Provato - Lego Lo Hobbit

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I mattoncini Lego invadono anche la Terra di Mezzo

Quello dei tie-in, ovvero videogiochi tratti da altre opere di diversa natura, è un vero e proprio campo minato, questo perché riuscire a riprodurre lo stesso feeling dell’originale è una cosa tutt’altro che scontata. Non basta infatti essere in grado di ricreare le stesse ambientazioni e gli stessi personaggi del libro, film, telefilm o fumetto di turno, è necessario anche costruire un gameplay adeguato all’opera in questione, che ne sappia riassumere l’essenza e al tempo stesso catturare il videogiocatore. Nel mare dei tie-in scialbi e poco riusciti c’è però sempre stata una serie che si è difesa piuttosto bene, grazie probabilmente alla sua duplice anima. Stiamo parlando dei vari Lego Star Wars, Harry Potter, Batman ecc., che con il loro carico di umorismo ed un gameplay semplice ma intuitivo sono riusciti nel difficile compito di traghettare tante saghe cinematografiche nel mondo dei videogiochi. L’ultimo arrivato della stirpe è Lego Lo Hobbit, videogioco dedicato all’omonimo film che uscirà in concomitanza con il debutto nei negozi del DVD e Blu Ray del secondo episodio, intitolato La desolazione di Smaug.   La trama di questo Lego Lo Hobbit copre gli eventi narrati nei primi due film rilasciati, ovvero Lo Hobbit - Un viaggio inaspettato e Lo Hobbit - La desolazione di Smaug e di carne al fuoco quindi ce ne é parecchia. Il giocatore sarà insomma chiamato a ripercorrere le avventure di Bilbo Beggins, Gandalf e compagni, in un viaggio attraverso la Terra di Mezzo che li porterà a vivere incredibili avventure. Avventure che saranno riprese pari pari dalle scene del film, usando gli stessi personaggi ed una regia simile, ma reinterpretate in chiave parodistica come avviene ormai da molti anni a questa parte con i vari giochi della serie Lego. Un’operazione di certo non facile questa: riuscire a mantenere intatto il feeling dei film ma al tempo stesso inserirci battute e scene divertenti è segno di grande abilità da parte degli sviluppatori.     Parlando di gameplay, Lego Lo Hobbit è, come i suoi predecessori, un adventure con elementi di platforming, dotato di meccaniche abbastanza semplici ed indirizzate ad un pubblico più giovane. Il giocatore si ritroverà infatti in livelli più o meno vasti in cui sconfiggere nemici e raccogliere oggetti e nei quali interverranno vari personaggi intercambiabili, ognuno dotato di peculiari abilità, indispensabili al fine di progredire nell’esplorazione. Questa sembra essere una feature chiave del gioco, che abbiamo effettivamente potuto testare durante la prova con mano all’evento organizzato da Warner Bros e che garantisce al prodotto una certa varietà nelle situazioni in cui ci si troverà coinvolti. A spezzare il ritmo ci pensano poi alcuni semplici rompicapo da risolvere, che si trovano sparsi qua e là nei livelli e che risulteranno essere fondamentali per il proseguimento dell’avventura. Parlando invece della struttura vera e propria di gioco, durante una chiacchierata con gli sviluppatori di Traveler’s Tales abbiamo avuto la conferma che Lego Lo Hobbit sarà un titolo dotato di un open world dal quale accedere alle varie missioni, che si sviluppano in circa 60 livelli e che ripercorreranno le vicende narrate nei due film. Ottime notizie insomma: dopo Lego Marvel Super Heroes rivedere un gioco della serie dotato di una struttura open world non può che farci piacere. Dalla nostra chiacchierata sono però emersi anche altri dettagli interessanti su Lego Lo Hobbit. Innanzitutto sembra che Peter Jackson in persona abbia dato un qualche apporto allo sviluppo del gioco, probabilmente sotto il punto di vista della regia, denotando quindi come gli sviluppatori abbiamo prestato una certa attenzione per questo nodo cruciale della produzione. Ci è stato poi rivelato anche il numero di personaggi giocabili, circa 80, che spazieranno tra i personaggi sia buoni che cattivi presenti nelle due pellicole. Anche il doppiaggio del gioco sembra essere stato realizzato con estrema cura, ingaggiando per le voci in inglese gli stessi attori del film vero e proprio. Infine pare che all’interno dei DVD e Blu Ray de “La desolazione di Smaug” sarà disponibile un codice download per sbloccare un livello segreto all’interno di Lego Lo Hobbit.    Sotto il versante tecnico il gioco è molto piacevole da vedere e vanta buoni effetti visivi, ma dalla versione Playstation 4, quella che abbiamo avuto modo di provare, ci saremmo effettivamente aspettati qualcosa di più, soprattutto in termini di pulizia visiva e complessità degli ambienti. Probabilmente questo è il prezzo da pagare per la realizzazione di titoli cross-generation: finché le vecchie console saranno ancora in giro risulterà difficile vedere giochi che sfruttano appieno le potenzialità delle nuove macchine da gioco. Lego Lo Hobbit ci è parso essere il classico titolo Lego, dotato di una struttura semplice ed immediata, indirizzata ad un pubblico giovane e quindi con meno esigenze. Nonostante questo sembra esserci la volontà, da parte degli sviluppatori, di garantire una certa varietà di fondo, cosa purtroppo non del tutto scontata nei prodotti di questa serie. Le premesse per un buon gioco sembrano effettivamente esserci tutte, soprattutto considerato l’impegno riposto nel riprodurre con fedeltà le atmosfere dei due film. Non ci resta altro da fare se non attendere l’uscita del gioco, fissata per l’8 aprile 2014, e sperare che la ripetitività di fondo di alcune passate produzioni non sia presente in questo Lego Lo Hobbit.
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