PlayStation 4 Neo è un’evoluzione inevitabile?
L’arrivo di PlayStation 4 Neo potrebbe sancire l’inizio di una nuova epoca per i videogiochi: siamo pronti al cambiamento?
Lorenzo Kobe Fazio gioca dai tempi del Master System. Scrive per importanti testate del settore da oltre una decina d'anni ed è co-autore del saggio "Teatro e Videogiochi. Dall'avatara agli avatar".
Abbondano i condizionali, stiamo pur sempre parlando di rumor attualmente, ma ormai sembra praticamente inevitabile l’arrivo di un nuovo modello della piattaforma nipponica. Sempre dando adito ad anonimi insider e speculazioni più o meno attendibili, non si tratterebbe della cara e vecchia Slim in salsa 2016. In passato abbiamo sempre salutato con entusiasmo queste varianti perché meno ingombranti, dispendiose in termini energetici ed eventualmente più gradevoli alla vista, ma in tutto e per tutto equipaggiate degli stessi chip e circuiti di cui erano dotate i modelli della stessa generazione. In questo caso, al contrario, si tratterebbe di una versione potenziata in tutto e per tutto. GPU, CPU, RAM: ogni componente ritoccato con valori evidentemente più alti, in modo da offrire, sempre teoricamente, una fluidità maggiore, tempi di caricamento ridotti, un miglior supporto all’ormai prossimo PlayStation VR e ai giochi che tenteranno di sfruttarlo intensivamente.
Ad impedirci di parlare di next-gen, l’imperativo categorico di Sony: i nuovi software dovranno essere compatibili con entrambe le versioni di PlayStation 4 e non ci dovranno essere differenze, in termini tecnici e ludici, nei comparti multiplayer dei futuri giochi. C’è insomma un’indissolubile filo rosso che collegherebbe le due piattaforme, utile per ampliare ulteriormente il bacino d’utenza, senza perdere i quasi quaranta milioni di fedelissimi che già hanno investito nella, finora, ultima nata di casa Sony.
PlayStation 4 Neo, insomma, sembra un prodotto ben studiato, che tuttavia, almeno in parte, mette ancor più in mostra tutti i limiti di una generazione di console fiacca, sia dal punto di vista delle prestazioni, già sorpassate anche da PC di fascia media, sia da quello ludico, dove remake e remaster vari si sono succeduti con fin troppa frequenza. Altro tasto dolente: la necessità di un nuovo hardware, quanto è dovuta e intimamente legata alle mire di Sony di incidere sulla corsa alla realtà virtuale? Se il modello base di PlayStation 4 dovesse dimostrarsi anche solo parzialmente inadeguato a supportare il visore, si aprirebbe certamente una voragine incolmabile, in termini di offerta, potenzialità e servizi, tra le due console. Infine, bisogna certamente dubitare sul fatto che, a lungo andare, la rinnovata necessità di potenza e prestazioni, spinga qualche terza parte (se non Sony stessa) a realizzare ottime versioni per Neo, finendo per trascurare ottimizzazione e cura per i dettagli della versione PlayStation 4.
[caption id="attachment_154873" align="aligncenter" width="508"] Guardando sempre al mercato degli smartphone, il futuro delle console potrebbe essere quello di piattaforme modulari in cui l’aggiornamento dei vari componenti hardware sia un’operazione veloce e alla portata di tutti.[/caption]
Ad ogni pro, parrebbe esserci un contro, con una sostanziale e determinante differenza: questi sono tutti problemi che solo chi già possiede la (vecchia) console si pone e si porrà. L’early adopter, o chi semplicemente non ha problemi ad investire nuovamente quattrocento euro, un po’ come chi, fiero del proprio PC, sfoggia la sua nuova scheda grafica, sarà pronto a godersi tutti i vantaggi del caso. Forse, a spaventare una buona fetta di fan, è proprio l’inevitabile tramonto di un modo, filosoficamente democratico, di intendere e vendere le console: sistemi sostanzialmente chiusi, uguali per tutti, caratterizzati da un ciclo vitale paragonabile all’esborso effettuato al momento dell’acquisto.
C’è chi sarebbe pronto ad accogliere con favore un cambio di paradigma tale da rendere le nostre Xbox, PlayStation e Nintendo paragonabili agli smartphone: device con sistemi operativi compatibili, ma che si aggiornano su base annuale o quasi. I vantaggi ci sono senza dubbio alcuno, ma se l’industria vuole intraprendere questo cammino, forse sarà necessario anche ripensare il sistema di vendita di tali prodotti. Del resto, se siamo così solerti nel sottoscrivere contratti con compagnie telefoniche che, oltre a garantirci giga di navigazione, si prendono la briga di sostituirci il cellulare con il nuovo modello, la cosa potrebbe funzionare alla grande anche con le console.
Di certo l’arrivo di PlayStation 4 Neo aprirebbe nuovi scenari, affascinanti e eccitanti per molti versi, ma con innegabili risvolti negativi. Qualunque sia il modo in cui le console del domani verranno proposte al pubblico, siamo già oggi chiamati ad una scelta: spendere di più o rinunciare a qualcosa? L’andamento delle vendite della nuova versione della console Sony, in questo senso, ci aiuterà a dare una risposta, nella speranza che nel mentre, non venga rimandato nessun altro gioco che speravamo di goderci tra pochi mesi.