Polemiche su Star Wars: The Clone Wars

Dopo aver pubblicato due stroncature di Star Wars: The Clone Wars, il sito AICN ha dovuto toglierle per un embargo legato alla pellicola. Eppure, altri siti non hanno problemi a mantenere le loro. Che diavolo succede?

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Rubrica a cura di ColinMckenzie

Una cosa è sicura: Aint-it-Cool-News non è ormai il sito di cinema più interessante per i fan come un tempo, ma è sempre in grado di provocare feroci polemiche. I fatti. Qualche giorno fa, Harry Knowles, fondatore/responsabile del sito, pubblica una stroncatura di Star Wars: The Clone Wars (ancora leggibile qui), che si conclude con un poco diplomatico "I hated a STAR WARS. That ****ing sucks". Parere interessante, considerando che ormai Knowles non stronca quasi più nulla come ai bei tempi, ma è diventato un appassionato di tutto, se non di alcune pellicole generalmente massacrate (e anche su quelle, qualche parola buona di solito la trova). Problema: sul film c'era un embargo fino al giorno dell'uscita, che però non è stato rispettato da testate storiche come Hollywood Reporter e Variety (che peraltro hanno pubblicato pareri tutt'altro che esaltati).

La Warner (come suo diritto) chiede di togliere la recensione e di rimetterla solo all'uscita della pellicola. La cosa viene fatta, ma, a sorpresa, esce su AICN un'altra stroncatura, questa di Massawyrm, che parla di film (e serie) per ragazzini di 8 anni e conclude con un raffinatissimo "This. Is. Shit-ty". Quindi, doppia polemica. Perché Aicn deve togliere la rece di Harry Knowles, mentre i due periodici storici di Hollywood le mantengono? E perché il parere di Massawyrm rimane per un bel po' sul sito?

Spiega tutto (o quasi) Moriarty in questo articolo, che però dimostra che l'idea di 'redazione' in quel sito è molto personale, considerando la coordinazione degli eventi. Ma, francamente, si cade nel ridicolo involontario quando ci si lamenta delle testate che "non rispettano le regole". Intanto, farlo dopo aver pubblicato due recensioni coperte da embargo non è proprio il massimo. Ma soprattutto, da che pulpito. Stiamo parlando di un sito che viola sistematicamente gli embarghi pubblicando pareri di persone anonime (e che i responsabili stessi del sito non conoscono), fino ad arrivare a presentare delle false rece di film ad opera di un gruppo di burloni (avvenuto con un episodio di Alien vs Predator).

La realtà è che i principi non c'entrano molto, quanto l'idea di "siamo tutti uguali, ma noi siamo più uguali degli altri". Tanto che Moriarty, con perfetto stile da barricadero (si fa per dire, tutti i principali collaboratori ormai hanno loro progetti prodotti da Hollywood), sostiene che se troverà posto alle anteprime pubbliche, allora non ci sarà nessun embargo che tenga. Ehm, ma come funziona, basta dire (vero o falso che sia) di non aver visto il film a proiezioni per la stampa e stiamo a posto? Folle. Ovviamente, ci sono poi le major, che farebbero meglio a gestire queste situazioni in maniera meno opportunistica, ma applicando regole stabili e a tutti. Ma questo sembra proprio impossibile...

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