Mission: Impossible, la classifica dei film del franchise

Mission: Impossible dal più bello all’ancora più bello: la classifica definitiva (per ora) dei film della saga

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Questo speciale fa parte della rubrica Tutto quello che so sugli stunt l’ho imparato da Mission: Impossible

Sarà perché per ora ne sono usciti solo sette capitoli. Sarà perché Tom Cruise ha un controllo sovrumano sulla sua carriera. Sarà perché la saga non ha mai sbagliato un colpo in cabina di regia. Fatto sta che fare una classifica dedicata a Mission: Impossible è un’impresa improba, e che richiede peraltro una scelta di campo molto forte fin dall’inizio. Non c’è dubbio infatti che la saga sia spezzata in due: da un lato stanno i primi due capitoli, due esperimenti autoriali molto verticali e con uno stile 100% personale, dall’altro sta tutto quello che è successo dopo J.J. Abrams, quando Mission: Impossible ha cominciato a trasformarsi in un ormai classico (per la nostra epoca) cineuniverso orizzontale.

In un certo senso è ingiusto mettere i film di De Palma e John Woo nella stessa classifica, perché pur portando tutti il titolo Mission: Impossible sono figli di due concezioni diverse del personaggio e del franchise. Ma d’altra parte una classifica è una classifica, e spezzarla vorrebbe dire poi confrontarsi con l’ulteriore dilemma “è giusto confrontare i primi due film che sono diversi tra loro quanto lo sono dal resto della saga?” – e non se ne esce più. Per cui in barba al pericolo ecco la classifica dei primi sette capitoli di Mission: Impossible, dal più bello all’ancora più bello, appena aggiornata con l’inserimento di Dead Reckoning - Parte 1.

7 - Mission: Impossible III

Da un certo punto di vista è il film più importante del franchise, o comunque quello decisivo per dargli una direzione e garantirgli un numero congruo di sequel. È anche però un film talmente concentrato sul non sbagliare nulla che gli manca quel pizzico di follia che crescerà nei capitoli successivi in parallelo alle ambizioni da stuntman di Tom Cruise.

6 - Mission: Impossible – Rogue Nation

Un ottimo film di azione che ci introduce peraltro al fondamentale personaggio di Ilsa Faust. Rispetto all’altro (per ora) capitolo firmato da Christopher McQuarrie ha il difetto di essere fin troppo intricato e complicato da seguire, il che a tratti tira fuori lo spettatore dall’azione costringendolo a concentrarsi per ricostruire l’intricata rete di alleanze e tradimenti che caratterizza la trama.

5- Mission: Impossible - Dead Reckoning - Parte 1

Come sempre in questi casi la valutazione è passibile di modifiche e revisioni visto che stiamo parlando di un (chilometrico) primo tempo di un'opera più lunga e ambiziosa. Ma dubitiamo che la Parte 2 possa correggere e cancellare alcuni dei difetti di ritmo e sceneggiatura di questa Parte 1, e anche un paio di scene d'azione un po' al di sotto degli standard della saga. Il finale sul treno si fa perdonare molto, ma non tutto.

4- Mission: Impossible

Oggi sembra un pezzo di antiquariato per come affronta la tecnologia – ma d’altra parte stiamo parlando di un film del 1996. Siamo ancora nel campo del thriller d’autore con un paio di sequenze d’azione sopra le righe: 17 anni fa Mission: Impossible era già bellissimo, ma era ancora lontano dalla sua forma definitiva.

3 - Mission: Impossible – Protocollo fantasma

Ogni tanto capita che un regista faccia il salto dall’animazione al live action senza inciampare o crollare rovinosamente con la faccia a terra. Con Protocollo fantasma Brad Bird gira il capitolo più cartoonesco della saga ma anche quello che meglio di tutti mantiene l’equilibrio tra la spy story e l’action massimalista.

2 - Mission: Impossible 2

Poco thriller, poco action, molto noir, con tocchi di melò, slow motion a secchiate, tantissimo James Bond e altrettanto Hitchcock, filtrato però dalla fantasia di un genio come John Woo. È ancora meno “dentro” il franchise del primo capitolo, è un esperimento a sé che non è mai stato ripetuto, ed è una gemma che brilla ancora oggi all’interno del franchise.

1 - Mission: Impossible – Fallout

Alla fine abbiamo fatto la scelta più pavida e prevedibile: se Mission: Impossible è quel franchise dove Tom Cruise fa cose sempre più assurde mettendo a rischio la propria incolumità in nome dello spettacolo e dell’arte cinematografica nella sua accezione più pura e incontaminata, Fallout è la sua Bibbia, e l’unica cosa che potrebbe insidiare il suo primo posto è scoprire che Dead Reckoning – Parte Uno fa cose ancora più assurde. Ve lo sapremo dire a breve, oppure lo capirete quando vedrete dove lo posizioneremo in classifica.

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