Nuovomondo ha serie possibilità agli Oscar?

Il film di Emanuele Crialese sarà (meritatamente) il candidato italiano agli Academy Awards nella categoria film straniero. Ma, senza nulla togliere alla pellicola, la concorrenza è durissima e sarebbe sbagliato nutrire speranze eccessive…

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Ogni anno, a ottobre, avviene qualcosa di buffo nel mondo del cinema italiano: viene infatti annunciato il candidato ufficiale del nostro Paese all’Oscar per il miglior film straniero e all’improvviso i mass media si scatenano. Invece di considerare la notizia all’interno del suo contesto (e del fatto che il nostro sfidante se la dovrà vedere con più di 50 titoli differenti, alcuni anche fortissimi), i toni utilizzati sono degni di un’elezione papale, come se fosse già un grande successo ottenere la candidatura. Beh, considerando che quest’anno titoli come La stella che non c’è e Romanzo criminale non erano eleggibili per problemi con la data di uscita, nel ristretto numero di titoli della commissione c’erano pellicole invisibili come Fuoco su di me di Lamberto Lambertini e Lettere dal Sahara di Vittorio De Seta, oltre a film non proprio straordinari come Il caimano di Nanni Moretti, Il mio miglior nemico di Carlo Verdone e Il regista di matrimoni di Marco Bellocchio.

Ora, andrebbe tutto bene se Nuovo mondo avesse concrete possibilità di farcela almeno ad entrare nella cinquina. Ma il compito è durissimo. Basterebbe dire che gli spagnoli non hanno più fatto l’errore di qualche anno fa e hanno ovviamente candidato Volver di Almodovar, per pensare che la corsa alla statuetta sia (quasi) chiusa. Ma ci sono tanti altri candidati di grande peso per gli altri posti in palio (potete vedere una lista completa e in continuo aggiornamento qui). Basti pensare a importanti registi hollywoodiani come Paul Verhoeven (Zwartboek, Olanda), Deepa Mehta (Water, Canada) e Guillermo del Toro (Il labirinto del fauno, Messico). O a importanti registi europei come Aki Kaurismäki (Laitakaupunkin valot, Finlandia) e Jan Svankmajer (Sileni, Repubblica Ceca). Per non parlare di film evento come Indigènes, prodotto dai francesi, ma candidato algerino. Ma in realtà, dovendo la commissione vedere tutti i film in lizza, qualsiasi candidato è una minaccia concreta.

Se poi aggiungiamo il fatto che i gusti dell’Academy (almeno a giudicare dagli ultimi vincitori) sono indirizzati verso storie decisamente lineari, Nuovo mondo non sembrerebbe proprio poter riscuotere gli apprezzamenti che meriterebbe. Spero, ovviamente, di sbagliarmi in pieno…

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