dove iniziare? Dalla cosa meno grave, ma forse più ridicola, il fatto che Monteleone non veda i trailer, ma legga le recensioni dei trailer (che peraltro nel caso in questione sarebbe un teaser, ma vabbeh). Fare lo sforzo di vederlo proprio no?

Anche perché (e qui arriviamo al tasto dolente della questione) è già grave sostenere che un film è una fesseria a priori, ma almeno sarebbe il caso di aver visto quantomeno qualche immagine, no? Invece, a Monteleone non serve, ha già deciso che Bastardi senza Gloria sarà una fesseria. Ma "ennesima fesseria splatter"? Quali sarebbero gli altri film splatter di questo regista? Di sicuro, non Le iene, Pulp Fiction, Jackie Brown, Four Rooms o Kill Bill. Forse, si possono definire splatter alcune scene di Grindhouse - A prova di morte, ma di certo non l'intero film (che è sostanzialmente una lunga chiacchierata di un'ora e mezzo, peraltro barbosa).

Il tutto avviene 'violando' una regola sacra che dovrebbe esistere tra colleghi, ossia quella di non criticarsi a vicenda. François Truffaut (che qualcosina di più importante di Monteleone l'ha fatto nella sua carriera) dopo aver esordito con I 400 colpi abbandonò l'attività di critico e smise di dare giudizi trancianti sui colleghi. In Italia, invece, anche un Monteleone qualunque può spiegare cosa è bello e brutto parlando di un regista che, piaccia o meno, quindici anni fa ha cambiato la storia del cinema. La supponenza e la tracotanza intellettualoide di certi 'autori' nostrani comunque deve sempre emergere, anche quando non ha certo grande ragione di essere.

Un consiglio quindi a Monteleone. Continui a fare il suo lavoro, che a criticare (se e quando lo merita) Tarantino ci pensiamo tranquillamente noi...

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