Pronostici Oscar 2024: chi vincerà? Ecco i favoriti

Oppenheimer trionferà davvero agli Oscar 2024? Ecco i nostri pronostici, con tutti i favoriti della Notte delle stelle

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Quando un anno fa Everything Everywhere All At Once ha trionfato con ben 7 vittorie su 11 candidature, lo ha fatto dopo la prima campagna Oscar sostanzialmente "normale" da quando è iniziata la pandemia. Nessuno immaginava che, un anno dopo, ci si sarebbe ritrovati nuovamente davanti a un'edizione degli Oscar condizionata da forti ritardi e problemi: questa volta, la colpa è stata del doppio sciopero del sindacato degli sceneggiatori e degli attori, che ha paralizzato l'industria per sei mesi, provocando rinvii e slittamenti. Due esempi su tutti: Challengers di Luca Guadagnino avrebbe dovuto aprire il Festival di Venezia, dando il via a una possibile campagna premi, invece uscirà ad aprile di quest'anno; Dune: Parte Due, se fosse uscito a ottobre come inizialmente previsto, avrebbe dato del filo da torcere in numerose categorie tecniche cambiando completamente quest'edizione degli Oscar.

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È stata quindi una campagna "compressa", che ha avuto ufficialmente il via a fine dicembre. Anche per questo, i redivivi Golden Globe sono stati sfruttati al massimo dalle major come formidabile vetrina per spiegare finalmente i potenziali candidati agli Oscar. E tuttavia, è stata anche una stagione lunghissima, che parte dal Sundance (dove ha debuttato Past Lives), Festival di Cannes (Anatomia di una caduta, La zona d'interesse e Killers of the Flower Moon), passa per il fenomeno estivo del Barbenheimer (21 nomination tra Barbie e Oppenheimer), attraversa il festival di Venezia (dove passa debutta anche il nostro Io Capitano), e arriva fino agli ultimi giorni di dicembre.

Siamo giunti alla settimana conclusiva di questa corsa agli Oscar: la cerimonia quest'anno verrà trasmessa da Rai 1 e noi la seguiremo come sempre in diretta su Twitch e YouTube a partire dalle 23.30 di domenica 10 marzo. È il momento di sbilanciarsi con i pronostici: ogni anno indoviniamo diversi Oscar, ma vi ricordiamo che il nostro metodo cerca di seguire la statistica e le tendenze tradizionali dei membri dell’Academy, che tuttavia è un'organizzazione che sta progressivamente cambiando, diversificando e internazionalizzando i propri membri (e quindi anche i propri gusti).

Diciamolo subito: sarà l'anno di Oppenheimer. Buona parte delle categorie sono già "blindate", e stavolta in particolare quelle di miglior film e miglior regista. Il film di Christopher Nolan si prepara a superare anche Everything Everywhere All At Once come numero di premi (il record più recente di statuette per il vincitore dell'Oscar a miglior film): noi ne prevediamo 8 su 13. Con il sistema preferenziale utilizzato ormai da diversi anni per scegliere l’Oscar a miglior film, quest’evenienza è diventata sempre più rara, ma il consenso attorno al film di Christopher Nolan è iniziato a luglio e da allora non è mai scemato.

I veri dubbi, stavolta, sono sulla categoria della migliore attrice (non scontatissima come potrebbe sembrare), quella dei migliori effetti visivi e, forse, miglior sceneggiatura originale. Ma andiamo con ordine.

Oscar 2024: i favoriti

Miglior film

  • American Fiction” Ben LeClair, Nikos Karamigios, Cord Jefferson and Jermaine Johnson, Producers

  • Anatomia di una caduta“ Marie-Ange Luciani and David Thion, Producers

  • Barbie“ David Heyman, Margot Robbie, Tom Ackerley and Robbie Brenner, Producers

  • The Holdovers – Lezioni di vita“ Mark Johnson, Producer

  • Killers of the Flower Moon“ Dan Friedkin, Bradley Thomas, Martin Scorsese and Daniel Lupi, Producers

  • Maestro“ Bradley Cooper, Steven Spielberg, Fred Berner, Amy Durning and Kristie Macosko Krieger, Producers

  • Oppenheimer“ Emma Thomas, Charles Roven and Christopher Nolan, Producers

  • Past Lives“ David Hinojosa, Christine Vachon and Pamela Koffler, Producers

  • Povere creature!“ Ed Guiney, Andrew Lowe, Yorgos Lanthimos and Emma Stone, Producers

  • La zona d’interesse“ James Wilson, Producer

Vincerà: Oppenheimer

Potrebbe vincere: Povere creature!

