Nomination agli Oscar 2009: il commento

Il cavaliere oscuro sconfitto, Benjamin Button favorito per la vittoria finale. La sorpresa è The Reader, mentre The Milionaire ottiene 10 nomination, ma nulla per gli attori. Un'analisi...

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Rubrica a cura di ColinMckenzie

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Anche i più feroci detrattori dell'Oscar quest'anno avranno difficoltà a parlarne male (a meno che, come stanno facendo molti commentatori americani, non si concentrino solo su 4-5 'errori' e dimentichino tutto il resto). Certo, c'è chi si lamenterà dell'assenza di Wall-E come miglior film assoluto, ma forse è più colpa della scelta della Disney di non spendere nella promozione in quel senso (altrimenti, magari lo spazio di The Readerera ottenibile). Ovviamente, gli appassionati del Cavaliere Oscuro avranno di che ridire, ma che Oscar e supereroi non vadano d'accordo non è una novità (e comunque, di pellicole supereroistiche con 8 candidature finora non ce ne sono state). Poi, d'accordo, su più di un centinaio di candidature qualche perplessità c'è. La peggiore è forse Bolt al posto di Valzer con Bashir, ma anche qui potrebbe essere questione di pubblicità (magari il distributore americano puntava di più alla categoria miglior film straniero). E sorprende l'assenza di Bruce Springsteen (The Wrestler) dalle canzoni, dove invece c'era chi lo considerava favorito. Ma forse è proprio il meccanismo della categoria che premia titoli di un certo tipo.

Per il resto, poco di cui lamentarsi e tanto di cui gioire, anche considerando che su più di un centanaio di candidature essere d'accordo con tutto è impossibile. Per Il Curioso Caso di Benjamin Button, probabilmente non poteva andar meglio. Le 13 candidature (il record assoluto è 14) sono sicuramente un ottimo punto di partenza per aggiudicarsi gli Oscar più importanti (di solito, i titoli con il maggior numero di candidature vincono anche la statuetta per il miglior film). Ma ci sono due indicazioni importanti a mio avviso che lo rendono ancora più favorito (se possibile). La prima è che Il Cavaliere Oscuro non ce l'ha fatta a essere candidato come film e regia, cosa che a mio avviso toglie un pericoloso rivale a Il Curioso Caso di Benjamin Button. Infatti, molti giurati avrebbero potuto vedere questi due titoli come sinonimo dell'establishment hollywoodiano, contrapposti invece all'outsider The Millionaire. Così, invece, la sfida sarà tra questi due titoli, oltre a tre pellicole d'autore e indipendenti (che magari tolgono voti a The Millionaire). Ma il punto più importante sono gli attori, ossia la categoria più rappresentata dell'Academy. C'era il forte rischio che Benjamin Button non venisse candidato per nessuno dei suoi interpreti, invece ha ottenuto ben due candidature tutt'altro che scontate, mentre The Millionaire è rimasto a bocca asciutta. Se considerate che negli ultimi vent'anni soltanto due titoli hanno vinto il massimo riconoscimento senza ottenere nomination per i propri attori e che uno è il fenomeno Il ritorno del Re (l'altro Braveheart), capite quando sia un segnale importante.

Proprio The Millionaire, che sembrerebbe poter essere molto soddisfatto, in realtà ha di che preoccuparsi (almeno per chi lo considerava il favorito assoluto e magari diceva che Benjamin Button non ce la poteva fare). La realtà è che, nonostante le 10 candidature e il fatto di poter in teoria aggiudicarsi i premi maggiori, l'ipotesi più probabile al momento è che vinca 2-3 Oscar, come sceneggiatura, montaggio o le categorie legate al sonoro. Anche la canzone, in cui ha due candidature, rischia di essere una beffa, considerando che per la dispersione dei voti rischia di far prevalere Wall-E. Insomma, da favorito a solito film indipendente/alternativo (Juno, Sideways, Pulp Fiction) che rischia di tornare a casa con la sceneggiatura e poco altro. Quello che sarebbe stato necessario era una candidatura per Dev Patel, ma non si può che fare i complimenti all'Academy per non aver accettato la truffa di considerarlo non protagonista.

Stesso discorso per The Reader, che da film che la Winslet (non protagonista? Per piacere) non voleva far uscire è diventato quello che le darà l'Oscar. Qui, francamente, mi sento di espormi e vedendo la lineup non penso ci siano molti dubbi. Melissa Leo ha già vinto entrando nel quintetto, così come a mio avviso Anne Hathaway (tra tutti gli attori forse la candidatura che mi convince di meno). Meryl Streep e Angelina Jolie invece hanno già conquistato la statuetta in passato. Rimane quella che tutti considerano l'interprete di maggiore talento della sua generazione, che ha ottenuto sei candidature all'Oscar prima di chiunque altra attrice nella storia, ma che non ha ancora vinto. Ci sono ancora dubbi sul risultato?

