Project Resistance, l’analisi del primo trailer del nuovo Resident Evil (qualunque cosa esso sia)

Project Resistance è il nuovo progetto di Capcom legato alla saga di Resident Evil. Abbiamo analizzato il primo teaser trailer

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Saltate E3 e gamescom, Capcom ha scelto il Tokyo Game Show per raccontare ciò che ha in serbo per il prossimo futuro. Con un Monster Hunter che si impreziosisce dell’espansione Iceborne, Devil May Cry V ed un Resident Evil 2 Remake che rappresentano probabilmente il miglior momento si sempre della software house nipponica, Project Resistance è forse la sua next big thing. Si tratta infatti del nuovo progetto ufficialmente legato alla saga di Resident Evil e, dopo il citato remake del secondo episodio, le aspettative sono state molto alte.

Resident Evil 8? Resident Evil 3 Remake? Niente di tutto questo ma, al massimo, qualcosa di molto vicino ad un probabile Resident Evil Outbreak 3. Anche se, in realtà, il teaser trailer mostrato ieri fa presagire qualcosa di molto diverso, un gameplay che unisce Left4Dead, Evolve e Resident Evil.

Ma analizziamolo, questo trailer.

Project Resistance

La prima cosa che notiamo è una stanza dei bottoni, una sorta di camera di controllo di una non meglio specificata struttura. La rivedremo successivamente in molteplici occasioni e, con l’avanzare del trailer, noteremo come l’uomo impegnato alla console sia in grado di poter attivare trappole, mostri ed addirittura un Tyrant attraverso una sorta di controllo remoto.

L’idea è che questa sia la rappresentazione del giocatore che, in un multiplayer asimmetrico, si scontra con il nucleo dei quattro. C’è anche il timer della missione, quindi presumiamo che i giocatori avranno un tempo limite per completare i livelli.

Project Resistance

A proposito del gruppo, vediamo tre ragazzi ed una donna leggermente più adulta. I loro abiti sono difficili da interpretare, ma è plausibile pensare che il gioco sia ambientato verso la fine degli anni ’90, ovvero il periodo dei primi tre capitoli di Resident Evil. Ulteriore conferma è il design di Mr. X alla fine, che è proprio quello di Resident Evil 2. Magari in contemporanea alle imprese di Jill, dove Project Resistance possa rappresentare una sorta di avventura parallela?

Project Resistance

Rivediamo l’uomo spegnere le luci, ad ulteriore conferma che il giocatore potrebbe non solo liberare mostri, ma compiere azioni contestuali per infastidire i giocatori ed intralciarli il più  possibile. Vediamo poi vari zombie ed un licker liberati proprio dall’uomo dietro i comandi, subito dopo che il nemico ha chiuso anche ogni via d’uscita.

Project Resistance

La sequenza d’azione ci ricorda inevitabilmente Left4Dead. Non è difficile ipotizzare che i personaggi possano essere divisi per classi o competenze di qualche tipo. Chi è abile con le armi bianche, da fuoco, chi magari è più o meno portato per il combattimento, e così via. La cooperazione sarà importante, così come sfruttare l'ambiente circostante come quando il ragazzo col fucile spara alla mina per abbattere il licker.

Certo non sappiamo se il gioco sarà in prima o terza persona, e dalla dinamica di questo teaser è molto difficile immaginarlo. C’è molta azione a schermo, e probabilmente la prima persona è la visuale migliore per avere sempre il colpo d’occhio completo.

Project Resistance

Nella fase finale la porta si apre e l’uomo misterioso prende il controllo di un Tyrant Mr. X a distanza usando degli speciali guanti. Come funzionerà questa dinamica? L’idea più semplice è che il Tyrant, o altre creature che la partita potrà mettere a disposizione, siano una sorta di abilità ultimate, attivabile dopo aver compiuto una serie di azioni o raggiunto un punteggio o, ancor più probabile, se siano le azioni dei giocatori a riempirla sconfiggendo nemici e superando sfide.

Da ciò che si evince dal trailer possiamo aspettarci un game as a service. Difficile che un concept del genere sia legato ad un multiplayer con una grande attenzione per la storia (come Outbreak, per intenderci). È effettivamente un modo fin troppo goloso di sfruttare il brand, e Capcom potrebbe effettivamente abbracciare quel tipo di esperienza. Niente nuovo capitolo principale quindi, ma quello che sembra essere uno spin-off in piena regola.

Dopo una lunga lista di successi, Capcom rischia moltissimo a buttarsi di nuovo in un campo (quello dei capitoli alternativi di Resident Evil) che finora non ha mai avuto exploit positivi. Ne sapremo di più tra qualche giorno quando Project Resistance verrà mostrato in diretta ma, soprattutto, verrà provato dalla stampa presente al Tokyo Game Show. Fino ad allora, rimaniamo quantomeno basiti, ed un filo delusi.

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