Mia Farrow accusa Steven Spielberg di genocidio!

L’attrice, in una lettera al Wall Street Journal, critica aspramente il regista per il suo impegno nei Giochi Olimpici di Pechino, facendo notare come la Cina stia appoggiando il governo sudanese nel massacro del Darfur

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E’ curioso come in Italia un massacro (c’è chi lo chiama, probabilmente a ragione, genocidio) come quello che sta avvenendo da anni in Darfur, regione dello stato africano del Sudan, non ottenga molta attenzione da parte dei media. Forse, in una nazione che scende in piazza per l’allargamento di una delle 50 (e passa) basi militari americane presenti sul nostro territorio, non sembra interessante mobilitarsi in una situazione in cui gli Stati Uniti si battono per fermare il massacro, mentre nazioni come la Cina appoggiano tranquillamente il governo sudanese, che ha un’enorme responsabilità nella situazione.

E proprio il rapporto con la Cina è valso a Spielberg l’accusa di appoggiare il genocidio in questione da parte di Mia Farrow e di suo figlio, in una lettera che i due hanno inviato al Wall Street Journal. Infatti, il regista (assieme a Zhang Yimou) si occuperà della preparazione delle cerimonie di apertura e di chiusura dei Giochi Olimpici del 2008. Probabilmente, come capita spesso in situazioni del genere, l’impegno effettivo richiesto a Spielberg (che è molto coinvolto in diversi progetti cinematografici) sarà minimo, ma ovviamente la popolarità del regista e il fatto di associare il suo nome a questo evento assume un significato simbolico molto importante.

E’ per questo che la Farrow lo accusa di appoggiare un genocidio, critica durissima già in generale, ma ancora di più se rivolta al creatore della Shoah Foundation e autore di Schindler’s List. Inoltre, l’attrice si spinge anche ad un paragone un po’ forzato, ma sicuramente d’effetto: “il signor Spielberg vuole essere ricordato come la Reni Riefenstahl dei Giochi di Pechino?”. Per chi non lo sapesse, la Riefenstahl è stata la regista ufficiale del regime nazista, avendo diretto non solo il documentario Olympia (sui Giochi del 1936 a Berlino), ma anche Il trionfo della volontà, sul ‘Congresso della vittoria’ del partito nel 1933.

Ovviamente, la Farrow si scaglia anche contro le multinazionali che sponsorizzano i Giochi (come la Johnson & Johnson, Coca-Cola, General Electric e McDonalds), invitandole a fare pressioni sul governo cinese per far terminare il massacro in Sudan.

Non so perché, ma ho l’impressione che questa vicenda sia ben lungi dall’essere terminata.
Per saperne di più sul Darfur, potete visitare la relativa pagina di Wikipedia e quella dell’Unicef

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