Provato - Halo 4 - Bentornato, Chief!

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Provato a Milano il nuovo capitolo della saga, ad opera di 343 Industries

L'articolo è a cura di Valerio De Vittorio

Dopo la fine della prima trilogia, i fan attendono con ansia di poter mettere le mani su Halo 4, capitolo che vede l'uscita di scena degli storici sviluppatori Bungie (ora passati ad Activision e al lavoro su un progetto ancora non annunciato)e il ritorno di Master Chief, assente dalla serie da ormai alcuni anni. Il primo episodio della nuova (probabile) trilogia è infatti in via di sviluppo presso gli studi di 343 Industries, i quali si sono sobbarcati l'enorme responsabilità di continuare la saga, apportando novità e rinfrescando un prodotto ormai sulla scena da moltissimi anni, senza tradire la tradizione, sia per quanto riguarda l'universo narrativo sia il gameplay.

Invitati presso gli uffici italiani di Microsoft, abbiamo avuto modo di assistere ad una breve presentazione, per poi impugnare il pad e giocare l'inizio della campagna singolo giocatore, oltre a fare qualche match in LAN, sia in cooperativa grazie alle nuove Spartan Ops, sia in competitiva.

Il marketing lead Brian Koski ci ha introdotto ad Halo 4 dando subito la parola al gioco stesso, mostrandoci il terzo livello della campagna. Questo è ambientato su Requiem, un pianeta artificiale, dove vediamo Master Chief e Cortana cercare di ristabilire un contatto con la nave Infinity. Si addentrano nelle viscere di una struttura creata da un'intelligenza superiore, per scoprire la presenza di alcune stazioni che stanno causando un disturbo nel segnale, impedendo ai due di comunicare con l'Infinity. Ben presto entrano in contatto con i Precursori, la nuova razza che dovremo affrontare in Halo 4 a fianco dei Covenant, che torneranno anche in questo seguito. Introdurre nuove creature ha permesso ai ragazzi di 343 Industries di proporre sfide inedite. Gli alieni infatti sono divisi in specie differenti, come ad esempio i Crawlers, facili da eliminare da soli ma pericolosi in gruppo, capaci di arrampicarsi sulle pareti. Vi sono poi altri Precursori in grado di teletrasportarsi, attaccando a sorpresa.

Durante la dimostrazione, il livello di sfida ci è parso elevato, con avversari che attaccano in gruppi anche numerosi, spesso diversificati, costringendo così il giocatore ad adottare tattiche flessibili e a tenersi in costante movimento (il livello di difficoltà selezionato pare fosse persino il più basso!). Abbiamo potuto osservare l'utilizzo di uno scudo, non a bolla come quello visto in Halo 3, ma da tenere con una mano, con la visuale che si sposta dietro le spalle di Master Chief. Tra le linee nemiche si è fatto notare l'utilizzo dell'avanzata tecnologia dei Precursori, in particolare piccoli esseri robotici volanti che fornivano supporto mantenendo al massimo lo scudo d'energia degli alleati. Ma non tutto andrà a svantaggio di Master Chief, dato che parte dell'evoluto equipaggiamento nemico sarà utilizzabile anche dal nostro protagonista. Vi saranno così armi nuove, ed abilità in stile Halo Reach completamente inedite da sbloccare ed utilizzare a proprio vantaggio.

Finita la dimostrazione, abbiamo finalmente potuto mettere le mani sul gioco, avviando una nuova partita proprio dal prologo. Master Chief viene risvegliato bruscamente da Cortana da un sonno criogenico durato quattro anni: la loro nave è sotto attacco. Il feeling restituito dal titolo è subito familiare, grazie anche ai nemici, i ben noti Covenant. Non vogliamo svelare troppo per quanto riguarda gli avvenimenti, ma la sensazione restituita dalla prova è quella di una produzione molto rispettosa del  materiale sorgente, allo stesso tempo desiderosa di imprimere la propria impronta nella saga. 343 Industries ha infatti inserito diverse modifiche, partendo dall'interfaccia, la quale, a seguito della riscrittura totale del firmware della Mjolnir ad opera di Cortana, sfoggia un'estetica rivista. Innanzitutto lo schermo è contornato dai bordi del casco, mentre le scritte appena visibili poste nella parte alta e gli angoli leggermente azzurri contribuiscono a dare l'impressione di osservare il mondo realmente da dentro la corazza di Master Chief.

