I migliori film anime su Netflix
Il catalogo di Netflix è davvero ricco e sono presenti anime di tutti i genere e per tutti i gusti: ecco la nostra personale classifica
Di film anime il catalogo Netflix è piuttosto ricco: tra grandi classici (come gli immortali film dello Studio Ghibli) e nuove proposte esclusive in grado di solleticare tutti gli appassionati del genere. Vi aiutiamo a barcamenarvi nel mare delle possibili visioni con una nostra lista personalissima e non esaustiva: è difatti complesso e sicuramente parziale realizzare una selezione di merito assoluto. Il catalogo è davvero ricco e sono presenti anime di tutti i genere e per tutti i gusti. Abbiamo dunque scelto una decina di titoli assolutamente meritevoli di visione ma, al contempo, non scontati, per la maggior parte… ma alcuni non potevano assolutamente restar fuori.
Akira
Consigliato a chi voglia restare strabiliato da una delle vette tecniche mai raggiunte dall'animazione tradizionale.
Un film più unico che raro: Katsuhiro Otomo dirige un capolavoro tratto dal suo stesso manga omonimo, uno strillo fantascientifico che risuona ancora fortissimo a 35 anni di distanza. Concettualmente e contenutisticamente mastodontico, è anche uno dei film d'animazione più impressionanti di sempre, con una quantità di dettagli realizzati a mano che ha dell'impossibile.
Batman Ninja
Consigliato a chi non ha paura di esplorare territori sconosciuti… insieme a vecchi amici.
Nella sua lunghissima vita editoriale, abbiamo visto Batman in tutte le salse: eppure scommettiamo che il Cavaliere Oscuro in versione Giappone feudale non l'avevate ancora neppure immaginato! Nel 2017, ad ogni modo, DC dà alla luce questo singolare film cinematografico in cui alleati e nemici del celebre supereroe vengono trasportati indietro nel tempo, adattando il look (e il flavour delle loro gesta) a quello ultra-cool di opere come Ninja Scroll. Una follia totale, ma assolutamente lucida e consapevole, ben pensata e calcata in maniera molto ragionata sugli stilemi del genere chambara / ninja moderno. Se vi stranisce, vuol dire che ha raggiunto il suo obiettivo: tutto il resto (plausibilità in primis) è secondario.
Bubble
Consigliato ai romanticoni e a chi ama le riletture delle fiabe classiche.
Una pioggia di misteriose bolle è caduta sulla terra, sovvertendo le leggi della fisica. Isolata dal resto del mondo, Tokyo è diventata il campo da gioco di un gruppo di giovani che hanno perso le loro famiglie ma trovato un nuovo sport: un pericolosissimo parkour in assenza di gravità con cui si giocano la supremazia dei quartieri, ormai disabitati, e la popolarità sulla rete. Un giorno Hibiki, un giovane fuoriclasse famoso per il suo stile spericolato, viene salvato dalla misteriosa Uta, dotata di strani poteri. Il loro destino è legato, ma in che modo?
Il titolo più recente tra quelli da noi proposti, arrivato in occidente come esclusiva Netflix, risponde alla domanda “Cosa succede se Wit Studio si avvale di grandi talenti?”. La pellicola, difatti, è concepita da Gen Urobuchi (autore molto amato in Giappone a opere come Fate/Zero e Psycho-Pass: The Movie, oltre al celebre Puella Magi Madoka Magica) e vanta il character design dell'autore di Death Note, Takeshi Obata. Il tutto, diretto dal veterano Tetsuro Araki, regista di molteplici serie di successo tra cui L'attacco dei giganti. Il risultato è una commistione di animazione tradizionale e CGI di eccellente livello e una rielaborazione della fiaba de La Sirenetta molto intelligente e accorata. Non perdetevelo.
City Hunter Private Eyes
Consigliato a chi vuole scoprire come si fa ad ammodernare un titolo tipicamente di fine anni '80 per farlo diventare “senza tempo”.
Presa di mira da un gruppo di mercenari di professione, la figlia di uno scienziato recentemente deceduto in circostanze misteriose si rivolge al leggendario Ryo Saeba.
Un personaggio mitico, emblema del macho “vecchio stile” dei manga, viene reinventato senza stravolgerlo per una nuova avventura nel mondo moderno ma anche sospesa nel tempo e ricca di sorprese. Un'operazione nostalgia tra le migliori degli ultimi anni.
Promare
Consigliato a chi… voglia spremere al massimo l'HD e la gestione dei colori del proprio televisore.
