Provato - The Legend of Zelda: Majora's Mask 3D

Uno sguardo a The Legend of Zelda: Majora's Mask 3D, in attesa della recensione

Un giorno troverò qualcosa di interessante da scrivere qui dentro.


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Da novembre 2014 a febbraio 2015 passa davvero poco tempo per gli standard videoludici, ed è quindi con una certa sorpresa che abbiamo appreso dell'uscita di The Legend of Zelda: Majora's Mask 3D nel secondo mese dell'anno, dopo il suo svelamento nell'ultimo Nintendo Direct dello scorso anno. Il che vuol anche dire avere messo già a gennaio le mani sulla sua versione definitiva, quella alla quale si riferisce la nostra anteprima.

Da Hyrule ci si sposta a Termina, ma gli attori e la storia sono gli stessi, con Grezzo e Nintendo impegnate nello sviluppo della versione riveduta e corretta di un titolo originariamente uscito su Nintendo 64. Ma l'operazione remake di The Legend of Zelda: Majora's Mask non è sicura quanto quella di The Legend of Zelda: Ocarina of Time. Intendiamoci, stiamo sempre parlando di una delle serie videoludiche più conosciute ad apprezzate di sempre, ma il secondo capitolo per Nintendo 64 è stato sempre considerato quello strano, quello magari non appetibile a tutti, quello più particolare, non sempre nell'accezione positiva del termine.

[caption id="attachment_139254" align="aligncenter" width="400"]The Legend of Zelda: Majora's Mask 3D screenshot The Legend of Zelda: Majora's Mask 3D - screenshot[/caption]

Pesa infatti sul giocatore, come sul mondo di gioco, la spada di Damocle dei tre giorni nei quali occorre salvare Termina, prima della sua distruzione dovuta ad una luna arrabbiata ed ai disastri combinati da Skull Kid dopo che è entrato in possesso della maschera di Majora. Il fattore tempo è quindi costantemente da considerare, e considerando che c'è gente che odia certe fasi a tempo, presenti in alcuni giochi, figuriamoci cosa può suscitare in loro il solo pensiero di un gioco nel quale conta lo scorrere di ogni secondo. Certo, ci sono stratagemmi, espedienti, soluzioni di gioco volte a mitigare il suo impatto, ma la preoccupazione del tempo che scorre è incancellabile.

"attorno al susseguirsi delle ore non è legata solo l'angoscia, ma anche tutta una serie di missioni secondarie, di storie legate a particolari personaggi"

E' come The Legend of Zelda: Majora's Mask è stato pensato, e la sua riedizione non cambia di una virgola, giustamente, questo aspetto. Anche perché attorno al susseguirsi delle ore non è legata solo l'angoscia, ma anche tutta una serie di missioni secondarie, di storie legate a particolari personaggi, che impreziosiscono in maniera importante la sostanza ludica del gioco, che è poi quella di tutti i titoli della saga, con un mondo da esplorare ed intricati dungeon da conquistare, sconfiggendo il boss di turno.

L'altra peculiarità del gioco è la possibilità di indossare delle maschere, tramite le quali Link può cambiare non solo il proprio aspetto, ma anche le proprie abilità, ed ecco come il gioco si presta ad una varietà totale, perché alcune di esse sono secondarie, ma molte altre necessarie alla progressione, mettendo davanti al giocatore varie situazioni, da risolvere nei modi più disparati. Lo dimostrano già i primi momenti, nei quali il nostro eroe si trova ad essere tramutato in un Deku, non può utilizzare il suo armamentario, ma può lanciare bolle, spiccare balzi da appositi cespugli, fluttuare nell'aria, bombardare a terra. Più si va avanti nel gioco, più sono i momenti in cui occorre cambiare faccia e abilità.

[caption id="attachment_139255" align="aligncenter" width="400"]The Legend of Zelda: Majora's Mask 3D screenshot The Legend of Zelda: Majora's Mask 3D - screenshot[/caption]

The Legend of Zelda: Majora's Mask 3D segue gli stessi canoni tecnici della precedente per Nintendo 3DS, quella di The Legend of Zelda: Ocarina of Time. Il touch screen viene sfruttato per la mappa dell'area nella quale ci si trova e per la gestione dell'inventario, e su New Nintendo 3DS è supportato l'utilizzo del secondo analogico per la gestione della telecamera. L'aspetto grafico è ovviamente notevolmente migliorato rispetto al gioco per Nintendo 64, con personaggi ricreati, dotati di una maggiore dote poligonale, e texture ridisegnate, ma su questo, e su molti altri aspetti torneremo in fase di recensione.

Anche nella sua prova preliminare, che meglio circostanzieremo tra qualche giorno con il nostro parere definitivo sul gioco, The Legend of Zelda: Majora's Mask 3D evidenzia subito la sua particolarità, con la centralità dell'elemento tempo, ma allo stesso tempo è familiarissimo a chi ha giocato a qualunque altro capitolo della serie. Per una serie di motivi, dalla fama di gioco ostico alla reperibilità. è quello che manca da giocare a molti dei suoi appassionati, e forse la sua riedizione potrebbe essere proprio la scusa per assaporarlo al meglio.

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