Nadia - Il mistero della pietra azzurra compie 30 anni: 10 curiosità sulla serie

Esattamente 30 anni fa, il 13 aprile del 1990, andava in onda in Giappone il primo episodio di Nadia – Il mistero della pietra azzurra

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Esattamente 30 anni fa, il 13 aprile del 1990, andava in onda in Giappone il primo episodio di Nadia – Il mistero della pietra azzurra. La serie sarebbe arrivata l'anno seguente in Italia su Mediaset, pronta ad entrare nel cuore di tantissimi spettatori, dai personaggi alla classica sigla di Cristina D'Avena. Si tratta di una storia avventurosa che parte da una precisa coordinata storica: l'esposizione universale del 1889 a Parigi. Qui Nadia, una giovane acrobata del circo senza genitori, incontra il quattordicenne Jean, che si è recato in città insieme allo zio per presentare un'invenzione. I due finiscono in fuga insieme, inseguiti da un trio di improbabili criminali, ma è solo l'inizio di un'avventura straordinaria che mescola il mito di Atlantide e i romanzi di Jules Verne.

In occasione dell'anniversario, scopriamo 10 curiosità sulla serie:

Da un'idea di Hayao Miyazaki

Il soggetto originale della serie risale agli anni '70, quando Miyazaki mise insieme una storia d'avventura basata principalmente su Ventimila leghe sotto i mari. Non se ne fece niente, ma il geniale regista rimase legato a quello spunto, tanto da impiegarne dei tratti in almeno due delle sue opere più famose. Non a caso una parte importante di Conan – Il ragazzo del futuro si svolge in navigazione, mentre la celebre pietra azzurra di Nadia ricorda sicuramente il cristallo della protagonista di Laputa, il castello nel cielo.

L'autore è lo stesso di Evangelion

Hideaki Anno qui torna a curare una serie animata per lo studio Gainax dopo aver lavorato come regista su Punta al Top! GunBuster. Negli anni '80 aveva lavorato come animatore nella serie Macross, e porterà quell'esperienza con sé inserendo dei piccoli riferimenti nell'anime. Si occupa di tutta la serie ad eccezione di un arco narrativo nella seconda metà, che vede i personaggi trovarsi su un'isola. Nel 1995 Anno troverà la definitiva consacrazione con Neon Genesis Evangelion, opera simbolo degli anni '90.

I riferimenti ad altri anime...

Il trio di maldestri criminali che insegue i protagonisti è un elemento ricorrente in vari anime (ad esempio il Team Rocket dei Pokemon), e anche Il mistero della pietra azzurra ha i suoi. Grandis, Sanson e Hanson sono quindi una variazione sul trio Drombo di Yattaman, anche se la continuity più stretta della serie permette loro di evolversi abbastanza nel corso delle puntate. Non mancano poi, come già accennato, i riferimenti nel design dei personaggi e degli ambienti ad altre opere: quelle di Hayao Miyazaki, ma anche Macross o GunBuster stesso.

... e alla letteratura

Ma Nadia – Il mistero della pietra azzurra rimane soprattutto un mix di storie avventurose di fine Ottocento. C'è tutto l'immaginario di Jules Verne, da Ventimila leghe sotto i mari a L'isola misteriosa, ma anche riferimenti mitico-letterari di tradizione antichissima, dalla civiltà perduta di Atlantide (che la Disney avrebbe trattato dieci anni dopo in Atlantis) alla Torre di Babele.

I videogiochi

La storia dell'anime non si arresta nella semplice serie tv. Anzi, furono realizzati vari progetti collaterali. Tra questi, ben sette videogiochi. Il primo del 1991 arrivò su Famicom (non uscì fuori dal Giappone), e si trattava di un classico RPG a turni. La maggior parte di questi è uscita dal 1991 al 1993, ma l'ultimo, per PS2, è del 2005.

Gli OAV

Non sono usciti al di fuori del Giappone nemmeno dieci OAV di breve durata. Come Petit Eva per Evangelion, anche questa è una serie animata che utilizza a volte uno stile deformed, con episodi di breve durata, quasi tutti dal tono comico. In altri casi invece contiene retroscena e approfondimenti sulla mitologia della serie.

Il film

Nadia – Il mistero di Fuzzy è un film del 1991, che negli anni è stato distribuito anche in Italia, e che è ambientato pochi anni dopo la fine del primo. I personaggi della serie tornano in una nuova storia che mescola ancora una volta avventura, scienza, minacce globali. Il film non è diretto da Hideaki Anno e non è stato realizzato dallo stesso team creativo della serie.

Erano previsti meno episodi

La Gainax, e lo stesso Anno, hanno avuto sempre un rapporto particolare con la gestione della lunghezza delle serie animate. L'ultimo episodio di GunBuster è composto in certa parte da schizzi preparatori, e si potrebbe scrivere un trattato sulla tecnica degli ultimi due episodi di Evangelion. In questo caso, però, furono realizzati più episodi del previsto. Dovevano essere 30, ma grazie al successo della serie si arrivò addirittura a 39.

Animazioni riutilizzate

Oltre ai nomi, anche alcune animazioni da GunBuster furono riutilizzate nella serie, e a sua volta anche Evangelion utilizzò delle animazioni prese da qui.

Tagli nella versione italiana

La prima versione italiana, oltre ad aver modificato alcuni nomi (Rebecca invece di Grandis), presenta dei tagli ad alcuni momenti o battute. Si tratta di brevi scene con i protagonisti senza vestiti, o momenti in cui sono presenti delle canzoni giapponesi.

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