Project Triangle Strategy, un viaggio nella tattica e nelle relazioni del medioevo | Provato
Abbiamo provato due capitoli di Project Triangle Strategy, scoprendo con piacere gli elementi focali del nuovo titolo Square Enix
Partiamo col dire che Project Triangle Strategy offre tutto ciò che un amante del genere potrebbe desiderare in battaglia. Non abbiamo avuto modo di andare a scoprire elementi aggiuntivi alla trama, anche perché la stessa demo ci ha subito messo in guardia: le due sessioni di gioco disponibili, della durata di circa due ore, arrivano da una parte intermedia della narrazione, quindi non ci è stato fornito un dettaglio abbastanza vasto per poterci calare in un contesto noto e preciso. Abbiamo potuto, però, snocciolare a fondo il gameplay, trasferendosi dai punti di controllo al campo di battaglia senza difficoltà e con grande immediatezza. Le basi del genere sono tutte confermate, quindi se arrivate da un'esperienza di Fire Emblem o del già citato Final Fantasy Tactics, sapete già di cosa stiamo parlando.
Questo aspetto fa capire immediatamente quanto importante sia il controllo sul campo di battaglia e quanto la griglia sia fondamentale: collocarsi liberamente in un posto può condizionare la mossa successiva e dinanzi anche a un sistema a turni, che rievoca un po' le timeline di Final Fantasy X, la strategia viene esponenzialmente assunta a fondamentale. In ogni caso, dinanzi a questi contenuti molto vasti che ci permettono di adire sia a combattenti all'arma bianca che maghi attenti a innalzare barriere di fuoco o ghiaccio, abbiamo provato a rimettere insieme i pezzi della narrazione, che per il momento non sembra offrire qualcosa di estremamente complesso: d'altronde, come è tradizione cavalleresca, i nemici rappresentano il classico male impersonato, mentre gli eroi rappresentano tutte le virtù dei nostri tempi, creando quella dicotomia che li trascinerà in un contesto di intrighi, tradimenti e geopolitica medievale, almeno nei due capitoli che ci sono stati mostrati.
Oltre all'aspetto legato alle relazioni e alle scelte da compiere in fase di battaglia, il gameplay ci mette dinanzi anche alla possibilità di approfittare delle debolezze dei nostri avversari. D'altronde, insieme al backstabbing, approfittare delle vulnerabilità di chi ci sta davanti è un altro aspetto focale degli RPG e tutti gli elementi a nostro favore diventeranno a sfavore dell'avversario del turno, imparando a giocare anche con le nostre abilità e con ciò che ci tornerà utile. Tra questi anche gli oggetti e i consumabili, acquistabili dal punto di controllo al quale potremo accedere nella fase esplorativa, quella che precederà la battaglia. Ci ritroveremo catapultati subito in un tendaggio con dei mercati a nostra disposizione e con la possibilità di rimpinguare le nostre tasche con l'unico obiettivo di curarci, nel caso in cui l'healer di turno fosse troppo lontano, e di sostentarci. A proposito di cure, nella prima battaglia abbiamo anche sbloccato un'abilità aggiuntiva che ci ha permesso di ottenere un'abilità ad area, il che ci ha fatto capire un altro aspetto fondamentale: il level up è dinamico e ci porta benefici durante il gioco stesso, senza dover accedere a un menù che in un secondo momento ci darà la possibilità di beneficiare di uno skill tree.
Project Triangle Strategy arriverà nel corso del 2022, ma non sappiamo esattamente in quale finestra: trascorrerà un anno intero da questa demo alla release definitiva, il che ci lascia intendere che di elementi da scoprire ne avremo davvero tanti. Non ci resta che aspettare e scoprire fin dove Square-Enix sarà in grado di portarci tra dodici mesi o poco più.