Metal Gear compie trent’anni, dieci momenti che hanno reso indimenticabile la saga

Il genio e il talento di Hideo Kojima, impressi in dieci istantanee che hanno reso unica la saga di Metal Gear

Lorenzo Kobe Fazio gioca dai tempi del Master System. Scrive per importanti testate del settore da oltre una decina d'anni ed è co-autore del saggio "Teatro e Videogiochi. Dall'avatara agli avatar".


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Nel lontanissimo 13 luglio del 1987, su MSX2 faceva la sua comparsa Metal Gear, piccolo esperimento di un giovane game designer nipponico, destinato a rappresentare l’appassionante capostipite di una delle saghe più iconiche e apprezzate del medium videoludico. L’action-stealth con visuale dall’alto possedeva già allora, per quanto in stadio embrionale, tutte le caratteristiche salienti che avrebbero decretato il futuro e la fortuna dell’IP. Dalle ambizioni cinematografiche, all’ingombrante presenza di personaggi carismatici e d’impatto, passando per la tendenza alla metareferenzialità, Hideo Kojima, con questo titolo, scrisse e diede forma alla poetica, al manifesto della sua personalissima ed eccentrica visione sul game design.

Generazione dopo generazione, episodio dopo episodio, Metal Gear è diventato un vero e proprio fenomeno culturale, sino al tanto criticato Metal Gear Solid V: The Phantom Pain che ha letteralmente diviso il pubblico, oltre ad aver separato per sempre le strade di Konami, e del brand stesso, da quella del suo uomo di punta, ora impegnato in un’avventura tutta nuova, il cui battesimo ufficiale coinciderà con la pubblicazione del già chiacchieratissimo Death Stranding.

Fin troppo story-driven per alcuni, paradossale e assurda per altri, la saga ha comunque regalato a chiunque momenti semplicemente indimenticabili, sia grazie ad una trama sempre ricca di colpi di scena, sia per merito di alcune sezioni di gameplay ora sorprendenti, ora perfettamente fuse con la narrazione.

Per festeggiare i trent’anni di Metal Gear abbiamo voluto riassumere, racchiudere e omaggiare la saga con dieci istantanee, dieci momenti, tra i molteplici altri, che ci hanno particolarmente emozionato e che, in qualche modo, rappresentano e testimoniano il genio di Hideo Kojima.

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