Qui, dicevamo, non c'è partita. Il roster dei candidati a miglior film rappresenta probabilmente quello che l'Academy sperava di raggiungere quando ha deciso di ampliare la categoria a dieci nominati: è una selezione raffinatissima che contiene davvero alcuni tra i migliori film dell'anno, tra titoli da festival, cinema indipendente, blockbuster impegnati e veri e propri crowdpleaser. In molti definiscono Christopher Nolan lo Steven Spielberg dei nostri anni, ed effettivamente ha raggiunto uno status di paladino della sala cinematografica amato e ammirato dall'industria e dal pubblico: questo è il suo anno, e con il sistema preferenziale Oppenheimer ha l'Oscar in mano. È da Green Book (2019) che la Universal Pictures non vince la statuetta, e la volta prima fu il 2002 con A Beautiful Mind.

Migliore regia

  • “Anatomia di una caduta” Justine Triet

  • “Killers of the Flower Moon” Martin Scorsese

  • “Oppenheimer” Christopher Nolan

  • “Povere creature!” Yorgos Lanthimos

  • “La zona d’interesse” Jonathan Glazer

Vincerà: Christopher Nolan

Potrebbe vincere: -

Anche qui, nonostante ci siano registi formidabili in corsa (inclusa Justine Triet, unica donna della cinquina), sarà Christopher Nolan a portare a casa la statuetta. Vincitore del DGA, trionfatore a praticamente tutti i premi della critica, Nolan

Migliore attore protagonista

  • Bradley Cooper in “Maestro”

  • Colman Domingo in “Rustin”

  • Paul Giamatti in “The Holdovers – Lezioni di vita”

  • Cillian Murphy in “Oppenheimer”

  • Jeffrey Wright in “American Fiction”

Vincerà: Cillian Murphy

Potrebbe vincere: Paul Giamatti

Se nel mese di dicembre sembrava che Paul Giamatti avesse l'Oscar in tasca, negli ultimi mesi è apparso sempre più chiaro che Cillian Murphy è il favorito per la vittoria. Il SAG Award lo ha certificato, sebbene dalla sua Giamatti abbia il trend dell'Academy a premiare "in ritardo" un grande attore (la mancata nomination per Sideways brucia ancora).

Migliore attrice protagonista

  • Annette Bening in “Nyad – Oltre l’oceano

  • Lily Gladstone in “Killers of the Flower Moon”

  • Sandra Hüller in “Anatomia di una caduta”

  • Carey Mulligan in “Maestro”

  • Emma Stone in “Povere creature!”

Vincerà: Lily Gladstone

Potrebbe vincere: Emma Stone

Sebbene in molti diano per certa la vittoria di Lily Gladstone (che così diventerebbe la prima nativa americana a vincere il premio, e la terza donna non caucasica a farlo nella storia degli Oscar, e la seconda a farlo per un Western), questa è una categoria tutt'altro che scontata.

Dalla sua, la Stone ha la performance più apprezzata in linea generale dall'Academy e un ruolo femminista nell'anno in cui Margot Robbie ha perso la nomination per Barbie. Contro la vittoria della Gladstone c'è il fatto che Killers of the Flower Moon non ha ricevuto una candidatura per la sceneggiatura, e che il suo è un ruolo molto contenuto all'interno di un film da tre ore. La vittoria del SAG Award ha reso praticamente scontato quest'Oscar, ma non è da escludere una rimonta sorprendente di Emma Stone, soprattutto perché i SAG si sono svolti a votazioni già in corso.

