Quando la Marvel era la regina del trash

Ormai siamo abituati al fatto che i cinecomic Marvel sbanchino puntualmente i botteghini, ma c'è stato un periodo oscuro in cui le cose erano ben diverse...

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In principio fu Iron Man.

La pellicola di Jon Favreau ha segnato l'inizio della marcia trionfale dei Marvel Studios al cinema, un percorso che, con l'ulteriore stabilità data dall'acquisizione della Casa delle Idee da parte della Disney, ha portato al trionfo assoluto di The Avengers. Il lungometraggio di Joss Whedon, con 1 miliardo e 518 milioni di dollari incamerati, occupa saldamente la prima posizione nella classifica dei maggior incassi cinematografici di tutti i tempi (dato non aggiustato all'inflazione, ndr.) e il suo positivo effetto ha trainato anche le performance delle pellicole arrivate dopo come Iron Man 3 e Thor: The Dark World, in arrivo il 20 novembre nei cinema italiani, ma già in vertice al botteghino internazionale.

Quando si tratta di cinecomic Marvel siamo ormai abituati a vedere attori ed attrici più o meno esordienti esultare per aver ottenuto una parte in uno di essi, anche a fronte d'ingaggi non particolarmente consistenti rispetto agli standard cui Hollywood ha abituato le sue star. D'altronde, la visibilità che si ottiene dall'indossare il costume di un eroe o di un villain della Marvel difficilmente trova degli eguali oggi come oggi.

E tutti sono disposti a scendere a qualche “compromesso” per strappare un contratto, magari per più lungometraggi, con lo studio.

Ma non è sempre stato tutto rosa e fiori.

In anni in cui la Warner Bros. aveva già portato al cinema, con enorme successo, storiche icone della DC Comics come Batman e Superman, Stan Lee e soci brancolavano nel buio.

Excelsior? Proprio no.

I paladini del pantheon Marvel – e le loro varie nemesi – venivano adattati in film tv prodotti con un dispendio di mezzi e un bagaglio di professionalità tecnico/artistica capace di nobilitare qualsiasi delirio artistico di un Ed Wood qualsiasi.

Adesso che Thor: The Dark World ha invaso i cinema italiani scagliando il suo Mjolnir – o Miu Miu per citare la Darcy Lewis di Kat Dennings – sullo stivale, ripercorriamo con questa foto-video notizia la storia delle pellicole più trash, camp e completamente sbagliate della Marvel.

Nota dell'autore: per questo speciale, ho tratto un prezioso supporto e ispirazione dal divertentissimo video di Screen Junkies intitolato Marvel Misfirse. Lo trovate a questo link.

 

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