Provato - Wasteland 2 - Viaggio nelle terre selvagge

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Abbiamo testato il grande ritorno del capostipite degli RPG post - apocalittici...

Se per coloro che hanno scommesso su Wasteland 2 sin dai tempi della campagna Kickstarter è finalmente arrivato il momento di mettere le mani su una versione provvisoria del gioco, per tutti gli altri fan del lavoro di Brian Fargo la situazione è leggermente più complicata. Con il prezzo dell'early access fissato a una cinquantina di euro, "acquistare" oggi la beta significa trovarsi tra le mani un prodotto appena abbozzato, con circa il 30% dei contenuti disponibili, e una vera montagna di problemi di vario genere, dall'interfaccia all'ottimizzazione. Certo, si tratta di un investimento sul futuro, dato che, una volta rilasciato il gioco, si avrà naturalmente accesso alla versione completa, ma anticipare questa somma non indifferente rappresenta oggi una scelta da fare solo a certe condizioni. La prima di queste è la consapevolezza che il materiale oggi accessibile è assolutamente provvisorio, e non sempre è facile non farsi prendere dallo sconforto alla comparsa degli inevitabili problemi. Il lato positivo è tuttavia incoraggiante: per molti versi, e soprattutto dal punto di vista concettuale, Wasteland 2 rappresenta il mantenimento di molte delle promesse fatte dagli sviluppatori, soprattutto nella ricerca di quel feeling RPG occidentale scomparso da più di dieci anni.

E, come ogni buon gioco di ruolo, anche Wasteland 2 comincia da un editor, non di uno, ma di ben quattro personaggi che andranno a popolare il party iniziale (successivamente, altri potranno essere incontrati durante l'esplorazione). Per quanto l'operazione possa apparire non troppo complessa, con la classica manciata di punti da distribuire su vari attributi, essa si rivelerà in realtà determinante per l'intera esperienza di gioco, e proprio qui emerge una delle prime, gravi, mancanze di questa versione preliminare, che speriamo possa essere risolta nelle future revisioni. Senza riferimenti che vadano al di là di brevi descrizioni dei singoli attributi, si finisce per distribuire i punti ad intuito, senza rendersi conto che il successivo sblocco di punti da assegnare alle varie skill sarà irrimediabilmente condizionato dalle scelte fatte in fase di creazione del personaggio, un qualcosa che i ragazzi di InXile dovranno senza dubbio trovare il modo di chiarire, o addirittura cambiare completamente, proponendo magari la possibilità di modificare le assegnazioni di punti anche successivamente.

Terminata la fase preliminare (magari senza nemmeno accorgersi dell'importanza e delle criticità di quest'ultima), si ha finalmente accesso alle Wasteland, e proprio qui l'antico feeling ha finalmente modo di rendersi evidente. I dialoghi pungenti, le meticolose descrizioni di ogni dettaglio, compreso il più irrilevante, l'interfaccia poco ingombrante ma al tempo stesso stilisticamente efficace, e funzionale. Tutto funziona già molto bene, e, in questo campo, non si può che riconoscere l'ottimo lavoro fatto già sin da questa prima versione giocabile.

Altri dettagli ben presto emergono, soprattutto per coloro che conoscono bene il gioco originale. Inutile soffermarsi sui singoli episodi, rischiando così di rovinare la sorpresa, basti piuttosto dire che Wasteland 2, soprattutto per coloro del tutto nuovi a questo genere di ruolistica, non è un gioco che tende a svelare troppo le sue carte, sbattendo in faccia al giocatore ogni dettaglio e urlando costantemente nelle sue orecchie "Non l'hai visto quello? E' lì, raccoglilo, potrebbe servirti dopo!". Niente di tutto questo. Wasteland 2 vi permetterà di notare alcuni importanti dettagli, a patto che abbiate gli occhi bene aperti, grazie al level design già sin d'ora ottimo, ma di certo non vi tirerà per la manica se li mancherete, lasciando che proseguiate sulla vostra strada, anche se questo dovesse significare perdersi deviazioni interessanti dal percorso principale.

Se il sistema di scelta è al momento piuttosto nebuloso (nonostante la beta permetta di giocare un buon numero di ore, ancora non è chiaro quanto a fondo si potrà andare con le decisioni prese, e soprattutto quanto queste ultime saranno evidenti al primo incontro), la maggior parte del tempo in Wasteland 2 sarà al momento spesa tra esplorazione e combattimenti. Questi ultimi funzionano piuttosto bene, e, dopo un approccio che rischia quasi di sorprendere per facilità, ben presto svelano anche la necessità di applicare tattiche efficaci. Il feeling è quello, nostalgico, dei vecchi Fallout, con l'aggiunta tuttavia di un sistema di coperture, il quale riesce a incasellarsi nel contesto senza stridere, aggiungendo semmai un ulteriore strato strategico al comparto, senza contare anche un piacevole impatto sull'effetto visivo, con i personaggi che credibilmente si sporgono dai ripari per fare fuoco.

Nelle circa 20 ore di gioco al momento disponibili, è possibile esplorare ambienti già piacevolmente diversificati, che fanno ben sperare per la versione finale, mentre la disponibilità di armi appare decisamente limitata.

Per quanto, complessivamente, Wasteland 2 ci abbia fatto una buona impressione, e i timori di un fallimento siano perlopiù dissipati, molti punti di domanda rimangono ancora irrisolti, e, soprattutto, allo stadio attuale giocare è un'esperienza non sempre facile. Tra un frame rate che difficilmente supera i 20 FPS anche su sistemi di fascia alta, bug di varia natura (anche legati alla soluzione di quest sensibili) e frequenti crash, c'è il rischio di finire per desiderare di aver aspettato una versione più avanzata, per godere davvero del lavoro di InXile. Se affrontata con queste consapevolezze ben chiare, la beta di Wasteland 2 è comunque, di fatto, promettente, e gli sviluppatori hanno certamente tutto il tempo per consegnare un prodotto davvero valido nelle mani degli appassionati, confermando come il crowd funding possa davvero essere sfruttato in maniera efficace.

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