Nintendo Switch, dai casi sporadici alla class action per il “Joy-Con drifting”

Nintendo ha dovuto gestire finalmente la questione dei Joy-Con di Nintendo Switch afflitti dal cosiddetto "drifting", una situazione che andava avanti da troppo

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In questi giorni Nintendo è al centro di quella che, con le dovute comparazioni, potremmo definire una vera e propria crisi politica, e il tema principale sono i coloratissimi e apparentemente innocui Joy-Con di Nintendo Switch. In realtà i più attenti potevano prevedere una situazione del genere, quelli che almeno una volta hanno sentito parlare del cosiddetto drifting, o peggio ancora ne sono stati testimoni.

Ma di cosa stiamo parlando? Il drifting è un difetto che, apparentemente, è presente in ogni Joy-Con uscito in commercio finora. Qualcosa che i giocatori occasionali o chi non usa molto i Joy-Con per vari motivi non noterà mai, ma che affligge puntualmente i più assidui utilizzatori degli analogici dei controller.

I Joy-Con sono indubbiamente un piccolo gioiello tecnologico, c’è poco da dire. In dimensioni così ridotte Nintendo è riuscita a costruire un controller versatile come nessun altro che, con le dovute considerazioni, riesce nell’impresa di trasformarsi efficacemente per rispondere alle esigenze di una partita multiplayer locale. Eppure c’è una falla, sempre più presente, che riguarda la base della struttura dell’analogico, in particolare di quello il sinistro, che è il caso più accertato del suddetto drifting. Non è chiaro se sia il sinistro perché è effettivamente più difettoso oppure perché, molto più probabilmente, è semplicemente quello più usato in generale per ogni videogioco.

Il problema che si verifica è che l’analogico viene registrato come inclinato anche quando è in posizione neutrale. In soldoni: va dove gli pare. Il malfunzionamento risiede all’interno del Joy-Con stesso, riguarda principalmente i connettori interni che, essendo apparentemente molto deboli, vanno per usurarsi col tempo in maniera irreversibile. Diciamo apparentemente perché ad oggi non esiste ancora una spiegazione ufficiale, ma solo analisi di utenti che hanno smontato i Joy-Con per verificare con i loro occhi. Nintendo non si è mai pronunciata, né ha fornito un supporto reale al riguardo Così, dai primi mesi dopo il lancio di Nintendo Switch, i forum, le pagine, i subreddit e i canali YouTube vari si sono riempiti di domande e risposte sul problema. Un calcolo sommario ha stilato quasi venticinquemila thread online riguardo l’argomento.

"Considerando che Nintendo continua a produrre dei bellissimi Joy-Con di vari colori in continuazione si è arrivati al punto che i giocatori non si fidano di acquistarne di nuovi."Cambiare gli analogici è la soluzione più immediata ma 1) viene invalidata la garanzia e 2) è un’operazione quasi chirurgica, che espone a rischi di danni permanenti. Io stesso ho provato a sostituire gli analogici con scarsi risultati, perché i Joy-Con hanno viti particolari che richiedono un kit specifico (che si recupera facilmente online), e soprattutto essendo molto piccoli le componenti interne sono incastrate con una precisione millimetrica, che richiede una manualità fuori dal comune.

Il web è pieno di storie di giocatori che hanno provato ad effettuare questo procedimento, con risultati altalenanti. A dimostrazione di come non sia affatto semplice come i tutorial online suggeriscono, a meno che qualcuno non sia già abituato a lavorare con l’hardware ed abbia la manualità necessaria. Oltretutto, i report di chi ha sostituito i Joy-Con non sono rassicuranti, perché il problema persiste e/o ritorna anche dopo la sostituzione. C’è chi ha sperimentato il drifting dopo qualche mese, chi mai, chi invece dopo aver fatto la sostituzione degli analogici si è trovato benissimo. La casistica è varia ma c’è una sola costante: il Joy-Con drifting è un problema reale.

Considerando che Nintendo continua a produrre dei bellissimi Joy-Con di vari colori in continuazione, che costano sempre una cifra considerevole, si è arrivati al punto che i giocatori non si fidano (più che comprensibilmente) di acquistarne di nuovi. Qualche settimana fa la compagnia ha annunciato due nuove colorazioni dei Joy-Con, e su Twitter la reazione unanime degli utenti è stata, con le dovute parafrasi: “ma quando aggiusterete il problema del drifting?”.

In apertura dicevamo che Nintendo si trova all’interno di una crisi che ha del politico, perché come in ogni situazione che arriva all’esasperazione – soprattutto quando si tratta di clienti ed aziende – capita che si sia costretti ad arrivare alle maniere forti.

Un’azienda legale statunitense ha infatti firmato, la settimana scorsa, la prima class action contro la compagnia relativa al problema dei Joy-Con. La Chimicle, Schwartz Kriner & Donaldson-Smith ha dichiarato:

CSK&D sta considerando una potenziale class action basata sui report riguardo i controller Nintendo Joy-Con per la console Nintendo Switch e i problemi relativi al drift dei joystick. Nello specifico, viene riportato che i joystick dei Joy-Con registrano automaticamente i movimenti quando il joystick non viene utilizzato, andando ad interferire nel gameplay.

L’azione legale è ovviamente in corso, ma nonostante ciò qualcosa si è finalmente iniziato a muovere. Qualche giorno fa Nintendo ha finalmente parlato.

[caption id="attachment_197960" align="aligncenter" width="1725"]Joy-Con interno Operazione a cuore/Joy-Con aperto[/caption]

L’azienda di Kyoto, probabilmente impossibilitata a ignorare la vicenda ulteriormente, ha cominciato a trattare il problema in prima persona. Attraverso una documentazione interna vista per la prima volta da VICE Games, Nintendo ha dichiarato che i giocatori non dovranno più mostrare la prova di acquisto in caso di assistenza per un Joy-Con difettoso, né di confermare lo stato della garanzia. In più, nel caso un cliente chieda un rimborso per eventuali spese di riparazione già effettuate sui controller, autorizza ogni risarcimento al riguardo.

In buona sostanza, Nintendo suggerisce al suo supporto clienti di procedere con la sostituzione dei Joy-Con praticamente alla cieca, una soluzione dettata dalla diffusione estrema del fenomeno. Tuttavia ci sono delle altre considerazioni da fare. Ci sarà uno stock di Joy-Con che non presenterà più il problema del drifting, oppure qualsiasi incarnazione dei piccoli controller presenterà prima o poi questo malfunzionamento? E cosa succederà quando a farlo sarà un Joy-Con in edizione limitata, come quelli presenti nel bundle di Pokémon: Let's Go oppure di Super Smash Bros.Ultimate?

Poi, cosa ancora più allarmante: il problema si ripresenterà con Nintendo Switch Lite? In caso di assistenza Nintendo sarà così bendisposta riguardo eventuali problemi di drifting? Al momento l’unica risposta della compagnia è: “vogliamo far sì che il nostro hardware lavori come ci aspettiamo”. Non molto rassicurante, va detto.

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