PlayStation Now arriva in Italia: come funziona il Netflix dei videogiochi
PlayStation Now è ora disponibile anche in Italia: tutto quello che dovete sapere
Partiamo dalle informazioni più importanti, ossia i costi: PlayStation Now, che se volessimo equipararlo a qualche servizio già attivo potrebbe risultare essere il più diretto concorrente di EA Access, costerà 14,99 euro al mese, meno di quanto era stato annunciato originariamente, quando si parlava di 16,99 euro al mese. Una volta effettuato l’abbonamento, che potrà essere interrotto in qualsiasi momento, proprio come Netflix o qualsiasi altra piattaforma di streaming o on demand, potrete accedere a una libreria di 600 titoli a vostra disposizione. Questo catalogo sarà disponibile sia in download che in streaming, ma con delle importanti differenze: PlayStation Now arriverà a offrirvi l’unico modo possibile per giocare i titoli PlayStation 3 su PlayStation 4, ma questi dovranno essere necessariamente scaricati, mentre per quanto riguarda quelli per PlayStation 2 e di attuale generazione basterà lo streaming.
Se da un lato usufruire dello streaming può sembrare un importantissimo pro, ci sono alcuni compromessi a cui scendere con il catalogo di PlayStation Now: innanzitutto i titoli in streaming richiederanno una connessione di almeno 5 Mbps, uno sbarramento pensato per garantire una possibilità di utilizzo anche nei Paesi che hanno una scarsa diffusione della banda larga, tra cui per l’appunto l’Italia. Il nostro Paese però oramai, rispetto a quattro anni fa, ha compiuto dei passi da gigante per quanto riguarda la diffusione della connessione in fibra e ultra fibra: le metropoli principali sono oramai adeguatamente fornite di connessioni capaci di arrivare anche a 1GB di download e oltre i 100MB di upload, inoltre l’ampia diffusione del 4G, che presto cederà il passo al 5G, sottolinea come i tempi siano maturi per un servizio simile. Il secondo punto da tener presente per il gioco in streaming è che tutti i titoli non potranno andare oltre i 720p e non potranno giovare dell’HDR. Se da un lato tali caratteristiche non complicano la vita per quanto riguarda i giochi PlayStation 2 e PlayStation 3, potrebbero tarpare le ali alle prestazioni delle produzioni di corrente generazione, tra le quali abbiamo notato, ad esempio, Bloodborne. Insomma lo streaming attira sicuramente, ma in alcuni casi potrebbe assolutamente tornare utile il download. Anche perché, in aggiunta, giocare in streaming ad alcuni titoli del catalogo PlayStation Now vi impedirà di usufruire dei DLC a disposizione per quel titolo ed eventuali add-on. Starà a voi, insomma, trovare il giusto compromesso: risparmiare spazio all’HDD e sacrificare la qualità oppure il contrario, accettando di scaricare il contenuto sulla vostra console.
[caption id="attachment_182872" align="aligncenter" width="1920"] Lo streaming delle produzioni PlayStation 4 è limitato a 720p, in alcuni casi, come quello di Bloodborne, può essere un discreto problema[/caption]
In chiusura vi forniamo qualche informazione aggiuntiva sul servizio: innanzitutto non sarà necessario essere iscritti al PlayStation Plus, essendo i due prodotti completamente slegati, in secondo luogo sarà possibile usufruire di alcune delle funzionalità online dei giochi del catalogo, ma potrebbero esserci delle modifiche a seconda del titolo scelto. Per quanto riguarda però il poter utilizzare la modalità multigiocatore, come per esempio in NBA 2K, sarà necessario scaricare il gioco e non utilizzarlo in streaming, inoltre sarà possibile sfidare esclusivamente giocatori che ugualmente lo hanno scaricato. Non resta quindi che augurarvi un buon PlayStation Now: noi ci risentiremo sicuramente dopo un primo periodo di prova, per valutare l’andamento del servizio.