Un pompiere dall'animo ardente più di qualunque incendio si scontra con un terrorista pirocinetico che lotta per la sua gente: il destino della Terra è appeso a un filo e non tutto è come sembra.
Studio Trigger completamente senza freni ma non senza controllo: il film di Hiroyuki Imaishi sperimenta, porta all'eccesso la teoria e la tecnica in un film che si può solo amare oppure odiare: è tutto così iperbolico che il trucco è farsi catturare dalla giostra e focalizzarsi sul risultato, più che sul tragitto accidentato quanto psichedelico.
Si alza il vento
Consigliato a chi voglia riscoprire un Miyazaki maturo e “realistico”.
La vita e l'opera di Jiro Orikoshi, ingegnere e progettista aeronautico nato agli inizi del secolo scorso: un uomo del suo tempo che sognava di volare, proiettato nel futuro.
Quando hai a disposizione praticamente l'intero catalogo Ghibli scegliere un solo titolo è un'impresa improba. Vogliamo andare fuori dall'ordinario e consigliarvi l'ultimo lungometraggio effettivamente diretto dal Maestro Miyazaki, nel 2013, un film ostico, una biografia romanzata che fotografa un contesto storico e le ambizioni di un uomo senza compiacere per forza il proprio pubblico. Un film di grande autorialità, in cui leggere costantemente fra le righe.
The End of Evangelion
Consigliato a chi ama la fantascienza e rimuginare minuti, settimane, anni sul senso di una scena.
Il quartier generale della NERV è sotto attacco, impegnato su due fronti contro le truppe terrestri della SELEE – che vuole recuperare il controllo del progetto di robot umanoidi Evangelion – e il compimento del folle progetto del comandante Gendo Ikari, che all'insaputa dei proprio sottoposti vuole portare l'umanità a un nuovo stadio di coscienza. Dipenderà tutto dalle difficili scelte dei tre, giovanissimi, piloti delle unità EVA rimaste.
Di Neon Genesis Evangelion abbiamo abbondantemente parlato, in occasione dell'uscita del film conclusivo della nuova quadrilogia “Rebuild” e il disperato lungometraggio The End of è un tassello fondamentale. Un film che non può essere compreso (o anche solo visto) senza aver quantomeno visionato anche il precedente Feature film Death (True)² ma che vale tutto il tempo speso a decifrarlo, per poi passare all'incarnazione successiva (disponibile su Prime Video).
Tokyo Godfathers
Consigliato a chi ama il cinema di Frank Capra.
In una Tokyo di inizio millennio, con tutte le sue contraddizioni, le luminarie e il consumismo “all'americana”, fatto di torte alla panna e pollo fritto, consumato sullo sfondo di una metropoli in cui lo stigma sociale è tanto radicato quanto accumulato sotto i tappeti buoni… Là dove le luci al neon non arrivano, nei vicoli, tre emarginati, tre senzatetto e senza famiglia, trovano in mezzo all'immondizia una neonata. È l'inizio della rocambolesca avventura di una famiglia alla ricerca della famiglia: quella della bambina e, inconsapevolmente, della propria.
Un grande Satoshi Kon traveste da dramma una fiaba moderna e ci mostra il valore di “miracolo di Natale” che volendo può perpetrarsi tutto l'anno.
Words Bubble Up Like Soda Pop
Consigliato a chi vuole qualcosa di insolito… e ama la poesia.
Koichi Sakura è uno studente che occupa parte delle vacanze estive dando una mano al centro diurno per anziani all'interno del centro commerciale zonale. La sua passione sono gli haiku, e l'incontro fortuito con una ragazza carina quanto impacciata, Yuki, stimolerà la sua vena poetica in modi inaspettati, prima del fatidico trasloco con tutta la famiglia al termine della stagione.
Delicato e poetico, il film diretto da Kyōhei Ishiguro è uno slice of life letteralmente adorabile su un amore estivo adolescenziale, narrato con una irresistibile e originale grafica dai toni e le forme molto accesi.
Your Name
Consigliato a chi ama la commistione di generi, le storie sentimentali… e i paesaggi nipponici.
La storia di Mitsuha e Taki, due normali adolescenti che, d'un tratto, cominciano a vivere, a fasi e senza una spiegazione logica, nel corpo dell'altro: dopo lo shock iniziale arriva la vera condivisione, che va al di là del corpo, e tocca l'anima, con il proposito di incontrarsi dal vivo in concomitanza con il passaggio di una cometa.
L'opera più nota di Makoto Shinkai, in grado di battere tutti i record al botteghino e di stupire con la sua ricchezza, tecnica e contenutistica.