Panini, Marvel: una guida a Secret Wars – parte XII

Il resoconto settimanale di tutte le pubblicazioni italiane connesse a Secret Wars edite da Panini Comics

Fumettallaro dalla nascita, ha perso i capelli ma non la voglia di leggere storie che lo emozionino.


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Nuovo mese e nuovo giro di avventure che possiamo leggere tra le pagine delle testate Panini Comics legate al maxi-evento della Marvel Comics, Secret Wars. Questa settimana sono solo due gli albi a fumetti che avremo modo di scoprire, in un tourbillon di emozioni che ci condurrà tra i domini di K’un Lun, Doomstadt, le Terre Verdi e Dystopia. Pronti?

La storia finora…

Secret Wars #6, coverL’universo narrativo Marvel così come lo conoscevamo è stato distrutto dopo l’ultima Incursione e ha spalancato le porte su un nuovo mondo, Battleworld. Questa nuova realtà scenario delle avventure degli eroi della Casa delle Idee è composta da frammenti di altri pianeti del multiverso tenuti insieme dal nuovo Dio e sovrano indiscusso Dottor Destino.

Ma come si è giunti a questo punto? La causa della distruzione del Multiverso va ricercata nelle entità onnipotenti conosciute come gli Arcani, Signori della Luce Bianca, creatori del Multiverso stesso. Dopo aver donato la vita ora hanno deciso di distruggerla e per fare questo hanno disseminato una bomba in ognuno degli infiniti universi. Questa bomba ha le fattezze e il nome di Owen ReeceMolecola. Nel disperato tentativo di scongiurare l’ultima Incursione che avrebbe visto lo scontro tra Terra-616 e Terra-1610, Destino, e lo stesso Reece, sono riusciti a risalire all’origine di queste continue esplosioni che stavano decimando le realtà e con un epico ed estremo gesto hanno affrontato gli Arcani sconfiggendoli, impossessandosi del loro incommensurabile potere.

Un uomo si è elevato al rango di dio e ha creato Battleworld. Ma qualcosa sembra essere sopravvissuta all’Incursione finale, qualcosa che potrebbe intaccare il delicato equilibrio della creazione di Destino. Due “scialuppe” con a bordo superstiti del mondo prima sono state rinvenute e dal loro interno sono emersi i membri della Cabala (Thanos, Cigno Nero, Terrax, Namor, Proxima Media Nox, Maximus, Gamma Corvi e il Creatore, ovvero il Reed Richards di Terra-1610) e nell’altra Mr. Fantastic di Terra-616 (ideatore delle scialuppe stesse), Pantera NeraCapitan MarvelStar-LordCiclope potenziato con i poteri della Fenice, Spider-Man di Terra-616, Spider-Man di Terra-1610 e Thor. Dopo una fase iniziale di smarrimento causato da questo salto nel vuoto che li ha condotti su Battleworld i nostri hanno affrontato i Thors, braccio armato del potente sovrano, e Destino in persona. Quando ormai l’esito dello scontro era evidente lo Sceriffo Stephen Strange, braccio destro e fidato consigliere di Victor Von Doom, ha deciso di utilizzare un incantesimo e sottrarre i superstiti alla furia di dio e sparpagliarli per tra i diversi domini. Questo gesto è stato anche l’ultimo del Dottor Strange in quanto gli è costato la vita: un simile affronto non poteva essere lasciato impunito e la legge di Destino non fa eccezioni.

Conclusosi il tempo delle celebrazioni per la scomparsa dello sceriffo Strange, partono le ricerche per trovare i fuggitivi e Franklin e Valeria Von Doom vengono messi sulle loro tracce. Le pedine dello scontro finale sono tutte schierate sulla scacchiera e pronte ad entrare in azione. I sopravvissuti si muovono in coppia e stanno architettando una contromossa per sconfiggere Destino. I due Reed Richards non hanno perso tempo e hanno impiegato le poche risorse a loro disposizione per scandagliare i vari domini di Battleworld, mentre i due Spider-Man hanno avuto modo di incontrare Owen Reece. Intanto Namor e Pantera Nera, accantonate momentaneamente le loro divergenze, si impossessano di un’arma di straordinaria potenza, la cui esistenza è stata svelata dallo spirito del defunto Strange. Insomma, gli attacchi al regno di Victor Von Doom arriveranno da più lati e, visti gli alleati di cui dispone Destino, fossimo in lui non dormiremo sonni tranquilli. Come letto anche più dettagliatamente tra le pagine de Gli Incredibili Avengers 3, anche lo Scudo si è ribellato e marcia verso Destino per ribellarsi al suo dominio.