Un discorso simile potrebbe esser fatto anche per Penelope Cruz, che sicuramente sarà contenta di non avere la concorrenza della Winslet come non protagonista. Considerando che le due attrici del Dubbio si faranno ombra a vicenda e che Marisa Tomei ha già vinto la statuetta, la Cruz è la legittima favorita. A meno che i giurati non vogliano riempire di premi Benjamin Button e quindi dare l'oscar a Taraji P. Henson.

In generale, difficile trovare una ventina di candidati migliori tra gli attori, con un buon equilibrio tra star e interpreti poco conosciuti. A parte la Hathaway (di cui ho già parlato), mi lascia perplesso giusto Robert Downey jr, ottimo attore, ma che francamente ha al suo attivo interpretazioni migliori rispetto a quella di Tropic Thunder (ma capisco perché ha fatto presa). Oltre a diversi nomi scontati (ma meritevoli comunque), sono contento che siano stati riconosciuti Brad Pitt (era facile sottovalutarlo, invece è bravissimo), Marisa Tomei (straordinaria), Angelina Jolie (la miglior performance dell'anno con quella di Mickey Rourke, ma ha rischiato seriamente di non essere neanche nominata), Melissa Leo (un'interpretazione solida e anche sottile, quasi non da Oscar), Michael Shannon (l'unico che provoca qualche emozione vera in Revolutionary Road, anche se nella sua categoria c'è un unico possibile vincitore) e Taraji P. Henson (che in Benjamin Button permette al film di non scollarsi eccessivamente e di avere un punto fermo). Probabilmente aggiungerei a questa lista anche Viola Davis, ma devo ancora vedere Il dubbio.

Per il resto, possiamo dire che le candidature all'Oscar per il miglior film straniero sono tutt'altro che quello scandalo di cui vociferava qualcuno, considerando che Valzer con Bashir, La classe e La banda Baader Mainhof sono sicuramente tra i titoli stranieri più acclamati e premiati dell'anno (e si parla benissimo dell'austriaco Revanche, altro nominato). Vanno sicuramente fatti i complimenti a Harvey Weinstein per come ha risollevato un film come The Reader, su cui a un certo punto credevano in pochi (e, non per ripetermi, ma una certa attrice una telefonata di scuse la dovrebbe fare, se già non l'ha fatta). Non si capisce perché certi commentatori nelle ultime 24 ore parlavano dell'ascesa di Defiance, decente pellicola media che francamente non so per cosa avrebbe potuto essere premiata (se non per la colonna sonora, come è effettivamente avvenuto, anche se a tratti è insopportabile).

Per quanto riguarda Wall-E, capace che, oltre allo scontatissimo Oscar per il miglior prodotto di animazione, si aggiudichi quello per la miglior sceneggiatura originale (dove sorprende l'assenza di Woody Allen, cosa che non può che farmi felice, considerando che di originale c'è poco), Milk permettendo. Sarebbe un bel riconoscimento per la Pixar, anche se devo ammettere che la seconda parte del film non mi ha convinto come tanti altri loro prodotti. Ovviamente, molto contento per il mio beniamino nei documentari (Man on Wire) e per quelli nella fotografia (Claudio Miranda, che nel caso ve lo chiedeste non è italiano, ma cileno, così come il fantastico Tom Stern di Changeling).

Grandi sconfitti? Beh, Il Cavaliere Oscuroha ottenuto 8 nomination, risultato di per sé ottimo, ma ovviamente tutti erano ormai convinti che ce la facesse anche come film, regia e sceneggiatura. Altri 'perdenti' in realtà erano previsti, comunque fa impressione vedere il terzetto di Revolutionary Road(Mendes/DiCaprio/Winslet) a mani vuote (solo due candidature per le scenografie e i costumi, oltre all'emergente Shannon). E Australia si deve accontentare di veder riconosciuto il lavoro di Catherine Martin nei costumi. Nulla, comunque, di sconvolgente.

E ora? Aspettiamo riconoscimenti importanti come i Directors Guild Award e i Producer Guild Award, per capire se la coppia Benjamin Button/David Fincher confermerà il suo status attuale di favorita o se invece The Milionaire/Danny Boyle potranno batterlo. Per ora, comunque, chi scrive è decisamente contento...

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