Nanni Moretti ha paura dei giornalisti?

Un po' come avvenuto per Il caimano, non ci sarà una conferenza stampa per Habemus Papam, nuova attesissima pellicola di Nanni Moretti. Ma perché questa mancanza di confronto?

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Rubrica a cura di Colinmckenzie

Ieri, a chi scrive, così come a centinaia di giornalisti/blogger, è arrivato l'avviso della proiezione di Habemus Papam, ultima fatica di Nanni Moretti, a cinque anni da Il caimano. In queste occasioni, l'anteprima di un film italiano è sempre accompagnata da una conferenza stampa. Non sarà così invece per Habemus Papam, come peraltro non era stata fatta conferenza stampa per Il caimano (ma se non sbaglio poi ci furono degli incontri con i giornalisti). Insomma, il contrario dei cinepanettoni, che non fanno mai anteprima (se non per qualche mammasantissima, che non ha la forza di andare al cinema e comprarsi il biglietto), ma organizzano degli incontri con attori e regista.

Va detto che, come tutte le scelte non violente, anche questa è assolutamente rispettabile. Ma per vari motivi, mi permetto anche di dire che Nanni Moretti ha fatto la scelta sbagliata. E' vero, molte conferenze sono pallose e piene di domande inutili (ogni tanto, anche il sottoscritto ha contribuito alla stupidità di questi eventi con quesiti non straordinari). Per questo, sarebbe anche apprezzabile il tentativo di fare una promozione diversa. Purtroppo, non credo che sia questa la vera ragione.

Da quello che so, non sono sicure neanche le interviste con i telegiornali. A questo punto, dando per scontato che non ci sarà un silenzio assoluto, l'impressione è che si voglia solo affidarsi agli amici. Magari, una bell'intervista con Fabio Fazio e/o con Serena Dandini, che lo tratteranno con la solita cattiveria e perfidia che mettono nei loro incontri con certa intellighenzia. Poi, chi altri? Qualche critico amico di Repubblica, sperando che lo scoop de l'Espresso non abbia rovinato il rapporto? E, in generale, qualche conversazione con alcuni dei critici che alla proiezione de Il caimano avevano lo sguardo allucinato alla fine, ma che sono comunque riusciti a trovare parole positive per quel film?

Insomma, a forza di attaccare (anche giustamente) il caimano, non si rischia di prendere qualcuno dei suoi vizi? Almeno Berlusconi le conferenze stampa le fa (poi magari si incazza facilmente e risponde in maniera antidemocratica, ma quella è un'altra storia), qui neanche questo. Insomma, come si fa a prendere in giro l'accucciamento di Emilio Fede se il massimo 'rischio' che si prende il regista è andare da Fazio? Peraltro, spero di non essere accusato di confondere il cinema con la politica. D'altronde, è Nanni Moretti che sostanzialmente fa politica da almeno dieci anni e che da sempre è stata una voce importante della sinistra, sempre pronta a criticare le cose che non andavano bene e magari a parlare di mass media e di informazione. A questo punto, è normale verificare se c'è coerenza tra parole e azioni.

Insomma, spero tanto di sbagliarmi e che Moretti con un colpo d'ala si decida a parlare con tutti, magari anche con chi scrive sul Giornale o Libero, perchè potrebbe venire fuori qualcosa di interessante. Il mio sogno sarebbe vederlo assieme a Giuliano Ferrara (così, magari anche l'elefantino si sveglia), mentre si massacrano a vicenda. O almeno, se proprio tutto questo non avverrà, spero che il film sia talmente bello, da far passare in secondo piano queste faccende...

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