Nintendo Direct, tutto quello che non c’è stato forse anticipa quello che ci sarà | Speciale
Un Nintendo Direct ampiamente sotto le aspettative, ma che probabilmente anticipa le future mosse della Grande N
Lorenzo Kobe Fazio gioca dai tempi del Master System. Scrive per importanti testate del settore da oltre una decina d'anni ed è co-autore del saggio "Teatro e Videogiochi. Dall'avatara agli avatar".
A dirlo non siamo stati noi, né tanto meno il nostro animo da fanboy, in tremenda astinenza dei capolavori che solo l’azienda di Kyoto sa puntualmente regalarci. Parafrasando il suo breve discorso d’introduzione, a pronunciare simili parole è stato Shinya Takahashi General Manager di Nintendo, volto affabile che ha condotto l’evento andato online lo scorso 17 febbraio.
[caption id="attachment_222982" align="aligncenter" width="1000"] Project Triangle Strategy è stato uno dei pochi highlights di questo Nintendo Direct[/caption]
Il colpo di grazia, e non poteva essere altrimenti, lo ha dato Eiji Aonuma in persona, con una Kansas City in piena regola in cui prima accenna a Breath of the Wild 2 e poi si limita ad annunciare la remastered più scontata della storia, tra l’altro di uno dei The Legend of Zelda più brutti di sempre, con un trailer che non ha certo stupito sotto il profilo del rifacimento (e potenziamento) grafico.
Già, che tipo di segnale?
[caption id="attachment_222931" align="aligncenter" width="1000"] Sentita esaltazione anche per il nuovo Mario Golf[/caption]
Tutto quello che non c’è stato, potrebbe rimandare ed anticipare qualcosa che, presto o tardi, ci sarà di sicuro. Ci riferiamo ovviamente al già chiacchierato Nintendo Switch Pro, se non proprio a Nintendo Switch 2.
La console ibrida della Grande N, del resto, è ormai in giro da quattro anni, un periodo di tempo non così ampio certo, ma nemmeno ridottissimo. Inoltre, il silenzio assordante che circonda i tripla A già annunciati lascia presagire tempi di sviluppo dilatati non solo per il COVID, ma anche perché è in atto una possibile riprogettazione in vista di un hardware più performante.
Siamo ovviamente nell’ambito delle ipotesi fantasiose e fantastiche, ma non è poi così assurdo pensare che dopo il Lite, Nintendo stia lavorando ad una versione compatibile, ma più potente della sua console, capace di assecondare le esigenze di un pubblico che, dal 2017 ad oggi, nel mentre si è dotato di schermi 4K, anche sull’onda dell’acquisto di una PlayStation 5 e di una Xbox Series X.
Questo deludente Nintendo Direct, insomma, potrebbe aver indirettamente confermato che qualcosa bolle davvero in pentola, al di là dei rumor che circolano già da tempo.
Non ci resta che aspettare e sperare. Anche perché Bayonetta 3, Metroid Prime 4 e Breath of the Wild 2 ce li meritiamo.