PlayStation 4 Pro e PlayStation 4 Slimmer and Lighter, una nuova era per le console?

Il PlayStation Meeting ha illustrato i piani futuri di Sony, con PlayStation 4 Pro e PlayStation 4 Slimmer and Lighter, ma ha anche confuso e disorientato buona parte dei fan

Lorenzo Kobe Fazio gioca dai tempi del Master System. Scrive per importanti testate del settore da oltre una decina d'anni ed è co-autore del saggio "Teatro e Videogiochi. Dall'avatara agli avatar".


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Negli ultimi anni, sarà sicuramente la vecchiaia che avanza inesorabilmente, mi capita di avere un secondo d’esitazione di troppo quando mi trovo al banco di un McDonald’s, in procinto di ordinare la mia irrinunciabile dose di schifezze assortite. C’è un millesimo di secondo in cui il mio cervello vacilla, barcolla, tentenna, drammaticamente sospeso, tragicamente atterrito. Troppa scelta, nomi inutilmente complicati, new entry che si alternano con un ritmo sbalorditivo, classici soppressi o impunemente sostituiti da versioni che pasticciano con gli ingredienti originali. È proprio a partire da queste piccole cose che ci si trasforma gradualmente in bisbetici mattinieri, sempre a caccia di qualche lavoro in corso in cui sfogare la propria riluttanza contro un mondo quotidianamente sempre più incomprensibile ed oscuro. Potrebbe non essere colpa dell’età, tuttavia, se accadrà qualcosa di estremamente simile anche in ambito console, oasi notoriamente protetta e “regolamentatala”, tradizionalmente tenuta alla larga da puntuali aggiornamenti hardware e soste obbligatorie nelle schermate che gestiscono le impostazioni video.

Microsoft e Sony hanno deciso che i bei tempi in cui il cambio generazionale avveniva non prima di cinque, sei anni sono definitivamente finiti, che nei negozi di videogiochi dell’immediato futuro vedremo schiere di potenziali acquirenti indecisi, nella migliore delle ipotesi, fondamentalmente confusi e straniati, nel caso di neofiti o utenti occasionali. Xbox One S è già realtà. Scoprio lo diventerà al più tardi tra un anno. Nel giro di un paio di mesi, ad ampliare esponenzialmente il menù di Sony, ci penseranno PlayStation 4 Slimmer and Lighter e PlayStation 4 Pro.

[caption id="attachment_160113" align="aligncenter" width="600"]The Last of Us Remastered screenshot 1 Ci auguriamo caldamente che la corsa verso il 4K non si traduca nella (ri)riedizione di certi videogiochi. Se si dovese trattare di semplici aggiornamenti, gratuiti s’intende, non avremo nulla in contrario. Solo non vorremo dover recensire “The Last of Us Remastered Again”.[/caption]

I design scelti dagli ingegneri della multinazionale nipponica per le sue nuove piattaforme, tutt’altro che riusciti diciamoci la verità, non aiutano a districarsi dal paragone: cheeseburger o double cheeseburger? Ketchup o maionese? Bacon croccante o senza? Pollo o manzo? Un etto e duecento grammi, che faccio, lascio? Più scelta può essere una buona cosa, troppa può paralizzare il mercato, soprattutto se anche dall’altra parte della barricata si prospettano tempi quanto mai complessi. Se i videogiocatori passeranno notti insonni chiedendosi se il caso o meno di investire i propri risparmi in una nuova console, TV 4K e, magari, pure in un visore PlayStation VR (a spanne siamo intorno ai duemila euro di spesa totale almeno), gli sviluppatori, chi i giochi del domani dovranno crearli, saranno alle prese con ben altri dubbi amletici.

Non fosse stato già abbastanza carico di dubbi e perplessità, il PlayStation Meeting di ieri ha ulteriormente agitato le acque per bocca degli sviluppatori invitati all’evento che, nel corso delle interviste rilasciate al termine della conferenza, hanno candidamente ammesso che, al di là dell’obbligo di compatibilità del software con tutte le versioni di PlayStation 4 attualmente in commercio, non ci saranno altri vincoli a regolamentare la produzione dei futuri titoli. Tradotto, significa che sarà una scelta delle singole software house puntare, di volta in volta, sulla definizione, magari spingendosi sino al (finto) 4K upscalato, concentrarsi sugli indiscutibili vantaggi apportati dall’HDR, oppure preferire un frame rate fisso sui 60fps. Il tutto, ovviamente, considerando che di processi di ottimizzazione ce ne dovranno essere almeno tre, considerando PlayStation 4, PlayStation 4 Slimmer and Lighter e PlayStation 4 Pro, che salgono fino a sei nei casi di titoli multipiattaforma che contemplino anche il trittico Xbox One, Xbox One S e Scorpio.

