Netflix: in Italia solo nel 2015 a causa dei ritardi tecnologici?

La scarsa diffusione della banda larga e i inumeri di vendita delle smart tv poco elevati starebbero ritardando l'arrivo di Netflix in Italia

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Il rinvio del lancio in Italia di Netflix, secondo The Hollywood Reporter, sarebbe dovuto a due motivi ben precisi: i ritardi nella diffusione nel nostro paese della banda larga e i dati di vendita delle smart tv, che non hanno ancora conquistato del tutto i consumatori.

La testata statunitense, riportando i dati di un recente approfondimento realizzato da Il Sole 24 Ore, attribuisce a questi elementi le difficoltà riscontrate dai servizi in streaming di Amazon e Sky che, all'estero, possono invece ormai contare su una diffusione capillare.
I problemi della rete internet che limitano e ostacolano la qualità della visione in streaming di film e serie televisive, inoltre, potrebbero persino essere una delle cause della crescita dei download illegali in Italia, le cui statistiche mostrano dati superiori alla media rispetto alle altre nazioni europee.

Andrea Rangone, responsabile degli Osservatori della School of Management del Politecnico di Milano, ha tuttavia sottolineato che in Italia sono già ben 4.6 milioni le smart TV vendute, e nell'ultimo anno questa tipologia di televisione ha rappresentato la metà degli apparecchi venduti, facendo presupporre un miglioramento generale della loro diffusione.
Dati meno positivi arrivano invece da Piero De Chiara di Telecom Italia. Durante l'intervista rilasciata al sito Key4biz, infatti, l'ex presidente DGTVi ha affermato:

“Nel 2013 si sono venduti 1,2 milioni di televisori connettibili, quanti nel 2012. Ma il ritardo maggiore rispetto agli altri Paesi è nel tasso effettivo di connessione e nella vendita di set-top box. Questo ritardo danneggia da un lato la diffusione della banda larga presso le famiglie più interessate alla Tv che a internet, dall'altro l'industria dell'audiovisivo”.

I responsabili di Netflix, nonostante anche la politica sia decisa a richiedere alle aziende un miglioramento della qualità delle connessioni, sembra siano tuttavia intenzionati a rimandare al 2015 il debutto del servizio di streaming sul territorio italiano, inizialmente previsto nei prossimi mesi.

Fonte: The Hollywood Reporter, Key4Biz

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