Migliore attrice non protagonista

  • Emily Blunt in “Oppenheimer”

  • Danielle Brooks in “Il colore viola”

  • America Ferrera in “Barbie”

  • Jodie Foster in “Nyad – oltre l’oceano”

  • Da’Vine Joy Randolph in “The Holdovers – lezioni di vita”

Vincerà: Da'Vine Joy Randolph

L'Oscar è in mano a Da'Vine Joy Randolph dal momento in cui The Holdovers è stato presentato alla critica, e nessuno potrà toglierglielo.

Migliore attore non protagonista

  • Sterling K. Brown in “American Fiction”

  • Robert De Niro in “Killers of the Flower Moon”

  • Robert Downey Jr. in “Oppenheimer”

  • Ryan Gosling in “Barbie”

  • Mark Ruffalo in “Povere creature!”

Vincerà: Robert Downey Jr.

Anche in questo caso, la vittoria è certa al 100%: Robert Downey Jr. si aggira da mesi ai gala e agli eventi dell'Academy con la faccia di chi ha già l'Oscar in tasca. Nel suo caso sarà un premio alla carriera, ma anche a un'interpretazione che fin da luglio ha convinto critica e pubblico. La sua campagna Oscar ha puntato a confermare questa consapevolezza, e non c'è mai stato gioco con i suoi concorrenti nella categoria.

Migliore sceneggiatura originale

  • “Anatomia di una caduta” Screenplay – Justine Triet and Arthur Harari

  • “The Holdovers – Lezioni di vita” Written by David Hemingson

  • “Maestro” Written by Bradley Cooper & Josh Singer

  • “May December” Screenplay by Samy Burch; Story by Samy Burch & Alex Mechanik

  • “Past Lives” Written by Celine Song

Vincerà: Anatomia di una caduta

Potrebbe vincere: The Holdovers - Lezioni di vita

Nelle categorie della sceneggiatura, quest'anno, non possiamo considerare l'influenza dei premi della WGA, rinviati ad aprile a causa dellos ciopero dell'anno scorso. Ma in questo caso c'è già un chiaro vincitore: Anatomia di una caduta, la palma d'Oro a Cannes che la Francia non ha voluto proporre come candidato all'Oscar al miglior film internazionale e che alla fine ha ricevuto ben cinque candidature (tra cui film, regia e attrice!). È praticamente certo che la sceneggiatura sarà l'Oscar che porterà a casa, a meno che non ci sia un colpo di coda di The Holdovers (ma attenzione: siccome sarà uno dei primi Oscar a essere assegnati durante la serata, dovesse andare al film di Payne, l'Oscar al miglior attore andrà sicuramente a Giamatti).

Migliore sceneggiatura non originale

  • “American Fiction” Written for the screen by Cord Jefferson

  • “Barbie” Written by Greta Gerwig & Noah Baumbach

  • “Oppenheimer” Written for the screen by Christopher Nolan

  • “Povere creature!” Screenplay by Tony McNamara

  • “La zona d’interesse” Written by Jonathan Glazer

Vincerà: American Fiction

Potrebbe vincere: Oppenheimer, Barbie

Cinque candidature all'Oscar, American Fiction ha ricevuto molto amore per la propria sceneggiatura, incluso il recente USC Scripter Award, spesso un indicatore per l'Oscar. Vincitore a Toronto, il film potrebbe ottenere qui il suo unico Oscar. In alternativa, non è da escludere l'unico altro Oscar oltre alla miglior canzone per Barbie: la nomination ad America Ferrera arriva proprio dal monologo scritto da Gerwig & Baumbach. Oppure, visto che sarà la serata di Oppenheimer, quest'Oscar potrebbe aggiungersi al mucchio di Nolan (che porterebbe a casa personalmente TRE statuette).

Miglior film internazionale

  • “Io Capitano” Italia

  • “Perfect Days” Giappone

  • “La società della neve” Spagna

  • “The Teachers’ Lounge” Germania

  • “La zona d’interesse” Regno Unito

Vincerà: La zona d'interesse

Potrebbe vincere: La società della neve

Non è l'anno dell'Italia, che pure ha da festeggiare la presenza nella cinquina. L'Oscar andrà a La zona d'interesse, che ha cinque nomination tra cui film e regia e numerosi premi della critica che hanno caricato la pellicola del cosiddetto "momentum" sotto votazione. L'unica alternativa è che la martellante campagna di Netflix su La società della neve nelle ultime settimane alle feste che contano abbia dato la giusta visibilità al film di Bayona, presentato fuori concorso a Venezia.

