La Mummia: cosa possiamo capire sul Dark Universe guardando il film

Cosa terrà insieme i personaggi? Dovranno per forza fare squadra? Ma molti non nascono come villain? La Mummia degli indizi li ha forniti

Critico e giornalista cinematografico


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È presto, prestissimo, per poter dire come sarà il Dark Universe, solo un film (peraltro molto concentrato sulla propria di trama) e qualche vago accenno al resto sono insufficienti. Lo stesso tuttavia qualche ipotesi possiamo iniziare a farla a partire dagli indizi visti in La Mummia.

Sappiamo che a essere stati annunciati sono (in ordine di possibile uscita) il film sulla moglie di Frankenstein (che dovrebbe includere l’uomo invisibile di Johnny Depp e ovviamente il Frankenstein di Javier Bardem, con Bill Condon alla regia), dopodichè il film sull’uomo invisibile, quello sull’uomo lupo, su Van Helsing (che stranamente non sarà quello su Dracula, annunciato in seguito) e poi il mostro della laguna nera.

Sembra chiaro che ci sarà il Dr. Jekyll a fare da Nick Fury con la sua società segreta Prodigium, cioè da collettore per tutte le storie (almeno in una prima fase). La sua agenzia che combatte il male nella forma dei vari mostri dovrebbe essere il quartier generale dell’universo e contemporaneamente il primo elemento di originalità.

Se infatti nell’universo condiviso dei fumetti i protagonisti sono i buoni, qui in teoria avviene il contrario e, nei classici Universal, in molti casi i protagonisti muoiono alla fine o comunque vengono sconfitti. Invece il Dark Universe dovrebbe creare un meccanismo per tenerli sulla corda, sempre a disposizione. Già La Mummia con un’interessante soluzione sembra essere andata in quella direzione. Ovviamente nel Dark Universe esistono anche molti personaggi che sono falsi cattivi, mostri dal cuor d’oro in realtà incompresi e cacciati senza un valido motivo, ma altri invece no. E hanno senso proprio perché malvagi (Dracula è l’esempio aureo).

E un passaggio dalla parte dei buoni è indispensabile. Storicamente la Universal ha sempre cercato i crossover tra questi personaggi, ma erano soltanto scontri uno contro uno, conflitti spesso più veri nel titolo che nel film buoni per mettere insieme due pubblici più che due personaggi, ora invece in teoria il concetto di universo condiviso prevede anche che i personaggi facciano squadra. Non ha senso infatti fornire indizi sul fatto che i personaggi esistono nel medesimo mondo solo per poter mettere un piccolo cammeo degli uni nei film degli altri. L’idea dell’universo condiviso ha senso unicamente se le singole trame ammontano a qualcosa di più grande, se cioè nelle trame individuali si intravede una sottotrama comune.

Operato quindi questo necessario passaggio da minaccia a parte della squadra, occorre capire cosa possa essere combattuto. Il dr. Jekyll in La Mummia un piccolo indizio lo dà quando dice che “Alle volte serve un mostro per combattere un altro mostro”, sembra quindi ragionevole che, di volta in volta, la scoperta di un nuovo mostro porti con sé la consapevolezza che questi non è il solo o che nel combattere la minaccia qualcuno si trasformi in essa (ad esempio combattendo Dracula si può finire per diventare vampiri).

Se pensiamo a quel che accadde con l’universo Marvel, fu con Thor che cominciammo a intravedere un senso più grande, che non si intuiva dall’inizio. Per ora La Mummia non sembra aver dato indizi in questo senso a meno che (ma qui siamo nel campo delle ipotesi senza alcuna base) l’idea non sia di farli radunare dal dr. Jekyll per poi unirli nel combattere mr. Hyde. L’unico dettaglio a dare corpo a quest’idea sarebbe il fatto che tra i molti film annunciati manca proprio quello dedicato a questo personaggio che però in quest’universo è così centrale. Avrebbe poco senso tenerlo lì per mostrare mr. Hyde ogni tanto in film di altri personaggi, al contrario fornirgli una sua agenda, un suo piano che cresce di film in film potrebbe essere l’idea che coalizza tutti gli altri mostri.

Più in grande però quale dovrebbe essere il tono e la peculiarietà di questo universo condiviso?

Sappiamo che quello Marvel è l’universo deputato al grande divertimento spensierato, all’eccitazione da eroismo, e quello DC si sta rivelando quello idealistico, fondato su un’idea deistica degli eroi come esseri superiori in tutto e per tutto o che vogliono essere tali (vedasi il Batman di Batman v Superman), allora il Dark Universe, che con i supereroi non ha niente a che vedere, cosa dovrebbe essere?

La Mummia è un film d’avventura in cui non c’è traccia d’eroismo, solo gente che cerca di uscire viva da una gran brutta situazione. Se però un individuo può cacciarsi in un guaio e cercare di uscirne, un gruppo di personaggi che vengono presi in più avventure necessitano di un obiettivo, di una linea guida altrimenti non ha senso che stiano uniti perché non avrebbero nulla in comune, e questa linea guida è o un ideale (positivo) o un piano (malvagio). Il monster universe (quello di Godzilla e King Kong) ha dimostrato di muoversi in un'altra maniera, ma il caso è troppo peculiare per potersi adattare a questo.

È quindi facile ipotizzare che il Dark Universe funzionerà anch’esso come i film di supereroi, cioè che girerà intorno a protagonisti che, almeno una volta superata la fase delle origin story, agiranno come supereroi, esseri con poteri o facoltà superiori alla media (buona fortuna con il gobbo di Notre Dame e il fantasma dell’opera…) dotati di un obiettivo più alto che li spinga di avventura in avventura. Del resto già il dr. Jekyll ha annunciato di comportarsi così, di seguire un ideale e di avere un obiettivo.

Ultimo vero problema: le star.

Gli universi condivisi ci hanno insegnato che le star non sono una grande idea perché necessitano di molta luce su di sé e non sono molto inclini a concederla ad altri nei film collettivi (inoltre il personaggio conta più di chi lo interpreta, per cui vanno bene anche attori o attrici emergenti). L’universo Marvel ha Robert Downey Jr. (che non era così una star quando ha iniziato), Samuel L. Jackson (che per sua natura è un mestierante) e Scarlett Johansson (anch’essa non grande quanto oggi quando ha iniziato). Quello DC ha solo Ben Affleck. Qui invece tra Johnny Depp, Tom Cruise, Russell Crowe e Javier Bardem sembra che ogni personaggio sia interpretato da una star che solitamente non condivide il palcoscenico con altri. Non sarà facile.

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