Orange Road: La Piramide del Mistero

Hikaru è stata rapita! Per salvare l'amica Kyosuke e Madoka dovranno indagare a New York e poi raggiungere... La Piramide del Mistero!

Carlo Alberto Montori nasce a Bologna all'età di 0 anni. Da allora si nutre di storie: lettore, spettatore, ascoltatore, attore, regista, scrittore.


Condividi

Madoka in sella a un'Harley Davidson ha appena sfondato una parete, giunta per liberare Hikaru dai suoi rapitori.
Non è un'immagine che ci aspetteremmo di vedere da Orange Road, eppure la seconda light novel tratta dal manga di Izumi Matsumoto ci dà la possibilità di vedere Kyosuke, Madoka e Hikaru in un'atmosfera differente dal contesto da commedia romantica in cui li abbiamo sempre visti.
In realtà anche nel manga ci sono storie di tensione: abbiamo assistito ai tre protagonisti in pericolo di vita in luoghi esotici lontani da casa, minacciati da bande di teppisti o convinti di essere ormai in fin di vita. La trama de La Piramide del Mistero però propone un vero e proprio thriller, con tanto di criminali, armi da fuoco e un villain in grado di orchestrare un piano che sarà svelato solo nel finale.

OrangeRoad2Sono passati alcuni mesi dal ritorno di Kyosuke dalla Bosnia visto in ...e poi, l'inizio di quell'estate... e il rapporto tra Madoka e Kyosuke è diventato quello di una coppia adulta, che convive senza più preoccuparsi di problemi adolescenziali. Kyosuke non è più un ragazzino, ma l'esperienza da reporter in territorio di guerra l'ha segnato; Madoka si rende conto che nella mente di Kyosuke il ricordo di quanto ha visto continua a riaffiorare, perciò evita di dargli ulteriori preoccupazioni confessandogli i suoi problemi.
Intanto Hikaru continua a studiare per diventare una performer di musical assieme alla sua coinquilina Shuri, ma un giorno la sua vita viene sconvolto da un gruppo di malviventi che la rapisce senza alcun apparente morivo e la rinchiude in una stanza. In Giappone Madoka si rende conto che da Internet è scomparsa "Star", l'alter-ego della sua amica d'infanzia nelle chat: da un continente all'altro inizia a sospettare qualcosa e quando gli indizi si fanno più numerosi, decide di partire per scoprire personalmente che fine abbia fatto Hikaru.
Kyosuke e Madoka indagano raccogliendo informazioni e l'autore ne approfitta per snocciolare informazioni sulla città di New York e sul mondo del musical; ciò che però è più interessante è la descrizione del Web e delle chat di metà anni '90, un periodo pittoresco soprattutto ora che i primordi di Internet ci sembrano un periodo così lontano.
Mentre Kyosuke è vittima di una tentazione piuttosto gratuita e narrativamente insensata da parte di Shuri, Madoka salva Hikaru dai suoi rapitori e insieme si recano in Messico per fermare il mandante dell'insano gesto: si tratta di Anita Brussel, diva del mondo del musical che fingeva di voler collaborare alla ricerca di Hikaru, mentre in realtà vuole sfogare su di lei la sua rabbia per il fallimento dello spettacolo di cui era protagonista, portando a compimento un sacrificio umano.

La Piramide del Mistero ha il coraggio di prendere le distanze dalle opere precedenti della serie, per raccontare una storia che comunque ben si adatta alle versioni adulte dei tre protagonisti. Nonostante la vicenda avventurosa la sospensione d'incredulità è messa alla prova da alcune forzature: credere che i protagonisti a Tokyo possano rendersi conto del rapimento di Hikaru a New York richiede molta fantasia, così come accettare il potere di Kyosuke utilizzato per teletrasportarsi "dentro Internet" così da poter raggiungere un luogo a grande distanza.
Ma la seconda light novel di Orange Road è comunque all'altezza del volume precedente, mostrando nuovi aspetti dei personaggi; Hikaru rivela quanto in realtà sia ancora innamorata di Kyosuke, un sentimento che ha messo a tacere gettandosi a capofitto nel mondo del musical. Inoltre il libro, pubblicato un anno dopo la prima light novel ma un anno prima del film animato che ne è stato tratto, segnando così il primo incontro vero e proprio tra Madoka e Hikaru dopo quattro anni; il pomeriggio in piscina presente nel film di ...e poi, l'inizio di quell'estate... ma assente nella visione cartacea è rimpiazzato qui da un salvataggio eroico che dimostra quanto ci si possa sacrificare per un'amicizia, nonostante la distanza e il tempo trascorso dall'ultimo incontro.

Continua a leggere su BadTaste