Miglior film d’animazione

  • “Il ragazzo e l’airone” Hayao Miyazaki and Toshio Suzuki

  • “Elemental” Peter Sohn and Denise Ream

  • “Nimona” Nick Bruno, Troy Quane, Karen Ryan and Julie Zackary

  • “Robot Dreams” Pablo Berger, Ibon Cormenzana, Ignasi Estapé and Sandra Tapia Díaz

  • “Spider-Man: Across the Spider-Verse” Kemp Powers, Justin K. Thompson, Phil Lord, Christopher Miller and Amy Pascal

Vincerà: Spider-Man: Across the Spider-Verse

Potrebbe vincere: Il ragazzo e l'airone

La domanda da un milione di dollari qui è: l'Academy avrà votato pensando all'amore per Miyazaki o al terzo migliore incasso dell'anno, peraltro apprezzatissimo dalla critica? La componente internazionale dei votanti potrebbe aver deciso di seguire il cuore e la grande reverenza verso il Maestro, ma la maggioranza avrà verosimilmente votato per Spider-Man (sequel di un film già premiato con l'Oscar), che non a caso ha stravinto i vari premi delle guild delle ultime settimane.

Migliore fotografia

  • “El Conde” Edward Lachman

  • “Killers of the Flower Moon” Rodrigo Prieto

  • “Maestro” Matthew Libatique

  • “Oppenheimer” Hoyte van Hoytema

  • “Povere creature!” Robbie Ryan

Vincerà: Oppenheimer

Potrebbe vincere: Povere creature!

Hoyte van Hoytema ha praticamente l'Oscar in tasca, non solo perchè la fotografia in pellicola di Oppenheimer è stata omaggiata in tutti i modi fin da quando il film è stato girato, ma anche perché i suoi pari lo hanno premiato recentemente con il relativo premio della guild. Ma non sempre questo corrisponde all'Oscar, e infatti il colpo di scena potrebbe essere la statuetta a Robbie Ryan.

Migliore scenografia

  • “Barbie” Production Design: Sarah Greenwood; Set Decoration: Katie Spencer

  • “Killers of the Flower Moon” Production Design: Jack Fisk; Set Decoration: Adam Willis

  • “Napoleon” Production Design: Arthur Max; Set Decoration: Elli Griff

  • “Oppenheimer” Production Design: Ruth De Jong; Set Decoration: Claire Kaufman

  • “Povere creature!“ Production Design: James Price and Shona Heath; Set Decoration: Zsuzsa Mihalek

Vincerà: Povere creature!

Potrebbe vincere: Barbie

Ecco una delle categorie tecniche in cui il risultato non è scontatissimo. Noi puntiamo su Povere creature!, le cui scenografie sono ricche di inventiva e hanno colpito critica e pubblico fin da subito (non a caso il film è stato premiato dalla relativa guild). In alternativa, potrebbe spuntarla Barbie, ma è improbabile.

Miglior montaggio

  • “Anatomia di una caduta” Laurent Sénéchal

  • “The Holdovers – Lezioni di vita” Kevin Tent

  • “Killers of the Flower Moon” Thelma Schoonmaker

  • “Oppenheimer” Jennifer Lame

  • “Povere creature!“ Yorgos Mavropsaridis

Vincerà: Oppenheimer

Potrebbe vincere: Anatomia di una caduta

Anche in questo caso, il montaggio è una delle componenti tecniche di Oppenheimer (assieme a fotografia, suono e colonna sonora) che tutti hanno riconosciuto fin da quando il film è uscito al cinema. Il premio della guild confermerà l'orientamento dell'Academy, ma in alternativa potrebbe trattarsi di un Oscar per Anatomia di una caduta.

