Provato - Monster Hunter 3 Ultimate

Un giorno troverò qualcosa di interessante da scrivere qui dentro.


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La prova con mano della versione demo per Nintendo 3DS del titolo Capcom

Il prossimo 22 marzo Nintendo distribuirà in Europa Monster Hunter 3 Ultimate, versione riveduta e corretta per Wii U e Nintendo 3DS dell'ottimo titolo uscito su Wii. Per prepararne l'uscita, sono state rese disponibili le demo, per entrambe le versioni del gioco, ed è sulle impressioni da esse ricavate che scriviamo questo hands on.

La versione provata è quella, probabilmente, più problematica, ovvero quella per Nintendo 3DS. Il perché è presto detto. Ogni Monster Hunter è un titolo impegnativo, nel quale bisogna sempre tenere sott'occhio tutta la situazione, dai movimenti del mostro che si sta affrontando alla posizioni degli eventuali compagni di caccia; logico quindi, che il controllo della telecamera sia fondamentale per giocare al meglio delle proprie possibilità. La mancanza di un secondo analogico su Nintendo 3DS sembrerebbe porre quindi un serio problema, dato che ad esso è solitamente deputata la gestione dell'inquadratura, ma per fortuna, alla prova con mano, tali timori si rivelano infondati.

Capcom ha introdotto nel gioco, infatti, una comodissima opzione per centrare la visuale sulla creatura, ogni volta che si preme il tasto L, opzione alla quale ci s'abitua subito e della quale sembra non si possa più fare a meno. Non si tratta di un vero e proprio lock on, visto che l'inquadratura non segue poi il mostro, ed è giusto che sia così, visto che una delle caratteristiche del titolo è la possibilità di provocare danni localizzati sul corpo di creature a volte enormi, possibilità che risulterebbe problematica con un lock on invasivo.

Nei combattimenti a terra questa opzione rende quasi del tutto superflua la mancanza di un secondo analogico, ma in quelli in acqua il problema si fa più accentuato. In essi infatti lo spostamento è anche in profondità, e sebbene la pressione del tasto consenta di direzionarsi facilmente nei confronti della propria preda, non si riesce a gestire l'azione con padronanza assoluta, il che, in un Monster Hunter qualsiasi, significa morire, e spesso.

Analizzata la questione più spinosa, possiamo passare al resto. Nella demo si possono provare varie armi non disponibili nella prima versione di Monster Hunter 3; stiamo parlando delle doppie spade, del corno da caccia, della lancia cannone e dell'arco. Le doppie spade rendono possibili una pletora di coreografici attacchi, ma fanno poco danno e non danno al giocatore possibilità di difesa: il corno da caccia fa danno da impatto, come il martello, e può anche elargirre bonus di stato ai propri alleati; la lancia cannone poco aggiunge al set di attacchi ed alle strategie della lancia normale, se non la possibilità di sparare proiettili esplosivi, ma solo nel corpo a corpo; l'arco permette di infliggere danni dalla distanza, e soprattutto può essere utilizzato con diversi tipi di frecce, per infliggere alterazioni di status ai mostri. Insieme alle armi ella precedente versione, le nuove aggiunte forniscono un arsenale di tutto rispetto, per varietà, quantità e possibilità di attacco.

Le due missioni disponibili, contro il Lagomba e contro il Plesioth, portano il giocatore solo in due aree diverse, ma un primo giudizio sulla qualità grafica, che è ovviamente temporaneo, vista la versione di prova del titolo, è comunque possibile. Monster Hunter 3 Ultimate su Nintendo 3DS si presenta bene nel complesso, replicando quasi ugualmente la cosmesi della controparte Wii, se non per qualche effetto. A lasciare un po' interdetti è la resa slavata dei colori, che danno un impatto complessivo decisamente spento, e che davvero speriamo sarà modificata per la versione definitiva del titolo. Per una valutazione complessiva sul titolo Capcom, vi restano da attendere pochi giorni.

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