L'attenzione al dettaglio dimostrata dagli sviluppatori è notevole, con la Forward Unto Dawn curata nei minimi particolari. Aiuta il nuovo motore grafico, che segna un taglio netto col passato, almeno da un punto di vista tecnologico, grazie alla risoluzione finalmente a 720p. Fortunatamente i tecnici di 343 Industries hanno fatto molto di più, con texture molto più definite e modelli dei personaggi davvero ben realizzati. La nostra preferenza va però al sistema di illuminazione, capace di irradiare la scena con luci credibili e molto scenografiche, disegnando inoltre ombre definite e realistiche. Da quanto visto, dal punto di vista estetico Halo 4 promette di qualificarsi come uno tra i migliori esponenti di questa fine generazione.

Veniamo ora all'ultima parte dell'evento, dedicata alla componente online. Anche qui 343 Industries avrà molto da dimostrare, alla ricerca dell'equilibrio perfetto tra fedeltà alla tradizione e voglia di proporre qualcosa di nuovo e personale, che faccia capire ai fan: ok, questo è ancora Halo, ma secondo 343 Industries. Il menu che comprende l'offerta multiplayer di Halo 4 si chiama War Games, e contiene le modalità al momento annunciate Infinity Slayer, Dominion, Regicide e le nuove Spartan Ops.

Cominciamo proprio da queste ultime, ovvero missioni da giocare in cooperazione con altri tre utenti e legate da una trama. Abbiamo potuto provarne due, chiamate Land Grab e Sniper Alley. La prima ci ha gettati subito nella mischia, mettendoci a disposizione i classici mezzi della serie. A bordo di Warthog, piuttosto che di un Wraith, il nostro gruppo si muoveva compatto all'inseguimento delle truppe Covenant, in una mappa all'aperto che si sviluppava tra dei canyon. Lo scopo principale era eliminare la minaccia che si ripresentava ad ondate nell'arena, avvicinando la missione più ad una modalità Orda che non ad un livello cooperativo vero e proprio, rimandando la nostra mente alle primissime ed esilaranti esperienze fatte nel mondo di Halo. Ci saremmo aspettati qualcosa di più dalle Spartan Ops, ma il gameplay rimane sempre divertente, e anche in Sniper Alley la sensazione di avere per le mani una modalità molto legata al passato della serie è forte, anche se appunto non necessariamente negativa. Il fatto che verranno rilasciate nuove missioni ogni settimana, gratuitamente per utenti Xbox Live Gold, è un'ulteriore valore aggiunto.

L'altra modalità che abbiamo potuto provare è Dominion, una classica conquista con tre obiettivi da catturare e fortificare. E' infatti possibile potenziare la zona occupata con torrette, Banshee ed altri strumenti di supporto, fino a sbarrare l'ingresso all'area con uno scudo d'energia. Il gioco di squadra è più che mai fondamentale in questa modalità, che si giochi in attacco o in difesa della propria postazione.

Il tempo concessoci per la prova diretta è stato fin troppo risicato, soprattutto in proporzione al materiale a disposizione. La sensazione ricavata dall'incontro è comunque decisamente positiva. 343 Industries sembra aver intrapreso la strada giusta e Halo 4 promette di rivelarsi un titolo capace di dare vita ad una nuova trilogia degna del nome che porta. L'attesa è giunta ormai quasi al termine, dato che il titolo è previsto per il prossimo 6 novembre, restate con noi per tutte le prossime novità e la futura recensione. 

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