Devil e I Cavalieri Marvel presenta: I Maestri del Kung Fu 3

[caption id="attachment_62993" align="alignright" width="198"]Master of Kung Fu #3, copertina di Francesco Francavilla Master of Kung Fu #3, copertina di Francesco Francavilla[/caption]

Ci siamo, lo scontro decisivo è ormai alle porte. Shang-Chi, Rand H’Ai e Sai Rosso sono gli ultimi superstiti del torneo delle tredici stanze. Il vincitore avrà l’onore di affrontare in duello l’imperatore Zheng Zu per il trono di K’Un Lun. Si conclude Maestro e Apprendista la miniserie scritta da Haden Blackman e disegnata da Dalibro Talajic, incentrata sulla figura di Shang-Chi, figlio dell’imperatore Zheng Zu. Dopo averlo trovato ubriaco e reietto nel primo numero, abbiamo assistito alla rinascita e crescita di Shang-Chi, in fuga dal suo retaggio e accusato dell’ignobile delitto del Grande Maestro del Pugno d’Acciaio, Lord Tuan.

Assistiamo dunque agli ultimi scontri del torneo che ogni tredici anni vede affrontarsi i clan che popolano questo dominio e che decreteranno il successore di Zheng Zu, il cui regno va avanti da poco meno di 100 anni. Una storia di onore, tradizione e sacrificio quella scritta da Blackman che ci riporta al mondo feudale giapponese. Il confronto tra padri e figli, il contrasto generazionale cha da sempre caratterizza il genere umano, tòpos della narrativa, si rinnova tra le pagine dei Maestri del Kung Fu in un lavoro riuscito, credibile che saprà conquistare non solo i nostalgici di certe atmosfere.

Si conclude anche l’adrenalinica ed emozionante corsa di Ghost Racers, opera di Felipe Smith (testi) e Juan Gedeon (disegni). Abbandoniamo l’antica ambientazione per immergerci in una serie dal mood più giovanile, urbano e violento ambientata nel dominio di Doomstadt. Dopo aver scoperto le origini di Robbie “Charger Infernale” Reyes di come abbia scoperto i suoi poteri e della sua convivenza con Eli, il suo Spirito dell’Accensione, siamo stati catapultati nell’arena Killseum, nella quale si sfidano i Ghost Rider, tutti assoggettati al controllo dell’Arcangelo della Morte, Lord Zadkiel, che controlla la loro accensione, e di Arcade.

Nello scorso numero Robert è riuscito a sfuggire al giogo di Zadkiel mandando su tutte le furie i suoi carcerieri. Qualcosa però sembra essere cambiato negli altri Riders. Ricordi della loro vita prima riaffiorano nella loro memoria e li spingono alla ribellione. Ma Arcade non è uno sprovveduto ed è pronto ad attuare il suo Piano B. Ancora sfide ad alta velocità, thrilling e colpi di scena per questa serie che schiera sullo scacchiere di Battleworld un nuovo gruppo pronto a minacciare il dominio di Destino.

Completano l’albo due interessanti storie brevi tratte rispettivamente da Secret Wars Journal #4 e #5. Funzione Primaria, scritto da Mike Benson per le matite di Laura Braga, ci porta sulle mura dello Scudo in compagnia del Punitore del Dominio di Apocalisse e l’Iron Fist proveniente da Egyptia. Durante un turno di guardia dovranno affrontare una minaccia che proviene dal sottosuolo: dietro l’attacco di alcuni robot Ultron si nasconde l’Uomo Talpa di Tecnopoli. Ma la funzione primaria dei difensori dello scudo è una sola: proteggere lo Scudo, nessuno passa sopra, nessuno passa sotto.

