Peggy Sue si è sposata: viaggi nel tempo, denti finti e chihuahua
Peggy Sue si è sposata è una commedia romantica che al suo interno contiene un altro film, intitolato “Nicolas Cage”
Il film.
Peggy Sue si è sposata è una commedia romantica con un tocco fantasy che parla di viaggi nel tempo, matrimoni falliti, seconde possibilità e Nicolas Cage. È diretto da Francis Ford Coppola, uno che solitamente non bazzica questi quartieri ma che venne coinvolto dalla produzione quando il primo regista, Jonathan Demme, abbandonò il progetto insieme alla protagonista originale Debra Winger. Coppola avrebbe dovuto, nei piani degli studios, convincere Winger a tornare sul set; finì invece che al suo posto venne chiamata Kathleen Turner, e che Coppola coinvolse anche alcuni pezzi della sua famiglia: la figlia Sofia, e soprattutto il nipote Nicolas, con il quale aveva già lavorato in Rusty il selvaggio e Cotton Club.
Il cast.
Peggy Sue si è sposata è un film dominato da Kathleen Turner, la Peggy Sue del titolo (il nome è ispirato a questa canzone di Buddy Holly, ovviamente presente nella colonna sonora), che si meritò anche la nomination all’Oscar per il ruolo. Oltre a lei e Cage/Charlie, l’altro grande protagonista del film è Richard/Barry Miller, che si era già visto in La febbre del sabato sera e Fame. C’è poi una parata di volti noti in ruoli minori, a partire dalla già citata Sofia Coppola e da Helen Hunt (che interpreta la figlia di Peggy Sue nel presente), passando per Joan Allen, Catherine Hicks (la mamma Camden di Settimo cielo, per capirci), John Carradine e Jim Carrey nel ruolo di sé stesso.
Il regista.
Cosa possiamo dire di Francis Ford Coppola che ancora non sappiate? Potremmo raccontarvi che prima di lui la produzione provò a ingaggiare Penny Marshall, allora esordiente, che però rifiutò il progetto e si concentrò sul suo debutto Jumpin’ Jack Flash, che uscirà nello stesso anno. Oppure che è fu lui a volere a tutti i costi il nipote, e a lasciargli totale libertà creativa nell’interpretazione del personaggio: questa scelta non andò mai giù a Kathleen Turner, che odiò lavorare con Cage fin dal primo giorno. Ma stiamo correndo troppo: ci sarà tempo per questi aneddoti tra poco.
Di cosa parla.
Peggy Sue è a un passo dal divorzio: suo marito Charlie ha un’amante ed è ormai disinteressato a lei, un atteggiamento che secondo la stessa Peggy Sue è figlio della loro scelta di sposarsi troppo presto. Durante una riunione scolastica alla quale Charlie si presenta a sorpresa, Peggy Sue ha un infarto, e si risveglia vent’anni prima, quando era ancora al liceo e la sua relazione con Charlie era tutta rose e fiori. Peggy Sue passerà tutto il film a rianalizzare le sue scelte giovanili con gli occhi di un’adulta, e a cercare di capire se ha davvero fatto male a sposare Charlie così giovane o se il loro era vero amore. Il finale coinvolge tra le altre cose una loggia massonica.
E Nicolas Cage che fa?
Fa di tutto per farsi odiare. Nicolas fu Coppola appena diventato Cage non voleva fare Peggy Sue si è sposata: fu suo zio a convincerlo dopo molta insistenza e dopo che Cage gli ebbe strappato una promessa di libertà creativa totale nella creazione di Charlie. Il fatto è che, anche da giovane, quando Nicolas Cage dice “libertà creativa totale” il risultato è sempre imprevedibile. Il suo Charlie spicca come una macchia rossa su un muro bianco rispetto al resto del film: dove tutti gli altri personaggi sono persone normali, lui è una scheggia impazzita, con un accento improponibile, i dentoni finti, faccette a ripetizione e la sensazione che si muova su un piano di realtà parallelo a quello del resto del film.
È forse la prima, vera interpretazione 100% Nicolas Cage di Nicolas Cage. Con grande scorno del resto del cast: nella sua autobiografia datata 2008, Kathleen Turner racconta che durante le riprese Cage venne arrestato due volte per guida in stato di ebbrezza e una volta per aver rubato un chihuahua (un’accusa per la quale Cage la denunciò per diffamazione, vincendo la causa), e che odiava a tal punto il suo Charlie che la cosa la aiutò a rendere più credibile la sua stessa interpretazione. Turner andò anche da Coppola a lamentarsi, e il regista le rispose che Nicolas poteva fare quello che voleva. A questo punto sorge un dubbio: l’ha fatto perché credeva davvero che il nipote stesse aggiungendo qualcosa al film, oppure era un suo disperato tentativo di farlo fallire talmente male da convincerlo ad abbandonare il mestiere? Guardando al resto della carriera di Cage viene da dire che il tentativo è andato male, guardando al fatto che Cage non ha mai più lavorato con lo zio (nonostante l’abbia supplicato più volte di essere scritturato o almeno provinato per Il padrino) ci sentiamo di dire che la nostra seconda interpretazione è corretta.
Cage-o-meter: quanto Nicolas Cage c’è in questo film da 1 a 10?
10, il primo della sua carriera: c’è talmente tanto Cage in Peggy Sue si è sposata che guardarlo è praticamente come guardare due film diversi, uno normale e uno ambientato nel cineunverso cage-iano (il Cage Cinematic Universe o CCU).