No Kevin Costner, no Yellowstone
La cancellazione di Yellowstone è stata decretata, ma potrebbe essere dipesa anche da altri fattori oltre all'addio di Kevin Costner
Se Yellowstone potesse sopravvivere senza il suo protagonista, è la domanda da un milione di dollari (in realtà molti di più) che in molti si sono posti da quando erano uscite le prime voci di una crisi nata dietro le quinte della serie e che ha risuonato ancora più forte nelle menti di tutti coloro che hanno letto la notizia, data in anteprima da Entertainment Tonight, in cui si annunciava che Kevin Costner aveva deciso di lasciare la serie alla fine della 5^ stagione dopo un'ennesima discussione avuta con Taylor Sheridan, il co-creatore dello show, nata dai problemi causati dalla fitta agenda dell'attore.
Ecco come è stato salvato il cast di Yellowstone
Quando Kevin Costner ha deciso di appendere il cappello di John Dutton III al chiodo, Paramount+ ha risposto cancellando Yellowstone. Variety riferisce come la decisione sia una diretta conseguenza di quella di Costner, desideroso di concentrarsi sul suo personale progetto, ma anche come Paramount+ non sia sia fatta trovare impreparata e abbia deciso di lanciare un sequel della serie, di cui sarà molto probabilmente protagonista Matthew McConaughey e al quale prenderà parte la maggior parte del cast di Yellowstone, il che significa che non sarà ambientato troppi anni avanti nel futuro.
D'altronde Yellowstone non è una serie a sé stante, ma è la capostipite di un universo chein soli 5 anni si è già lasciata alle spalle una ricchissima eredità fatta di ben 5 spinoff: 1883, 1923, la cui seconda stagione è stata già confermata e poi, attualmente in produzione o pre-produzione e non ancora uscite sul piccolo schermo, 6666, la serie ispirata alla vita nel ranch texano dello stesso Sheridan, Lawmen: Bass Reeves, show nel cui cast è già stata annunciata la presenza di Donald Sutherland, che racconterà la storia del leggendario uomo di legge del selvaggio West ed infine quel progetto senza ancora un titolo ufficiale di cui si era tanto parlato per il casting di Matthew McConaughey e che oggi sappiamo diventerà il sequel di Yellowstone.
Questa abbondanza di produzioni, tuttavia, deve aver giocato a sfavore di Yellowstone, e in casa Paramount+ potrebbero aver pensato che la serie fosse già riuscita a raggiungere un obiettivo più che lodevole in 5 anni e cancellarla significasse magari evitare i costi di un cast che, proprio grazie al successo dello show ed al numero di stagioni, era destinato a diventare sempre più elevato, anche senza Costner. Nuovo show, nuovi contratti.
Il futuro della saga di Yellowstone senza John Dutton
Dal punto di vista creativo è poi difficile immaginare un John Dutton che decida di lasciare la sua terra, se non in una bara, ma se la saga continuerà ed il patriarca indiscusso sarà stato magari ucciso in maniera traumatica per i figli, significa che c'è spazio per la vedetta e forse anche per una difficile transizione dal padre ai figli. In base a ciò che sappiamo dello show, anche solo il testamento di John Dutton sarebbe capace di provocare una guerra.
Un aspetto interessante della questione è inoltre come siano stati gestiti o come lo saranno i copioni della seconda ed ultima parte della 5^ stagione di Yellowstone. Vista la decisione di spostare l'uscita degli ultimi episodi dall'estate a novembre, è facile immaginare che i copioni fossero già stati scritti in un momento in cui l'uscita di scena di Kostner non era affatto scontata. In una situazione normale la soluzione del problema, considerato che ci sarebbe il tempo per farlo, sarebbe di riprenderli in mano ed apportare le dovute modifiche, peccato però che lo sciopero degli sceneggiatori al momento lo impedirebbe, il che potrebbe essere un problema, a meno che il lungimirante Sheridan, non avesse già deciso di chiudere prudentemente la storyline del personaggio di Costner in maniera preventiva e comunque soddisfacente per il pubblico.
Sulla decisione di cancellare lo show potrebbe inoltre aver pesato una realtà poco piacevole, annunciata pubblicamente da Paramount Global e riportata da Deadline, che evidenzia come il conglomerato dei media abbia un serio problema di liquidità, tanto da portare alla decisione di tagliare i pagamenti trimestrali dei dividendi di 5 centesimi ad azione, con un calo annuale di quasi un dollaro, una mossa che porterebbe far risparmiare circa 500 milioni all'anno a Paramount Global.
Il problema nasce anche dal fatto che, non potendo fare affidamento sui parchi a tema come Disney o sulla banda larga come Comcast, Paramount+ è più legata agli introiti della pubblicità, che solo nell'ultimo trimestre è calata dell'11%. E dove ci sono problemi di liquidità è comprensibile che si accenda un campanello di allarme, soprattutto quando il parterre di serie che si hanno a disposizione è sì di successo, ma anche molto costoso.
Concludiamo con le parole spese per Yellowstone ed il suo franchiese da Chris McCarthy, presidente ed amministratore delegato di Showtime ed MTV Entertainment Studios:
"Yellowstone è stata la serie grazie alla quale abbiamo lanciato un intero universo di successi globali, da 1883 a Tulsa King, e sono fiducioso che il nostro sequel sarà un altro grande successo grazie alla brillante creatività di Taylor Sheridan e degli incredibili cast che hanno dato vita a questi show"
La 5^ stagione di Yellowstone, i cui primi 8 episodi sono andati in onda negli Stati Uniti su Paramount Network, sono stati trasmessi in Italia dal canale satellitare Sky Atlantic dal 1º marzo 2023.