Persona 5 Strikers, non chiamatelo "musou" | Anteprima

Dopo aver passato le prime ore al fianco dei Ladri Fantasma in Persona 5 Strikers, siamo pronti a condividere con voi le nostre impressioni

Condividi

Sin dal suo annuncio, in molto sono rimasti perplessi dell'uscita di Persona 5 Strikers. Dopotutto, a una prima occhiata, l'opera firmata Omega Force e P-Studio sembrava un "semplice" musou, basato sui personaggi del quinto capitolo della celeberrima saga JRPG prodotta da Atlus.

Abbiamo passato le prime ore al fianco dei Ladri Fantasma nella loro nuova avventura e siamo pronti a farvi sapere se le impressioni trasmesse dai primi video possono considerarsi valide o meno. Spoiler: no, Persona 5 Strikers non è un semplice musou!

Non lo nascondiamo: una volta avviato il gioco sulla nostra PlayStation 5, siamo stati improvvisamente colti da un senso di nostalgia. Sono passati più di quattro anni dall'uscita di Persona 5 e più di uno dalla versione Royal, che ha portato il gioco a essere celebrato anche tra il pubblico generalista italiano. Rivedere i "vecchi" personaggi che ci hanno regalato tante emozioni ci ha fatto provare un tuffo al cuore, ma abbiamo deciso di rimanere lucidi, convinti del fatto di non avere di fronte un titolo con la stessa profondità del predecessore.

Una volta premuto su "Nuova Partita", però, le nostre certezze sono improvvisamente crollate. Il titolo si apre con un flash forward su uno scontro, pensato per mostrare subito i muscoli del combat system. Dopo qualche secondo di confusione dato dalla mole di personaggi in scena (caratteristica tipica dei musou) ci siamo resi conto che le meccaniche all'apparenza banali nascondevano ben di più del semplice button mashing. Ebbene sì, per evitare di incorrere rapidamente nel game over, il giocatore dovrà imparare a destreggiarsi all'interno dei vari scontri, alternando l'uso delle abilità e dei personaggi.

Persona 5 Strikers, nelle fasi di combattimento, dimostra tutta la consapevolezza di Omega Force, team tornato recentemente sotto i riflettori grazie a Hyrule Warriors: L'Era della Calamità. I Ladri Fantasma potranno effettuare due differenti colpi fisici (un attacco base e uno esclusivo per ogni personaggio), utilizzare le armi da fuoco e, ovviamente, sfruttare le proprie Persona per attivare abilità secondarie. Si tratta di meccaniche che i giocatori di Persona 5 troveranno molto familiari, ma che in questo spin-off vengono perfettamente adattate al combat system tipico dei musou. A questo si aggiunge, come anticipato poco fa, la possibilità di usare la Staffetta per passare da un eroe all'altro, contribuendo alla rapidità con la quale si riempirà la barra dedicata alla Mossa Finale.

Insomma: pochi secondi di combattimento e il nostro cervello era già stato catturato dalle meccaniche tipiche della serie, riviste sotto una nuova luce. Ammettiamo che in qualche situazione ci siamo comunque trovati a faticare nel seguire il nostro personaggio nel bel mezzo della battaglia, ma nulla di palesemente dannoso per la fruizione del titolo.

"Persona 5 Strikers presenta un comparto narrativo estremamente importante ai fini dell'esperienza finale"Catturati dal ritmo degli scontri, accompagnato da una colonna sonora semplicemente impeccabile e dalle voci originali del cast di Persona 5, ci siamo scontrati (positivamente) con la seconda natura di questo titolo. Persona 5 Strikers, infatti, presenta un comparto narrativo estremamente importante ai fini dell'esperienza finale. Nelle prime ore di gioco ci sono numerosi dialoghi da seguire e, in modo quasi antitetico alla maggior parte dei musou, una storia dal ritmo solido e dalla scrittura di ottimo livello. I personaggi del quinto capitolo del franchise tornano in tutto il loro travolgente carisma, accompagnando il giocatore in quello che, a tutti gli effetti, viene percepito come un seguito di Persona 5. Preferiamo non entrare nello specifico della trama in fase di anteprima, ma possiamo tranquillamente affermare di esserne rimasti affascinati e di non veder l'ora di terminare questo articolo per poter tornare alla nuova avventura dei Ladri Fantasma.

Questa sensazione viene ulteriormente potenziata quando si torna a visitare gli ambienti visti nel titolo del 2016, per acquistare potenziamenti e oggetti dai vari negozi. Manca, ovviamente, la complessità ruolistica vista nella serie principale, ma gli sviluppatori sono riusciti a motivare questa assenza anche da un punto di vista narrativo. Evidenziamo come, anche in questo spin-off, il comparto artistico sia di prim'ordine, caratterizzato da menù abbaglianti e da uno stile a dir poco unico e indimenticabile. Impossibile non notare la natura old-gen del gioco, che arriva su PlayStation 5 senza particolari feature, ma con un frame rate solido come la roccia.

Una piccola nota a margine lo merita anche il level design del titolo, lontano da quanto ci hanno abituato i precedenti titoli di Omega Force e, ancora una volta, vicino a quanto sperimentato nel quinto capitolo. Una piacevole novità, che allontana ancora di più questo interessante prodotto dagli stereotipi dettati dai musou.

Dopo aver completato il primo livello dell'avventura, abbiamo spento la nostra console con il sorriso sul volto. Persona 5 Strikers non è un semplice musou, ma una vera e propria costola dell'opera originale, in grado di stupire tanto i fan della serie quanto i nuovi giocatori. Il titolo sarà disponibile a partire dal 23 febbraio su PlayStation 4, Nintendo Switch e PC, con tanto di contenuti esclusivi per coloro che lo acquisteranno al lancio.

Attendiamo di poter esplorare a fondo le meccaniche di gioco e l'evoluzione della trama per dare un giudizio finale, ma Joker & Co. sembrano destinati a stupire il proprio pubblico ancora una volta!

Continua a leggere su BadTaste