Overwatch 2, mappe inedite, rework degli eroi e formazione 5v5: la nostra analisi delle novità per il PvP | Speciale

Nel corso della diretta streaming di questa notte, Blizzard ha svelato i primi dettagli sul nuovo PvP di Overwatch 2

R2, R2, L1, R2, sinistra, giù, destra, su, sinistra, giù, destra, su.


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Come anticipato pochi giorni fa da Aaron Keller, il nuovo direttore di Overwatch 2 dopo l'addio di Jeff Kaplan, questa notte si è tenuto un appuntamento in live streaming in cui il team al lavoro sul sequel di Overwatch ha parlato diffusamente del PvP e svelato alcune interessanti novità a riguardo.

Nella diretta durata oltre due ore e mezza, che potete vedere o rivedere integralmente qui sopra, in apertura alla news, Keller e soci hanno parlato del nuovo PvP svelando uno dei cambiamenti più clamorosi: i giocatori in campo saranno 5 per squadra, e non più 6.

CINQUE È MEGLIO DI SEI?

Ovviamente ancora non lo sappiamo, ma ci dev'essere un motivo per cui i ragazzi di Irvine hanno preso questa decisione. Così come vi abbiamo già raccontato in questa analisi dell'anno scorso, il team di Overwatch ha avuto pesanti problemi di bilanciamento con l'introduzione di alcuni eroi (qualcuno ha detto Brigitte?), problemi che si sono trascinati fin troppo a lungo, portando alla nascita di composizioni nauseabonde come la Goat e creando dei bei grattacapi negli uffici della Blizzard.

Nel corso della diretta, quindi, è stata svelata la decisione ufficiale di portare il PvP da un 6v6 a un 5v5. Un cambiamento che ha un peso ben specifico, un po' come quando agli inizi, nel corso delle prime stagioni, si è deciso di limitare la scelta di un solo eroe per squadra (addio doppia Zarya, le Shield-Sisters) o in seguito, poco più di un anno fa, quando è stata implementata la coda ruoli come estremo rimedio (non del tutto riuscito).

Di tutti i test effettuati da Blizzard nel corso degli ultimi anni, è emerso che il blocco dei ruoli non è stata una scelta così poco sensata e snaturante come poteva sembrare, ed è quindi stata mantenuta anche per Overwatch 2: dei 5 componenti a scendere in campo, infatti, dovranno essere obbligatoriamente 2 DPS, 2 Support e 1 solo Tank. Strano? Sì, forse. Ma forse no.

Overwatch

IL PROBLEMA DEI TANK E DELLE LUNGHE ATTESE

Chiunque stia bazzicando ancora su Overwatch, soprattutto su console, sa bene quanto deve penare un DPS prima di unirsi a una partita. Escludendo i periodi di maggior affluenza, che coincidono con gli eventi stagionali, possono passare anche 15-20 minuti prima di unirsi a una squadra. Anche qui, Blizzard ha fatto di tutto per attenuare l'attesa, proponendo partite-nelle-partite come i Deathmatch in attesa del piatto forte, o introducendo solo di recente dei Gettoni Priorità, guadagnabili giocando in ruoli pre-assegnati da tappabuchi.

Con questa descrizione del lavoro dell'ex Kaplan e soci, difficile non immaginarseli chiusi in una stanza a sclerare tentando di estrarre dal cappello una soluzione definitiva. Soluzione che potrebbe emergere da sola in Overwatch 2, offrendo intrattenimento differente oltre al PvP, come le Missioni Storia o le Missioni Eroe, e spalmando quindi gli appassionati di tiro a segno e main DPS (tra cui chi vi scrive) su più modalità.

"Aaron Keller ha spiegato che nei test interni hanno tentato differenti soluzioni, come 4v4 o 7v7"Ma come sono nati questi problemi di attesa? Non solo - ma in buona parte - per aberrazioni come la già citata Goat Comp, che prevedeva 3 Tank e 3 Support a scortare il carico come un'allegra combriccola a bordo di una barca, impedendo a qualunque hitscan di scendere in campo e a eroi dal corto raggio di avvicinarsi alla bagnarola (pena: stordimenti vari e cure continue al team). Insomma, un castello di scudi inespugnabile. E proprio parlando di scudi, Aaron Keller ha spiegato che nei test interni hanno tentato differenti soluzioni, come 4v4 o 7v7, ma che la 5v5 con un solo Tank si è rivelata la scelta vincente per molti motivi.

LA SCELTA VINCENTE (FORSE) E IL REWORK DEI CARRI ARMATI

Ormai l'avete capito: i Tank sono problematici se e quando sono in gruppo, quando ci sono troppi scudi in giro, insomma. Con un solo carro armato in campo, il team ha deciso di cambiare l'approccio dei main-Tank, rendendo i personaggi più difficili da abbattere (quindi con più vita a disposizione) e, così come Reinhart, passivamente più difficili da respingere. Inoltre, cosa molto importante, non saranno più delle batterie per Ultra, come il buon Roadhog, a cui bastava sparare qualche colpo ben piazzato per caricare la propria Ultimate.

