Provato - WRC 4 - Strade sterrate
Abbiamo testato la nuova simulazione rallystica di casa Milestone...
Dopo un inizio incoraggiante, seppure con ampi margini di miglioramento, la serie WRC non è mai più riuscita a raggiungere gli standard sperati. Sviluppati da Milestone e forti della licenza ufficiale, i tre capitoli di WRC finora rilasciati si sono rivolti sin dal principio a un pubblico prevalentemente appassionato di simulazioni rallystiche, cercando allo stesso tempo di non chiudere completamente le porte ai giocatori meno esigenti. Soprattutto con il terzo episodio, Milestone ha tentato un approccio più casual, purtroppo senza risultati positivi. La grafica cartoonosa dei menu e la modalità carriera poco credibile non hanno minimamente soddisfatto i fan, i quali hanno chiesto un ritorno ad atmosfere più simulative. E proprio questo sembra il punto forte di WRC 4, in uscita a breve su PC, Playstation 3 e Xbox 360, forte di una completa revisione dei contenuti. Per questa quarta uscita i ragazzi di Milestone hanno infatti deciso di mirare alla simulazione senza compromessi, lavorando a stretto contatto con le scuderie rallystiche ufficiali ed effettuando sopralluoghi in tutte le location toccate dal campionato. Un recente evento tenutosi a Milano ci ha permesso di provare le versioni Playstation 3 e PC, nel tentativo di scoprire se il nuovo approccio allo sviluppo abbia dato i risultati sperati. Prima di darci alle prove dirette, abbiamo tuttavia avuto modo di vedere in movimento la nuova interfaccia di gioco, che ricalca la direzione già intrapresa con MotoGP (anch'esso sviluppato da Milestone), e prima ancora da Codemasters con Dirt. I menu di WRC sono infatti stati rimpiazzati da ambienti interattivi tridimensionali, che permettono di tenere sotto controllo i progressi nella carriera o nel campionato in corso. Dall'ufficio del pilota è possibile accedere al portatile, dove leggere le eventuali comunicazioni importanti del team, al calendario della stagione, alle copertine delle riviste, dove vedere immortalati i propri successi.
Per quanto più asciutto rispetto a quello colorato e fracassone di Dirt, questo nuovo stile grafico ci ha convinto in pieno, risultando nettamente più in linea con la natura simulativa del gioco. Pad, e volante, alla mano, abbiamo successivamente provato qualche tappa singola, scoprendo con piacere come i passi avanti fatti rispetto al predecessore siano piuttosto evidenti. I principali punti deboli, ossia l'eccessiva sensazione di leggerezza restituita dalle vetture, e una scarsa differenziazione delle superfici (su tutte il fango), sono stati individuati e migliorati. Per quanto le nostre prove non siano state sufficientemente estese per arrivare a un giudizio complessivo, la sensazione restituita dalle brevi fasi di guida ci è parsa molto più credibile rispetto al passato. Per quanto riguarda il modello dei danni, si nota un leggero aumento dei possibili punti di contatto e conseguenti deformazioni, seppure non si tratti di certo di uno dei punti di forza del gioco. Decisamente più corposo invece l'intervento sul comparto audio, oggetto di pesanti e lecite critiche nei capitoli passati, che vede ora i rombi delle macchine riprodotti con un realismo decisamente più in linea con il contesto.
Sebbene abbia messo alla prova la pazienza dei fan, con questo quarto capitolo la saga di WRC potrebbe finalmente far segnare un buon risultato. Per quanto la grafica rimanga ancora un punto debole, il look complessivo ora è migliorato, anche grazie ad accorgimenti come le diverse ore del giorno in cui possono essere ambientate le singole tappe, con effetti di luce dedicati. La differenza tra le versioni PC e quelle console è netta, ma con questo quarto capitolo anche il pubblico Playstation 3 (su Xbox 360 non possiamo purtroppo pronunciarci, in quanto l'evento non prevedeva postazioni dedicate alla console Micrsoft) potrà godere di una grafica quantomeno accettabile per gli standard odierni. Complessivamente, WRC 4 sembra poter, finalmente, portare alla serie quei miglioramenti tanto chiesti dai fan. Solo una prova più approfondita potrà rivelarne fino in fondo l'impatto sull'esperienza nel suo complesso, ma le possibilità per un prodotto da consigliare agli appassionati di rally sembrano esserci tutte, in attesa che il passaggio alla next gen possa portare nuovi passi in avanti per la serie.