Natalie Portman non diventa peracottara
Era questo il rischio per l'attrice secondo Giorgio Carbone. Ma c'è anche chi parla di trionfi italiani in America o di risultati degli Oscar che seguono i Globes, mentre c'è chi tenta di arruffianarsi il Festival di Roma. Tutto nello speciale Oscar di quinto potere...
Rubrica a cura di ColinMckenzie
Se perde, anche per un solo voto, piomba a peracottara"
Invece, la star di oggi è senza dubbio Gloria Satta del Messaggero, che ci fa capire bene come si può parlare degli artisti italiani e di tutto quello che li circonda. Qualche estratto:
Il Festival Los Angeles, Italia di Pascal Vicedomini, che malgrado la crisi ha portato in California un parterre di grande prestigio"
"A Hollywood gli italiani incassano ovazioni. Marco Bellocchio, al quale Los Angeles, Italia" ha dedicato una retrospettiva e presentato in anteprima americana Sorelle mai, ha ricevuto il premio alla carriera e ha tenuto una seguitissima lezione alla University of Southern California".
"E' stata molto applaudita la prima mondiale di Father, il nuovo film di Pasquale Squitieri con Franco Nero (sempre adorato da queste parti)".
Il pubblico americano ha felicemente battezzato l'opera prima di Elena Bonelli. [...] Tra applausi e richieste di autografi, la Bonelli "cinematografica" è partita davvero bene, in attesa che il film esca ad aprile nelle sale italiane".
"Grande successo anche per l'étoile Roberto Bolle, a Los Angeles acclamato dai fans e sullo schermo applautidittimo protagonista del documentario Anteprima Onegin".
Manca solo una cosa: Campioni del mondo, campioni del mondo, campioni del mondo. Seriamente, film molto applauditi, attori adorati, tanti applausi, lezioni seguitissime e quant'altro. Sarà tutto vero, ma allora perché il cinema italiano nel mondo ha quote di mercato ridicole? Sempre la Satta, parlando di Colin Firth, dice "L'attore, che in Il discorso del re ha regalato umanità e verità alla figura di Giorgio VI". Verità? Mi sa che questo articolo di Christopher Hitchens non è stato letto molto. A proposito di pubblicità, notare questo estratto dal commento della Satta sui vincitori:
Melissa, di origine salernitana e recentemente premiata a "Capri, Hollywood""
Beh sì, per una vincitrice dell'Oscar, è importante citare il riconoscimento a Capri, Hollywood. Per il resto, piccolo dubbio: ma la Satta le segue le notti degli Oscar? Perché parla di "interminabile notte delle stelle". Peccato che sia durata poco più di 3 ore e a memoria non ricordo una cerimonia così breve...
Grande Natalia Aspesi, che scrive nel commento di oggi:
Si sa che di solito gli Oscar danno gli stessi risultati dei Golden Globe che li precedono di poco".
Poi ricorda che l'anno scorso Avatar vinse i Globes e The Hurt Locker gli Oscar, così come quest'anno i due premi sono andati uno a The Social Network e l'altro a Il discorso del re. Della serie, come darsi la zappa sui piedi da soli...
Da notare anche che le cronache locali di tre quotidiani (Messaggero, Libero e Tempo) dedicano degli articoli (o parte di essi) al fatto che tre film vincitori agli Oscar (The Social Network, In un mondo migliore, Inside Job) sono passati al Festival di Roma. Ne escono fuori articoli esaltati, come quello di Libero (titolo: "Il Festival di Roma è da Oscar", inizio del pezzo: "Il Festival internazionale del film di Roma si conferma una vetrina prestigiosa e di alta qualità"). Nessuno però dice che si trattava di titoli già presentati ad altri Festival precedenti, Inside Job addirittura sei mesi prima a Cannes e poi in giro per altre manifestazioni prima di Roma. Forse, il primato di Roma è stato quello di presentare l'anteprima mondiale della versione italiana di The Social Network, un must che ancora ci ricordiamo...
Infine, nota di servizio. Diversi commentatori (Gianni Canova durante la diretta su Sky, Alessandra Farkas sul Corriere di oggi, la Satta sul Messaggero) si sono lamentati della mancanza di Maria Schneider dal montaggio dedicato agli artisti scomparsi, che come tradizione ricorda i defunti dell'anno durante la cerimonia. Non posso esserne sicuro, ma sono convinto (diciamo al 95%) che tutto dipenda dalla data in cui si 'chiude' questo blocco. Probabilmente, la Schneider è morta dopo questa scadenza (in effetti, è deceduta meno di quattro settimane fa) e quindi eventualmente verrà ricordata l'anno prossimo...
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