PlayStation 4 e Xbox One, cinque motivi per cui non ci mancheranno | Speciale

PlayStation 4 e Xbox One ci hanno regalato tanti anni di sano divertimento, ma ci sono anche diversi motivi per non rimpiangerle

Lorenzo Kobe Fazio gioca dai tempi del Master System. Scrive per importanti testate del settore da oltre una decina d'anni ed è co-autore del saggio "Teatro e Videogiochi. Dall'avatara agli avatar".


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Tutto si può dire su PlayStation 4 e Xbox One, meno che siano state console deludenti. Se l’ammiraglia nipponica ci ha messo poco a convincere il pubblico, vendendo più di centododici milioni di esemplari in tutto il mondo, la piattaforma della casa di Redmond ci ha messo più tempo a conquistarsi una nutrita schiera di fan, riuscendo comunque, soprattutto grazie al Game Pass, a ricucire parte dello strappo che l’ha divisa per tutto l’arco vitale dalla diretta rivale.

Dal 2013 ad oggi, in ogni caso, ci hanno donato decine di capolavori, centinaia di ore di divertimento, migliaia di ricordi indelebili che ci accompagneranno per le generazioni di hardware a venire.

Eppure, non sono certo state console perfette. All’esordio, in piena crisi economica, pur di presentarsi ai nastri di partenza con prezzi competitivi hanno dovuto rinunciare molto in termini di hardware, tramutando la promessa del full HD a 60fps fissi in un sogno realizzatosi solo, e in specifici casi, con PlayStation 4 Pro e Xbox One X.

Non è l’unico motivo per cui la generazione di console ormai superata si merita una bella tirata d’orecchie. Ecco altri cinque motivi per cui, di sicuro, non rimpiangeremo PlayStation 4 e Xbox One.

Il sistema operativo

In questo caso la critica è rivolta per lo più a PlayStation 4. Sebbene anche quello di Xbox One non brillasse in alcuni aspetti, la console di Sony ha dato sicuramente il peggio di sé con un sistema operativo sicuramente user friendly in alcune cose, ma dannatamente macchinoso e contorto in altre. Creare un party, aggiungere amici e navigare nel PS Store, tutte operazioni che hanno creato più di un grattacapo in tutti questi anni. Non a caso, come abbiamo già sottolineato in questo articolo, ci auguriamo che con PlayStation 5 le cose possano andare molto diversamente.

Kinect e Move

Retaggio di PlayStation 3 e Xbox 360, le due periferiche hanno saputo fare danni anche in tempi più recenti. Kinect originariamente era dispendioso in termini di risorse di sistema, una vera e propria zavorra che pesava sulle specifiche hardware della piattaforma americana. I Move dal canto loro, hanno impensierito gli entusiasti della realtà virtuale, orgogliosi acquirenti di PlayStation VR. La loro cronica imprecisione ha reso la vita difficile in decine di situazioni differenti.

Gli aggiornamenti

Non è certo una problematica che sparirà con PlayStation 5 e Xbox Series X e S, ma una cosa è certa: ci auguriamo che i rinnovati hardware e, soprattutto, gli SSD rendano più snelli e rapidi gli odiatissimi aggiornamenti dei giochi. Quanti di voi invece di concedersi una partita veloce, hanno passato minuti e intere ore a fissare i menù di PlayStation 4 e Xbox One?

Rumorosità

Fatto salvo per la silenziosa Xbox One X, la scorsa generazione di console, verrà ricordata come quella che ha rischiato di prendere letteralmente il volo. Soprattutto PlayStation 4 Pro, in combinazione con Call of Duty: Warzone, ci ha costretti più di una volta ad aumentare a dismisura il volume della TV, per sovrastare il rumore generato dalla ventola impazzita.

Tasti a sfioro

Quante volte abbiamo acceso involontariamente PlayStation 4 e Xbox One, mentre la spolveravamo o le spostavamo delicatamente? I maledetti tasti a sfioro sono una piaga che nessun videogiocatore deve mai più patire. Tanto belli sulla carta, quanto controproducenti all’atto pratico.

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