Nintendo Switch Lite è potenzialmente la console perfetta per un po’ di sano retrogaming

Come se già il remake di The Legend of Zelda: Link’s Awakening non rappresentasse già di per sé un’ode ai bei tempi andati, da quando stringiamo tra le mani Nintendo Switch Lite abbiamo rivalutato piacevolmente il servizio online della Grande N

Lorenzo Kobe Fazio gioca dai tempi del Master System. Scrive per importanti testate del settore da oltre una decina d'anni ed è co-autore del saggio "Teatro e Videogiochi. Dall'avatara agli avatar".


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L’oggetto del desiderio dei nostalgici senza il pallino del collezionismo si chiama RetroStone, console home made, per così dire, che grazie al suo microprocessore, fondamentale per renderla (anche) portatile, e avvalendosi delle tutt’altro che legali ROMS, permette l’emulazione di diverse piattaforme del passato come Game Boy, Mega Drive e NES, solo per dirne alcune.

Ripetendo nuovamente che si tratta di un prodotto formalmente illegale, l’oggetto in questione è estremamente chiacchierato dagli esperti del settore, citato di continuo da chi vuole godersi comodamente e facilmente, magari lontano da casa, i giochi amati durante infanzia e adolescenza.

Ai sentimenti, del resto, non si comanda e alla comodità di un device portatile, un piccolo concentrato di tecnologia che si traveste da avveniristica ed ideale macchina del tempo, è difficile dire di no.

[caption id="attachment_199728" align="aligncenter" width="1000"]Nintendo Switch Lite foto L’ergonomia di Nintendo Switch Lite è ideale per intense sessioni a Super Mario[/caption]

Eppure, come è giusto e doveroso che sia, bisogna farlo, perché, lo ripetiamo una terza volta per essere chiari, usufruire delle ROMS scaricate dalla rete è illegale, oltre che poco romantico.

Come riesumare il passato, allora, se il proprio Super Nintendo si è irrimediabilmente rotto o se non si possiede più un televisore a tubo catodico con cui rituffarsi a capofitto in quella splendida epopea che risponde al nome di Super Mario World 2: Yoshi’s Island?

Di Nintendo Switch Lite ve ne abbiamo già parlato in un’altra sede, ma torniamo volentieri sul discorso per inquadrarlo da una prospettiva differente, più vintage, se vogliamo, in tema di retrogaming.

"Laddove Microsoft e Sony si sfidano con Game Pass e PlayStation Now, l’azienda di Kyoto potrebbe nuovamente imporsi con qualcosa di differente"Se già il remake di The Legend of Zelda: Link’s Awakening, titolo che ha accompagnato l’esordio del nuovo nato in casa Nintendo, non rappresentasse già di per sé un’ode ai bei tempi andati, da quando stringiamo tra mani la versione più leggera e compatta della console, abbiamo rivalutato piacevolmente il servizio online della Grande N. Al di là del salvataggio su cloud, feature che permette a chi possiede entrambi i modelli di alternare i device, proseguendo senza soluzione di continuità la propria partita, a beneficiare maggiormente dell’arrivo di Nintendo Switch Lite sono stati certamente i due software che raccolgono il lascito della Virtual Console, il Netflix in salsa Super Mario dedicato a NES e Super Nintendo.

Sì, perché se i giochi a 8-bit sono irrimediabilmente invecchiati male, pur con il loro innegabile fascino, quelli a 16-bit sanno tutt’ora incantare a dovere, soprattutto facendo sfoggio dei loro favolosi art design nel contenuto e pur brillantissimo display di Nintendo Switch Lite.

La resurrezione della croce direzionale, più incline a ripresentarsi in questa versione della console in cui non è previsto né consentito il multiplayer istantaneo tramite due minuscoli Joy-Con pressoché identici tra loro, è un autentico toccasana, strumento imprescindibile per godere appieno, e meglio, di mondi bidimensionali da attraversare da parte a parte, stando ben attenti a dove si mettono i piedi.

[caption id="attachment_197557" align="aligncenter" width="1000"]Nintendo Switch Lite banner La croce direzionale, tra l’altro, è abbastanza performante da essere all’altezza della situazione anche nei picchiaduro ad incontri[/caption]

Giochi come Super Mario Kart, Kirby’s Dream Course, ma anche lo stesso Super Mario Bros., ideali per una partita mordi e fuggi, ulteriormente galvanizzati dalla possibilità di salvare istantaneamente i propri progressi, rappresentano un’inaspettata scoperta per i videogiocatori più giovani, fonte di gioia e qualche lacrima di commozione per chi ricorda i pomeriggi passati con i propri amici davanti al televisore di casa.

Si tratta di un punto di partenza, naturalmente. Perché la manciata di giochi disponibili ad oggi non bastano, nonostante la qualità generale sia già altissima. Nintendo ha molto da recuperare se vuole rifondare a tutti gli effetti la Virtual Console, andata quasi inspiegabilmente perduta dopo il ciclo vitale di Wii.

Laddove Microsoft e Sony si sfidano con Game Pass e PlayStation Now, l’azienda di Kyoto potrebbe nuovamente imporsi con qualcosa di differente, pur parallelo, ideato a scopi quasi museali, indirizzato principalmente al pubblico di affezionati ormai non proprio più giovani.

C’è tanta voglia di Virtual Console, di un modo pratico, e soprattutto legale, per ricongiungerci ai titoli amati anni e anni fa. Nintendo Switch Lite, in questo senso, pensando al successo di RetroStone, potrebbe essere il fulcro ideale su cui basare l’intera strategia volta agli appassionati di retrogaming.

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