Prezzo del biglietto: la situazione
Oggi è stato approvato dal Senato il decreto Milleproroghe, che al suo interno prevede anche una tassa di un euro sul prezzo del biglietto. Ma c'è ancora speranza...
Rubrica a cura di Colinmckenzie
Non mancano, comunque, le reazioni. La Carlucci dice che la tassa non è una tragedia e non causerà la morte del cinema. Si potrebbe anche darle ragione, visto che si fa presto da noi a diventare catastrofisti e a urlare all'apocalisse. Ma questo non toglie che il provvedimento sia una cretinata. Già che c'è, la Carlucci sostiene anche che:
Il numero degli spettatori nei cinema ha toccato i 120 milioni, un traguardo mai raggiunto nella storia del nostro Paese".
E se il ministro Bondi sostiene che non si potesse fare altro (che potrebbe anche essere tradotto in "non sono riuscito a fare altro"), sembra che anche i 100 autori abbiano capito che il provvedimento rischia di penalizzare soprattutto le sale d'essai, che ovviamente non sono collegate come i multiplex a tante attività per guadagnare soldi extra, ma puntano tutto sul biglietto e magari su costi inferiori rispetto ad altri cinema. Insomma, un provvedimento che ormai non sembra sostenuto da nessun operatore del settore e che molti nomi importanti, da Paolo Ferrari a Riccardo Tozzi, vorrebbero non fosse caricato sulle spalle di un unico soggetto.
Per questo, non mi stupirei che si riuscissero a fare modifiche in corsa, se non sull'attuale provvedimento, almeno nei prossimi mesi. Anche perché le possibili proteste degli esercenti, che minacciano di non programmare il cinema italiano, sembrano molto serie...