Tomb Raider, i momenti della serie che di certo non vedremo nel film

Ce ne sono stati di momenti assurdi nella saga di Tomb Raider prima che si ripulisse, venisse resettata e ora sia pronta per un film di serie A

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Ne ha fatte di cose strane Lara.

Principalmente nei primi 3 capitoli delle sue avventure ma poi sporadicamente anche in seguito, il personaggio era coinvolto in avventure che con l’occhio di ora appaiono terribilmente camp, fondate su un immaginario da maschio adolescente quasi tenero e soprattutto su un culto esagerato del B movie. Videogiochi che oggi farebbero ridere tantissimo.

Quando diciamo che Uncharted è il Tomb Raider moderno, dimentichiamo che la vera differenza tra i due sta in quanto Lara Croft fosse diversa da Nathan Drake. Avevano missioni molto simili ma lei si trovava in una serie di grottesche assurdità che facevano somigliare tutto più ad un fumetto indie, accattivante e un po’ demenziale, che ad Indiana Jones.

Il film che sta per uscire con Alicia Vikander adatta la nuova Lara Croft, quella più in linea con l’immagine della donna di oggi (nei videogiochi e nel cinema), sarà dunque molto più sporco e gretto, più serioso delle versioni fumettose con Angelina Jolie. Non ci saranno sicuramente alcuni dei momenti che ci piace ricordare come i più assurdi della saga.

Il tirannosauro

Accade nel primo Tomb Raider. Ad un certo punto compare un tirannosauro, come se fosse normale. Non ci sono motivazioni particolari se non che lì in quella vallata, la Lost Valley, ci stanno i dinosauri. Ma il momento in cui dal nulla compare e mangia Lara è uno dei più disarmanti della saga. Il T. Rex tornerà in livelli più o meno nascosti anche nel secondo e nel terzo ma qui è un boss.

Il ragno dallo spazio

Al terzo capitolo di Tomb Raider le idee sembrano già scarseggiare e il grande boss è una specie di ragno spaziale mutato tipo La Cosa di Carpenter. La grafica dell’epoca rende tutto ancora più grottesco e il tentativo di fare un po’ di orrore invece che elevare il gioco lo abbassa ancora di più ad escapismo da 4 soldi. Non intacca ovviamente la magnificenza del gameplay e il fascino scemo del tutto, ma visto oggi…

La mano di re Mida

È uno dei momenti più ridicoli ma anche più suggestivi del primo gioco e spiega bene come le due cose siano sempre andate a braccetto in Tomb Raider. Nell’antro di re Mida se si tocca la mano della statua Lara muore diventando tutta d’oro. Nella categoria “morti assurde di Lara” questa ha un posto tutto suo anche in virtù dell’impegno profuso. Il tutto infatti ha una sua grafica esclusiva. Il retropensiero che sia stata programmata un’animazione ad hoc per un solo momento che può anche non verificarsi in cui il corpo di Lara viene lentamente ricoperto d’oro e lei soffoca dà un po’ l’idea, di quanto Tomb Raider fosse diverso. Un gioco in cui c’era un gusto perverso anche nelle diverse tipologie di morte del proprio personaggio.

Lara minaccia con un fucile i giocatori che vogliono vederla fare la doccia

Chi ha finito Tomb Raider 2 ricorda che c’è tutto un sottofinale in cui Lara a casa deve affrontare un’ultima minaccia e poi, riempito di sangue anche il suo maniero, fa quello che accade in ogni albo pulp: si va a fare una doccia. La seguiamo mentre sembra stare lì lì per spogliarsi quando guarda verso il giocatore e lo minaccia con il fucile dicendo: “Non credi di aver visto abbastanza?”. Considerato come quell’ammasso di poligoni spigolosi fosse diventato paradossalmente un sex symbol (risate) è un momento quasi surreale.

Lara senza pelle

Sempre nella categoria delle scelte da horror di basso livello, nel primo Tomb Raider c’è un momento in cui Lara deve affrontare il suo doppio senza pelle. Era qualcosa che capitava spesso nei giochi dell’epoca (anche The Legend of Zelda: Ocarina Of Time aveva uno schema così), affrontare un personaggio che è il tuo doppio e si muove in maniera speculare a te. Il fatto che però fosse lei senza pelle, con tutti i muscoli e i nervi esposti, gli dava un tono tutto suo che a raccontarlo fa anche più ridere che a guardarlo.

Sparare agli innocenti

C’è una strana forma di ricorrenza nei giochi della serie, cioè il fatto che spesso Lara non si faccia molti problemi a far fuori persone o lasciar morire che non hanno niente a che vedere con il suo quest, che non le siano necessariamente ostili o che semplicemente la intralcino perché stanno facendo il loro lavoro. Accade in Tomb Raider 3 quando nel gran finale fugge dalle esplosioni, trova un elicottero ma lascia morire senza motivo il pilota (che sentiamo urlare mentre affonda), ma anche in Tomb Raider: The Angel Of Darkness quando bisogna fare fuori le guardie del Louvre.

https://youtu.be/xdBLFFNX11c

Finire impalata scendendo le rapide di un fiume

Infine un momento tratto dal reboot del 2013, quello che in teoria il film dovrebbe adattare, cioè quando Lara, scendendo le rapide del fiume e cercando di rimanere viva se sbaglia viene impalata. Cioè, lo ripeto, scendendo le rapide di un fiume si rischia ogni volta di finire grottescamente impalati da lance appuntite lasciate a margine del letto del fiume.

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