I migliori film sull’estate da vedere dopo Denti da squalo

Dopo aver visto Denti da squalo ecco altri film sull'estate da vedere per scoprire come i registi hanno raccontato la stagione della crescita

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Si cresce più velocemente d’estate. Tempo di sole, aria, amicizie e libertà. Molti dei grandi romanzi di formazione condensano in questa stagione la magia della crescita. Si entra nei primi caldi da bambini, si accoglie il primo freddo da giovani.

Denti da squalo di Davide Gentile, ora al cinema, racconta di un’estate romana. Due amici si conoscono per caso ai piedi di una piscina in cui non si può entrare per rinfrescarsi. Al suo interno soggiorna infatti uno squalo.

Denti da Squalo guarda e prende spunto dai migliori film sull’estate e, in particolare, al primo che vi consigliamo di recuperare in queste vacanze.

Stand By Me

Film fondamentale. È stato il riferimento di Denti da squalo sia per come riprende l’amicizia che per come trova un catalizzatore che la rinsalda. Uno squalo, nel 2023. Un cadavere, nel 1986. L’estate è l’oggetto di un ricordo. Un momento nel tempo a cui si ritorna perché è lì che i personaggi si sono definiti per quello che sono.

Il momento della prova, ma anche della leggerezza, della prima libertà, dello sperimentare insieme le meraviglie e gli orrori fuori dalla propria città. Si cammina sui binari del treno in un percorso di maturazione che porta a prendere la decisione più semplice per risolvere problemi complessi. 

Chiamami col tuo nome

Il film che ha portato al successo internazionale Luca Guadagnino è una toccante storia di scoperta di sé attraverso la sessualità. Un primo amore impossibile, quasi sognante, che si svolge nel tempo di pausa dai doveri scolastici. È qui che maggiormente la scenografia, i paesaggi della campagna cremasca, si fanno significato ed emozione.

Guadagnino riprende l’estate. Fa sentire il calore sulla pelle. Si vive, guardando il film, le dolci ore di riposo, tra zanzare, musica e spicchi d’ombra. Riporta indietro a un tempo privo di doveri, dove i minuti di vuoto generano una noia che si tramuta subito in creatività. Fioriscono i sentimenti, le passioni e le pulsioni. Quando arriverà l’inverno questi momenti saranno il ricordo a cui aggrapparsi. 

L'estate di Kikujiro

Il film più dolce di Takeshi Kitano. Il piccolo Masao va alla ricerca della madre, che non vede da tempo, insieme a un amico di famiglia: Kikujiro. Un road movie estivo a due. Un adulto e un bambino che si raccontano e si spiegano le rispettive condizioni date dall'età.

Coinvolgente e pieno di sentimento, è un gran film sull'estate e ha una delle migliori colonne sonore di sempre, composta da Joe Hisaishi. Un film semplice, fatto di sottrazioni, di piccoli istanti che compongono un magnifico mosaico dell'esistenza umana.

Il raggio verde

Éric Rohmer fa un film sull’ansia da vacanza. Delphine vive e lavora a Parigi, vorrebbe andare a trascorrere l’estate in Grecia, ma il progetto sfuma. Amareggiata dall’idea di restare in città, prova a ricontattare amiche e vecchi amori per trovare un posto dove stare. L’estate è una spirale di angoscia, dove il relax diventa un imperativo categorico, un dovere. 

Però questa angoscia moderna dà origine anche a una riflessione sull’alienazione, sulla massificazione delle scelte. Non ritagliarsi del tempo per sé, non compiere delle ripetitive azioni turistiche possono lasciare spazio per guardarsi dentro. Tutti alla ricerca della bellezza, di altri paesi e di opere d’arte, possiamo scorgere un istante di meraviglia, un raggio di sole verde, solamente fermandoci. 

Lo squalo

La locandina di Denti da squalo strizza l’occhio al capolavoro di Spielberg. Dentro però i due film sono radicalmente diversi. Hanno una cosa in comune: quel pericolo che si annida sott’acqua e che smuove le vite bloccate dei suoi personaggi. 

Lo squalo di Steven Spielberg è il film estivo per eccellenza. È lui ad avere inventato il blockbuster estivo. Fu un successo tale che le code fuori dai cinema sono diventate leggendarie. Dentro c’è un mix perfetto tra intrattenimento, tensione e visione del suo autore. Lo squalo appare pochissimo, la storia è quella degli uomini che lo combattono, eppure la sua "presenza sonora" (grazie alla colonna sonora di John Williams) influenzò le scelte vacanziere di molti. Il mare iniziò a far paura.

La vita è un sogno

Finita la scuola inizia la festa. Richard Linklater riprende i giovani in questo limbo, come un paese dei balocchi fatto di leggerezza, sballo e amicizie. C’è poco da raccontare e molto da far vedere. Relazioni e situazioni in cui si va a cacciare un gruppo di ragazzi. C’è tanta musica e tanto divertimento in un ritratto sincero e coinvolgente di quell’età.

La vita è un sogno ha avuto un seguito nell’ancora più riuscito Tutti vogliono qualcosa. È un cinema che racconta i gruppi, le masse di amici e il modo in cui decidono di spingere al massimo i momenti che possono trascorrere insieme. 

Monica e il desiderio

Il titolo originale è Un’estate con Monica. Film del primo periodo di Ingmar Bergman, Monica e il desiderio è una storia d’amore. Due giovani si incontrano, scatta la passione e la voglia di escludere il resto del mondo, di restare da soli con la loro felicità. Anche l’estate scandinava però, ad un certo punto finisce. Lo fa controvoglia quando Monica rimane incinta ed è costretta a ritornare a casa.

Un film di corpi, di sguardi in camera, che hanno fatto innamorare la nouvelle vague. Bergman racconta l’estate come tempo del piacere che lascia però un’inquietudine esistenziale una volta trascorsa. Uno dei grandi capolavori del regista è anche un grande film sull'estate della vita. 

Moonrise Kingdom

Quando Wes Anderson ha girato Moonrise Kingdom stava iniziando un lento ed inesorabile trasloco nella forma pura, a discapito dell’umanità che è capace di trovare nei suoi film. Questo adorabile film su un campo estivo si trova ancora a metà. Visivamente rigorosissimo, è capace però anche di scrivere i suoi personaggi in maniera empatica. Ci sono momenti di tenerezza e umorismo che ci accompagnano alla scoperta dei primi amori. 

Uno dei film sull'estate e sulla voglia di fuga per scoprire il mondo visivamente più belli.

Una pazza giornata di vacanza 

L’estate è uno stato mentale. Nella vita di uno studente c'è l’impegno di tutto l’anno e poi il giusto riposo. Ferris Bueller non è d’accordo. Così decide di andare a prendersi il meritato riposo. Finge di stare male, salta la lezione con un articolato piano. Sarà un lavoro a tempo pieno mantenere il segreto.

Il 5 giugno 1985 è una ricorrenza da segnare sul calendario. La data in cui Ferris si è preso il suo giorno libero. Una pazza giornata di vacanza, però, più che raccontare l’estate come stagione, lo fa nell’impatto che ha sulle persone. C'è chi, come il suo protagonista, non sa aspettare e si butta all'avventura.

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