La seconda storia introduce il personaggio di Linda Carter, conosciuta anche come l’Infermiera di Notte, inviata dallo Sceriffo Strange nei vari domini di Battleworld per studiare le infezioni e i virus che proliferano a causa della vicinanza dei sistemi ecologici dei diversi domini. L’ennesima minaccia l’attende nelle Terre Desolate e grazie alla sua incrollabile fede nella medicina sarà pronta ad affrontarla con sicurezza e determinazione.

Hulk presenta: Planet Hulk 3

[caption id="attachment_62810" align="alignright" width="198"]Planet Hulk #3, copertina di Mike Del Mundo Planet Hulk #3, copertina di Mike Del Mundo[/caption]

Nello scorso numero avevamo lasciato Steve Rogers/Capitan America, Doc Green e Devil Dinosaur in balia degli Hulk Tribali. I nostri vengono catturati e condotti nel Regno del Fango, ultimo avamposto delle Terre Verdi che non vuole cedere al dominio di Destino, sotto il comando del Re Rosso. Nel quarto capitolo di Planet Hulk la tensione sale alle stelle grazie all’ottima costruzione della storia scritta da da Sam Humphries (testi). Dopo un viaggio attraverso lande desolate, foreste poco accoglienti e aver visto minacce di ogni specie, animale e vegetale, finalmente siamo giunti all’atto conclusivo di questa miniserie che vede al tavolo da disegno Marc Laming.

Le Terre Verdi, il dominio degli Hulk, è uno dei regni più selvaggi e brutali di Battleworld. La sua popolazione è stata esposta ai raggi Gamma e per questo motivo è popolata da essere collerici e rabbiosi. Dopo essersi liberato dal Killseum al Capitano Steve Rogers è stata affidata una missione direttamente dal Dio Destino: per rivedere il suo fratello d’armi Bucky Barnes dovrà recarsi nel Regno del Fango e uccidere il Re Rosso. Quest’ultimo, infatti, ha fatto prigioniero Bucky tempo addietro. Ad accompagnarlo in questa emozionante avventura troviamo, oltre a Devi Dinosaur, un emissario di Destino, Doc Green, il quale prenderà il controllo del dominio una volta che il Re verrà deposto.

Anche gli ultimi ostacoli vengono abbattuti e assistiamo al tanto atteso faccia a faccia tra Steve e il Re Rosso. Cosa attende il capitano una volta giunto nella stanza del trono?

Del dominio denominato Dystopia è Barone il Maestro. Celato dietro la falsa identità di Odino, il Maestro è riuscito a trarre in inganno Ruby Summers, mutante a capo della resistenza ribelle, ed è stato condotto nel nascondiglio segreto dei rivoltosi. Una volta mostratosi ha sbaragliato la resistenza e ha dovuto affrontare il capo dei ribelli, la Cosa, che in questa realtà scopriamo essere il Generale Thaddeus “Thunderbolt” Ross. Lo scontro tra i due ha sancito la vittoria del Maestro, troppo forte e astuto. Ma ben presto i due scopriranno di avere qualcosa in comune: il Maestro vuole sfidare e sconfiggere Destino. Per riuscire nel suo intento si avvarrà dei suoi nuovi alleati ai quali lascerà il dominio di Dystopia una volta divenuto il nuovo Dio di Battleworld.

Per riuscire nel suo intento il Maestro dovrà ricorrere a un’arma potentissima, il Distruttore. Questi è tenuto sotto la custodia dell’Antico. Il viaggio della compagnia giungerà a Nornheim, alla ricerca di Ulik il Troll. Lui conosce dove è nascosto il Distruttore ma la fama che lo precede non è certo quella di chi è solito essere comprensivo e disponibile. Ma il Maestro ha ottime argomentazioni da esporre.

Il quarto episodio di Futuro Imperfetto si presenta ricco di colpi di scena e tanta, tanta azione. Botte da orbi ci attendono una volta giunti nella casa di Ulik in questa bella miniserie scritta da Peter David (testi) per i disegni di un Greg Land in forma smagliante, in grado di unire ad un plastico dinamismo delle fasi concitate un’espressività nei primi piani eccezionale.

Senza dubbio questo albo si conferma uno dei migliori sotto l’aspetto qualitativo, confermando l’ottimo lavoro compiuto dai team creativi. Ancora un altro mese e scopriremo il destino che attende gli Hulk!

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