Polemiche su Indiana Jones 4

A due settimane dall'uscita di Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo, alcune recensioni anonime su AICN poco positive arrivano sul New York Times. E David Poland stronca l'operazione...

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Rubrica a cura di ColinMckenzie

Ammettiamolo, a tutti interessa leggere pareri in anticipo, magari di addetti ai lavori che hanno visto certe pellicole, ma che non hanno i limiti della stampa ufficiale e possono scrivere in forma anonima. E' un modo per conoscere alcuni particolari sulla pellicola e vedere come alcuni punti vengono interpretati. Detto questo, io non capisco come le case di distribuzione accettino comportamenti come quello di Aint-it-Cool-News, che recentemente ha pubblicato diverse recensioni di Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo da parte di anonimi addetti ai lavori, tra cui questa pesante stroncatura. Ora, come è possibile che le major pongano condizioni ed embarghi prima di permettere a qualsiasi giornalista di far uscire dei pezzi sui blockbuster più importanti e poi accettino tranquillamente che compaiano degli articoli anonimi senza problemi?

Faccio un esempio. Io ho visto Iron Man cinque giorni prima di poter pubblicare una recensione, per via di un embargo. Bene, mi sarei potuto inventare uno pseudonimo, inviarmi una falsa mail e presentare sul sito la recensione di un anonimo spettatore che lo aveva già visto. Ma sarebbe stata una presa in giro e francamente non so quanto sarebbe stata accettata. Peraltro, è interessante notare come su Aint-it-Cool-News i responsabili esaltino praticamente tutto (Speed Racer è ovviamente un capolavoro), ma poi il lavoro sporco di stroncare lo lasciano agli anonimi. Che classe...

Fin qui, siamo comunque nella normalità. Tuttavia, come giustamente nota (o meglio, stronca) David Poland, quello che è incredibile è che su un parere anonimo il New York Times faccia un articolo. Con la scusa di parlare del modo in cui Spielberg gestisce le informazioni e dei contratti degli esercenti, il giornale più autorevole del mondo (in teoria...) in realtà utilizza le recensioni senza volto di AICN per fare polemica, fin dal chiarissimo titolo "Indiana Jones Is Battling the Long Knives of the Internet" ("Indiana Jones contro i lunghi coltelli di Internet").

L'impressione non è soltanto che si faccia polemica e si cerchi lo scoop basandosi sul nulla (o quasi), ma che anche il New York Times, ormai, per esprimere pareri spiacevoli sui prodotti delle major si affidi all'esterno, senza notare per esempio un interessante (anche se ancora fondato su basi poco sicure) discorso sul conflitto generazionale tra spettatori di cui parla Jeffrey Wells. Insomma, non posso certo dire che io sia entusiasta di quello che ha fatto il terzetto Steven Spielberg - George Lucas - Harrison Ford (a parte Munich) e che stia aspettando con il fiato sospeso la quarta avventura di Indiana Jones. Ma, qualsiasi sarà il mio parere, almeno sarà diretto e non per interposta persona...

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