Migliore colonna sonora

  • “American Fiction” Laura Karpman

  • “Indiana Jones e il quadrante del destino” John Williams

  • “Killers of the Flower Moon” Robbie Robertson

  • “Oppenheimer” Ludwig Göransson

  • “Povere creature!“ Jerskin Fendrix

Vincerà: Oppenheimer

Potrebbe vincere: Indiana Jones e il quadrante del destino

Oppenheimer dovrebbe facilmente portare a casa anche questa statuetta, a meno che l'Academy non voglia rendere omaggio al grande maestro John Williams - l'insuccesso di Indiana Jones, però, rende questa possibilità davvero risicata.

Migliore canzone

  • “The Fire Inside” from “Flamin’ Hot”
    Music and Lyric by Diane Warren

  • “I’m Just Ken” from “Barbie”
    Music and Lyric by Mark Ronson and Andrew Wyatt

  • “It Never Went Away” from “American Symphony”
    Music and Lyric by Jon Batiste and Dan Wilson

  • “Wahzhazhe (A Song For My People)” from “Killers of the Flower Moon”
    Music and Lyric by Scott George

  • “What Was I Made For?” from “Barbie”
    Music and Lyric by Billie Eilish and Finneas O’Connell

Vincerà: Barbie (What Was I Made For?)

Potrebbe vincere: American Symphony

Sebbene le candidature multiple spesso portino a "cannibalizzazioni di voti", Barbie ha dalla sua il Grammy e la necessità di vincere almeno un Oscar, peraltro con la canzone più significativa a livello espressivo e contenutistico (e poi l'Academy propende sempre per le ballad). In alternativa, ha destato un certo scandalo l'assenza del documentario di Jon Batiste nella relativa categoria, e chissà che non la spunti vincendo in questa...

Migliori effetti visivi

  • “The Creator” Jay Cooper, Ian Comley, Andrew Roberts and Neil Corbould

  • “Godzilla Minus One” Takashi Yamazaki, Kiyoko Shibuya, Masaki Takahashi and Tatsuji Nojima

  • “Guardiani della Galassia Vol. 3” Stephane Ceretti, Alexis Wajsbrot, Guy Williams and Theo Bialek

  • “Mission: Impossible – Dead Reckoning Parte Uno” Alex Wuttke, Simone Coco, Jeff Sutherland and Neil Corbould

  • “Napoleon” Charley Henley, Luc-Ewen Martin-Fenouillet, Simone Coco and Neil Corbould

Vincerà: The Creator

Potrebbe vincere: Godzilla Minus One

Una categoria piuttosto combattuta. La componente internazionale dell'Academy deciderà di votare Godzilla, in grado di proporre cinema spettacolare con mezzi molto ridotti in termini di budget? Propendiamo per The Creator, trionfatore ai VES Awards e a sua volta in grado di stupire molto con mezzi limitati.

Miglior sonoro

  • “The Creator” Ian Voigt, Erik Aadahl, Ethan Van der Ryn, Tom Ozanich and Dean Zupancic

  • “Maestro” Steven A. Morrow, Richard King, Jason Ruder, Tom Ozanich and Dean Zupancic

  • “Mission: Impossible – Dead Reckoning Parte Uno” Chris Munro, James H. Mather, Chris Burdon and Mark Taylor

  • “Oppenheimer” Willie Burton, Richard King, Gary A. Rizzo and Kevin O’Connell

  • “La zona d’interesse” Tarn Willers and Johnnie Burn

Vincerà: Oppenheimer

Potrebbe vincere: La zona d'interesse

La fusione, ormai da qualche anno, delle due categorie del suono in una ha reso più facile da prevedere quest'Oscar nel momento in cui un film vince entrambi i premi dei due sindacati. In questo caso parliamo di Oppenheimer. Ma attenzione: non è da escludere il colpo di scena, in quanto se c'è una cosa di cui tutti parlano riferenzosi a La zona d'interesse è il suono: l'Academy ha molto amato questo film, visto il numero di nomination, e chissà che non riservi qualche sorpresa...

Migliori costumi

  • “Barbie” Jacqueline Durran

  • “Killers of the Flower Moon” Jacqueline West

  • “Napoleon” Janty Yates and Dave Crossman

  • “Oppenheimer” Ellen Mirojnick

  • “Povere creature!“ Holly Waddington

Vincerà: Povere creature!

