Oscar: facciamo il punto
A pochi giorni dalle nomination ai Golden Globes, vediamo di capire chi sono i maggiori favoriti agli Oscar 2011, in un momento in cui alcune cose sembrano definirsi...
Fonte: Varie
E' sempre difficile fare pronostici sugli Oscar a questo punto della stagione, ma ci sono diverse categorie in cui mi sembra si possa parlare di un favorito d'obbligo. Ovviamente, alcuni di questi magari poi non vinceranno tra qualche mese, come è naturale che sia (e anche auspicabile, altrimenti sai che noia).Miglior film e regista
Non sono tanto alcuni pareri delle prime associazioni di critici a convincermi che The Social Network sia il candidato più solido a vincere la statuetta. In realtà, mi sembra che questo sia un anno senza film da Oscar nel senso più tradizionale del termine (fermo restando che The Millionaire e The Hurt Locker certo non sembravano essere tali). Per questo, la pellicola di Fincher mi sembra avere tutto (regista e sceneggiatori importanti, ottime prove del cast, buon lavoro su tutti gli aspetti tecnici della pellicola) per riuscire a farcela e devo dire che mi piacerebbe molto che Fincher si imponesse per un lavoro su commissione, cosa che confermerebbe la mia teoria sul fatto che questo tipo di prodotti spesso sono i migliori. Perché penso che gli altri abbiano meno possibilità? The King's Speech mi appare come un film più leggero, anche se va detto che gli esperti lo danno ancora al primo posto. Inception e Black Swan penso proprio che faticheranno a convincere l'ala più anziana dell'Academy e discorso simile per le possibilità di Toy Story 3 (che ovviamente vincerà come miglior cartone e verrà nominato nelle dieci pellicole più importanti, ma temo senza poter andare oltre). A questo punto, l'unica è che emergano fortissimi altri titoli ancora non presentati ufficialmente, come Il grinta (ma i Coen hanno vinto recentemente, quindi la vedo dura) e The Fighter (che potrebbe essere la sorpresa della stagione). E se tutto questo discorso mi porta a considerare favorito The Social Network, a maggior ragione penso che Fincher possa imporsi come regista, considerando che le alternative come Tom Hooper non sembrano prestigiose...
Migliori attori protagonisti
Sarei molto sorpreso se non vincessero Colin Firth (The King's Speech) e Annette Bening (I ragazzi stanno bene). Il premio al primo sarebbe anche un riconoscimento al film e la concorrenza più forte arriva magari da interpreti giovani (James Franco per 127 Hours, Jesse Eisenberg per The Social Network), per cui anche una candidatura sarebbe una vittoria. E se Jeff Bridges e Javier Bardem sembrano autorevoli sfidanti, va ricordato che entrambi hanno vinto recentemente la statuetta.
Per quanto riguarda la Bening, sarebbe (come succede talvolta) anche - ma non solo - un premio alla carriera, dopo due sconfitte brucianti contro Hilary Swank (che quest'anno non ha un titolo forte e al 99% non sarà in competizione). L'alternativa - peraltro validissima - sarebbe Natalie Portman, in un'interpretazione che però rischia di dividere molto di più di quella della Bening. Non sarebbe certo sconvolgente se alla fine vincesse la protagonista di Black Swan, ma per ora io punto sulla Bening...
Migliori attori non protagonisti
Gli esperti già menzionati, in questo settore, puntano sui due coprotagonisti di The King's Speech, Geoffrey Rush e Helena Bonham Carter. Per quanto riguarda il primo nome, sono d'accordo. Si parla molto bene di Christian Bale in The Fighter, ma si dice anche che non voglia fare la solita trafila di promozione necessaria per convincere i quasi 6.000 giurati dell'Academy. Mi piacerebbe molto che venisse premiato l'Andrew Garfield di The Social Network, ma temo non possa andare oltre la candidatura. Discorso diverso invece per la categoria miglior attrice non protagonista, in cui va anche messo un punto interrogativo. Infatti, spero sempre che i giurati siano più ragionevoli dei produttori de I ragazzi stanno bene, che hanno annunciato di proporre sia la Moore che la Bening nella categoria attrici protagoniste. Una stupidaggine a mio avviso, sia che andasse male (perché la Moore come non protagonista potrebbe essere la favorita, anche qui come un altro premio alla carriera) sia che andasse bene (due attrici candidate come protagoniste dello stesso film dividerebbero i voti e farebbero molto felice la Portman). Comunque sia, al momento farei attenzione a Melissa Leo in The Fighter come antagonista, ma forse il vero 'dark horse' è Jacki Weaver, soprattutto se si riuscirà a far vedere a tutti (o quasi) i giurati un film difficile come Animal Kingdom. Comunque, ovvio che se bisogna puntare dei soldi al momento, la Bonham Carter è una scommessa affidabile...
Miglior documentario
Tutti parlano di Inside Job (bellissimo, visto nella sezione Extra del Festival di Roma, ed eventualmente un vincitore ottimo), ma io continuo a invitare tutti a fare attenzione a The Tillman Story. Non avendolo visto, posso contare solo sulle buone cose lette, ma penso che sia una storia più emozionante di un'analisi (perfetta, ma fin troppo razionale) sulla crisi economica...
Miglior cartone animato
C'è veramente bisogno di dirlo? Più di un miliardo di buoni motivi per cui vincerà Toy Story 3...
Film straniero
Si continua a parlare molto di titoli come Uomini di Dio e Biutiful. La ragione è semplice, sono quelli più conosciuti dai critici nostrani, magari perché li hanno visti a Cannes. Io insisto: fate attenzione a Incendies. Intanto, sono preoccupato per La prima cosa bella di Paolo Virzì, che da una rapida (e spero corretta) ricerca su siti importanti come Awards Daily e In Contention non ha avuto nessuna copertura finora, se non al momento dell'annuncio del candidato italiano, ossia quasi tre mesi fa. Forse, bisognerebbe lavorare di più nella promozione da questo punto di vista e certo alcune dichiarazioni di Virzì ("io lì non ci volevo stare troppo", riferito a Los Angeles) rilasciate a Fulvia Caprara de La Stampa non promettono benissimo...