Tra le modifiche individuali mostrate nel corso della diretta, abbiamo visto il fuoco alternativo di Winston (finora assente) che gli permette di sparare colpi a lunga distanza, oppure Rein e Zarya che avranno a disposizione rispettivamente due darti infuocati e due scudi protettivi al posto di uno. Già da queste informazioni possiamo capire quanto il ruolo del Tank sarà più centrale che mai, con una responsabilità ben più alta rispetto all'attuale PvP e con la richiesta implicita di (quasi) tutto il team di gravitargli attorno. Per quanto riguarda gli altri membri della categoria, di Roadhog non si è parlato, così come nemmeno di Sigma, mentre per Orisa è stato anticipato un pesante rework visto che è il pick meno gettonato tra gli eroi di grosso calibro. E per quanto riguarda gli altri?

I TANK SONO IL SOLE INTORNO A CUI GRAVITANO I DPS, COME SATELLITI IMPAZZITI DI ELON MUSK

Impazziti nel senso che la loro velocità di movimento verrà aumentata, quindi per giocare Tracer o Sombra sarà necessario un kit di 49 diottrie superflue e una dose di tranquillante per elefanti per il post-game. Battute a parte, i DPS sono stati messi nella condizioni di fare quello che sanno fare meglio: provocare danni. Nello specifico, si è parlato di Mei e del suo Raggio Congelante che non congela più, ma rallenta e basta, facendo però molto più male, mentre alcuni DPS verranno reworkati da zero, tabula rasa [non toccatemi Sombra o faccio calare il martello, ndr].

Overwatch 2

PER FAVORE, DATE UN SUPPORT A QUEL TIZIO!

O una medaglia, visto che, esattamente come per Tank e DPS, il ruolo dei medici da battaglia non è mai stato così esplicito come probabilmente lo sarà in Overwatch 2. Perché? Oltre all'ovvio motivo delle cure, di tenere in vita l'unico Tank che può assorbire i danni della squadra e scortare il carico (ah, sì, ricordatevi che anche in OW2 si dovrà scortare un carico, tra le altre cose; lo ribadiamo così, in anticipo, visto che dopo cinque anniversari sembra che in pochi l'abbiano effettivamente capito), la prematura dipartita di un membro della squadra potrebbe lasciare i compagni in balia di un team avversario al completo, con tutti i pezzi al proprio posto mentre si attende il respawn del vostro compagno shottato sul colpo. Ovviamente non sappiamo ancora come sarà composto il roster dei Support, però la scelta dell'eroe e l'intesa con il secondo curatore dovranno essere più che mai ponderate, quindi lasciate a casa le Ana che si spacciano per Widowmaker e affidatevi a chi riuscirà a tenervi in vita il più a lungo possibile, perché - non so voi - ma 5v5 è sempre meglio di 4v5, che con cinque membri attivi anziché sei potrebbe presto degenerare in un pestaggio da strada stile 1v5.

ANCHE L'OCCHIO VUOLE LA SUA PARTE

Soprattutto quello di Torbjörn, visto che ne ha solo uno. E proprio del nostro nano da giardino preferito abbiamo visto il rework estetico, con il nuovo look di Overwatch 2. Decisamente più aggressivo e compatto, con meno fronzoli e più barba. Tutto l'ardore di un valoroso guerriero racchiuso in un metro di altezza e una lattina di Coca Cola. Trovate il suo rework proprio qui sotto:

LE NUOVE MAPPE: TUTTI IN GITA AL COLOSSEO

E finalmente arriviamo al piatto forte: le nuove mappe. Alcune già anticipate, altre totalmente inedite. Si passa da New York a Roma, da Rio de Janeiro fino a Montecarlo, senza dimenticare Toronto. Non vogliamo anticiparvi nulla, ma vi invitiamo a dare un'occhiata a tutte le nuove mappe nei video ufficiali qui sotto:

Okay, questo è tutto per oggi. Non sappiamo ovviamente se quanto ci è stato mostrato potrà rivelarsi valido o meno, ma secondo noi la strada imboccata è quella giusta, senza ripetere gli errori del passato e cercando nuove vie per proporre un'esperienza varia e bilanciata. La data di uscita di Overwatch 2 è ancora un segreto, ma speriamo seriamente che i test pubblici aprano il prima possibile perché quanto visto finora è troppo gustoso per dover attendere di mettere le mani sul pad. (E, come ultima cosa, un appello a Blizzard: abbiamo Roma, abbiamo Venezia, dateci questo benedetto eroe italiano e, se possibile, chiamatelo Andrea Francesco Berni. Grazie).

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