Potrebbe vincere: Barbie

Anche in questo caso, il film da battere è Povere creature!, che ha ottenuto molte nomination e potrebbe uscire solo con qualche categoria tecnica. È la stessa "fine" che ha fatto Barbie, che infatti potrebbe spuntarla (ma noi pensiamo di no).

Miglior trucco e acconciatura

  • “Golda” Karen Hartley Thomas, Suzi Battersby and Ashra Kelly-Blue

  • “Maestro” Kazu Hiro, Kay Georgiou and Lori McCoy-Bell

  • “Oppenheimer” Luisa Abel

  • “Povere creature!“ Nadia Stacey, Mark Coulier and Josh Weston

  • “La società della neve” Ana López-Puigcerver, David Martí and Montse Ribé

Vincerà: Maestro

Potrebbe vincere: Povere creature!

Di solito questa è una categoria in cui se c'è un film come Golda, questo vince. Quest'anno c'è Golda, ma c'è anche Maestro, che ha molte più candidature, soprattutto quella come miglior attore. Il lavoro di Kazu Hiro & Co avrà anche causato qualche polemica iniziale, ma è stato assolutamente celebrato, e probabilmente varrà l'unico Oscar al film. In alternativa, potrebbe trattarsi di una di quelle categorie tecniche in cui Povere creature! raccoglierà consensi nel caso fosse una serata fortunata per il Leone d'Oro.

Miglior documentario

  • “Bobi Wine: The People’s President” Moses Bwayo, Christopher Sharp and John Battsek

  • “The Eternal Memory” Nominees to be determined

  • “Four Daughters” Kaouther Ben Hania and Nadim Cheikhrouha

  • “To Kill a Tiger” Nisha Pahuja, Cornelia Principe and David Oppenheim

  • “20 Days in Mariupol” Mstyslav Chernov, Michelle Mizner and Raney Aronson-Rath

Vincerà: 20 Days in Mariupol

Potrebbe vincere: Four Daughters

L'assenza di American Symphony rende la vittoria di 20 Days in Mariupol molto probabile, anche per via dei numerosi premi delle guild.

Miglior cortometraggio documentario

  • “The ABCs of Book Banning” Sheila Nevins and Trish Adlesic

  • “The Barber of Little Rock” John Hoffman and Christine Turner

  • “Island in Between” S. Leo Chiang and Jean Tsien

  • “The Last Repair Shop” Ben Proudfoot and Kris Bowers

  • “Nǎi Nai & Wài Pó” Sean Wang and Sam Davis

Vincerà: The Last Repair Shop

Potrebbe vincere: Nǎi Nai & Wài Pó

Miglior cortometraggio

  • “The After” Misan Harriman and Nicky Bentham

  • “Invincible” Vincent René-Lortie and Samuel Caron

  • “Knight of Fortune” Lasse Lyskjær Noer and Christian Norlyk

  • “Red, White and Blue” Nazrin Choudhury and Sara McFarlane

  • “La meravigliosa storia di Henry Sugar” Wes Anderson and Steven Rales

Vincerà: La meravigliosa storia di Henry Sugar

Potrebbe vincere: The After

Miglior cortometraggio d’animazione

  • “Letter to a Pig” Tal Kantor and Amit R. Gicelter

  • “Ninety-Five Senses” Jerusha Hess and Jared Hess

  • “Our Uniform” Yegane Moghaddam

  • “Pachyderme” Stéphanie Clément and Marc Rius

  • “WAR IS OVER! Inspired by the Music of John & Yoko” Dave Mullins and Brad Booker

Vincerà: War is over!

Potrebbe vincere: Letter to a Pig

***

Vi ricordiamo che la 96 esima edizione degli Oscar andrà in onda nella notte del 10 marzo: potete votare i vostri pronostici al FantaOscar qui.

Noi di BadTaste.it seguiremo la cerimonia in diretta su Twitch e YouTube a partire dalle 23.30 di domenica 10 marzo. Trovate tutte le informazioni e le nomination in questa pagina.

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