A ben vedere questo non dovrebbe essere un problema particolarmente rilevante, dal momento che su PC ciò accade da tempi arcaici. Semmai è proprio guardando attraverso questa prospettiva che potrebbe inserirsi quello che, a conti fatti, rappresenterebbe l’unico plus a portata di (quasi) tutti i nuovi acquirenti di queste console 2.0: adeguare le prestazioni grafiche alle proprie necessità. Coloro in possesso di uno schermo 4K di ultima generazione, tramite menù apposito, potrebbero sacrificare un pizzico di fluidità per godere della massima risoluzione possibile. Al contrario, chi va ancora fiero della propria TV in HD, per sparatutto e giochi di corse potrebbe preferire la solidità dei 60fps.

"PlayStation 4 Pro pare una piattaforma controversa, prematura, mal indirizzata ad un target predefinito"

Non male come prospettiva, non fosse che PlayStation 4 Pro pare una piattaforma controversa, prematura, mal indirizzata ad un target predefinito. Le sue specifiche tecniche sono relativamente modeste per il compito che si impone, i 4.2 TFLOPS espressi dalla GPU non riusciranno in nessun modo a garantire una resa in 4K a 60fps, oltre che inspiegabilmente e immotivatamente priva di componenti idealmente indispensabili, come il lettore Blu-Ray Ultra HD. Il prezzo è certamente la carta con cui Sony convincerà molti ad abbracciare questa next-gen a metà (299 euro per la Slimmer and Lighter, solo 399 la Pro), il baluardo con cui dovrà difendersi dall’avanzata dell’estremamente potente (e ben più attraente se si guarda al 4K) Scorpio di Microsoft.

Solo il futuro, e l’accoglienza dell’audience, ci rivelerà il destino delle console Sony, senza dimenticare che PlayStation VR, in tutto questo, gioca un ruolo tutt’altro che secondario, visto che, quasi di sicuro, il visore produrrà immagini estremamente migliori quando lavorerà in combinazione con la versione Pro. Ad oggi abbiamo solo una certezza: che il magico mondo delle console è stato rivoltato come un calzino. Ad attenderci, un probabile domani in cui cambieremo la piattaforma di casa con lo stesso ritmo con cui già alterniamo le progressive evoluzioni del nostro smartphone, magari godendo di abbonamenti simili in cui la rottamazione e sostituzione è compresa nel prezzo.

[caption id="attachment_160114" align="aligncenter" width="600"]Mass Effect Andromeda screenshot 1 Il mercato dei pannelli 4K sta conoscendo una forte accelerazione, anche grazie ai recenti cali di prezzo, soprattutto relativamente ai modelli che potremmo definire entry level. Di certo per godersi appieno le gioie dell’ultra HD, e dei benefici portati dall’HDR, bisogna prepararsi ugualmente a sborsare una cifra importante.[/caption]

Il PlayStation Meeting, insomma, avrà anche illustrato e chiarito i piani di Sony circa il suo futuro in ambito videogiochi, ma ha anche gettato buona parte del pubblico in uno stato confusionale. Attendere l’aggiornamento per il supporto all’HDR, valido per tutte le versioni di PlayStation 4, o approfittare subito del modello più leggero e meno dispendioso in termini energetici? Godere dei vantaggi di un hardware più performante o attendere sino all’acquisto di un televisore 4K che renda tali migliorie più facilmente individuabili? Sperare in un ulteriore price-cut o tramutarsi in un fanatico membro della “PC Master Race” autorizzato a decide autonomamente quando e come potenziare il proprio hardware?

Gli anni che ci separano dalla vera e propria next-gen, sempre che esisterà nei termini con cui l’abbiamo sempre definita sino ad oggi, ci diranno come saranno le console del domani. Tutto si decide a partire da oggi, in base a come andranno le vendite di PlayStation 4 Pro, Xbox One S, Scorpio e compagnia bella. Il tutto, ovviamente, in attesa di Nintendo e del suo NX. Impossibile non provare un minimo di eccitazione all’alba di questa current-gen 1.5, difficile non provare un minimo d’ansia e preoccupazione in vista di quello che potrebbe diventare il mercato. Mai come oggi l’acquisto di un nuovo hardware susciterà così tante domande e considerazioni a favore e contrarie. Il che, forse, è già un segno che qualcosa stia parzialmente andando storto.

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