Mio nonno ci seppellirà tutti: la lunga e prosperosa vita della CBS (prima parte)

Questa storia potremmo chiamarla “Chi l’avrebbe detto?”, “l’apparenza inganna” o “vecchio a chi?”. La protagonista è la CBS

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Questa storia potremmo chiamarla “Chi l’avrebbe detto?”, “l’apparenza inganna” o “vecchio a chi?”. La protagonista è la CBS, “il canale di NCIS” o “quello che vede sempre mio nonno”, visto che siamo in tema di titoli ed etichette. Entrambe affermazioni difficilmente contestabili (d’altronde mio nonno sarà pure libero di vedere quel che vuole o no?), ma che non colgono pienamente la realtà dei fatti. Perché la CBS è il network più potente, in salute, il più seguito della storia della televisione americana.

La CBS (Columbia Broadcasting System) nasce nel 1927 come emittente radiofonica. Si impone definitivamente nel corso della seconda guerra mondiale, quando mette in campo una copertura costante e giornaliera del conflitto globale attraverso news e aggiornamenti costanti, una specie di CNN ante litteram. La CBS diventa quindi nota per l’integrità delle sue inchieste giornalistiche e lancia il primo programma di news trasmesso contemporaneamente su tutte e due le coste del continente americano, ovvero il Douglas Edwards with the News, poi diventato il CBS Evening News. È uno dei programmi più seguiti della televisione e consacra giornalisti come Edward R. Murray, tornato alle cronache negli anni scorsi per Good Night and Good Luck, il film di George Clooney che racconta le vicende legate al programma di Murray See It Now (sempre trasmesso dalla CBS) in pieno maccartismo.

Ma la CBS emerge anche come una delle più grandi pioniere della serialità televisiva, trasmettendo pietre miliari passate alla storia. Si tratta di The Twilight Zone, capolavoro senza tempo di Rod Serling e punto di non ritorno del genere fantascientifico. Ma ancora Gunsmoke, uno dei programmi più famosi dell’epoca quando ancora il western significa successo di ascolti, nonché il drama più longevo nella storia della televisione (20 stagioni, 635 episodi). Nel 1951 sulla CBS debutta I Love Lucy, sit-com importante sia per il suo vasto seguito (dura 6 stagioni), oltre a essere una delle prime creazioni televisivi a opera di una donna, Lucille Ball.

Archiviati positivamente anche gli anni ’60 (Mission: Impossible, Perry Mason), la CBS si conferma sovrana del mondo seriale per tutti gli anni ’70 grazie a due nuovi grandi capolavori: The Mary Tyler Moore Show e M*A*S*H. Il primo, creato da Mary Tyler Moore, è il primo show americano incentrato su una donna single in carriera e ambientato sul luogo lavorativo. Sarà il modello di un’intera generazione (non solo di autrici, ma di prodotti tv) nonché uno dei programmi più apprezzati e acclamati della storia della tv. M*A*S*H non ha bisogno di presentazioni, adattamento del film di Robert Altman ambientato in un ospedale mobile durante la guerra del Vietnam. La serie resterà un unicum nella storia della televisione per merito della sua capacità di ibridare sapientemente la vena comedy e quella drama in un’ambientazione cruda e violenta come quella della guerra in Vietnam. La particolarità e il coraggio di entrambi questi prodotti viene premiato da un successo non solo di critica, ma anche di pubblico (davanti al finale di M*A*S*H si sono sintonizzati 105.9 milioni di spettatori), che porta le serie a una lunga vita (per The Mary Tyler Moore Show si parla di sette stagioni e per M*A*S*H invece undici) e a essere elette nella rosa dei migliori show televisivi mai prodotti.

Negli anni ’80 è dal punto di vista creativo che il canale perde la centralità che aveva ricoperto finora, ma questo non gli impedisce di sfornare alcuni dei suoi più grandi successi, quali Magnum P.I., I Jefferson, Hazzard, Falcon Crest, La signora in giallo, L’incredibile Hulk. Non manca però occasione di proporre uno show che diverrà seminale, che farà da modello (anche in forma ibrida) a una molteplicità di prodotti tv. Parlo di Dallas, la prima grande primetime soap (soap da prima serata) che polarizzerà l’attenzione mondiale per ben 14 stagioni, creando il primo grande tormentone seriale: Who shot J.R.?

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