MediEvil: gli sviluppatori del remake raccontano la realizzazione del gioco in un'intervista
In un'intervista a Game Informer Mike Mika e Jeff Nachbaur, di Other Ocean, hanno raccontato lo sviluppo di MediEvil, remake del classico per PlayStation
Focus principale del team è stato rispettare la visione dietro la produzione originale e realizzare il gioco che i suoi creatori avrebbero voluto, così hanno lavorato a stretto contatto con Chris Sorrel (direttore creativo dell'originale) e Jason Wilson (artista principale e programmatore, che li hanno consigliati su vari elementi. "Il materiale originale, come le immagini di concept art, mostra un mondo molto più ricco di quanto PlayStation al tempo potesse mostrare", ha spiegato Nachbaur, e stava all'immaginazione dei giocatori "riempire il vuoto".
Una delle sfide maggiori nello sviluppo del remake è stata, lo racconta Mika, l'implementazione della telecamera. L'originale aveva una telecamera fissa per un motivo, "dare umorismo e ritmo al gioco". La possibilità di gestire l'inquadratura a piacimento del giocatore avrebbe "dissolto l'esperienza intesa dagli autori". Quando Sorrell e Wilson si sono uniti al progetto hanno enfatizzato il ruolo della telecamera è hanno dato agli sviluppatori dei libri e dei film da studiare. "Le inquadrature dell'originale evocano l'espressionismo tedesco", ha affermato Nachbaur.
Aggiornamenti sono stati implementati anche in altri aspetti, come le battaglie con i boss, che nell'originale erano un po' grezze, e le armi. Nel remake tornerà la possibilità di equipaggiare due armi e di cambiarle a piacimento, che era stata offerta in MediEvil 2. Ogni arma avrà poi un attacco secondario, compreso uno a sorpresa. Migliorìe minori sono state apportate alla mappa, al posizionamento dei nemici e altro ancora, "abbiamo eliminato tutti i punti frustranti", ha affermato Mika.
Aspetti della serie originale che hanno sempre affascinato i suoi appassionati sono il suo mondo, il Regno di Gallowmere, e le creature contro le quale Sir Daniel deve combattere. Mika ha curiosato online per vedere quali fossero gli elementi che più stuzzicassero i giocatori ed è stato deciso, per stuzzicare i fan, di infilare nel remake del primo capitolo un bestiario, curato direttamente da Sorrell. Il tomo approfondisce il background narrativo e fornisce tanti dettagli sui mostri, permettendo a chi lo legge di immergersi ancora di più nel ricco mondo di gioco.
Ecco, Sir Daniel, l'irresistibile protagonista. Un coraggioso "cialtrone", l'hanno definito Mika e Nachbaur, e il motivo lo ben conoscono gli appassionati della serie. Ritenuto un eroe per aver dato la vita nello sconfiggere Zarok cento anni prima degli eventi del gioco, il cavaliere è stato in realtà il primo a morire nella fatale battaglia, quando ha guidato la carica ma si è ritrovato una freccia in un occhio. "Dan ha una seconda possibilità per diventare un eroe", non una redenzione morale, ma una che ne possa riscattare l'ignominiosa morte.
Il team di sviluppo è molto sicuro del risultato finale, che ha descritto in maniera molto intensa. "Una volta che abbiamo messo insieme tutte le parti ci siamo resi conto che il gioco è molto di più della loro somma. Giocarlo dall'inizio alla fine è un'esperienza eterea, onirica. Ogni area ha nemici particolari, situazioni uniche, uno scopo, si avverte una sensazione di progressione". Sulla bontà del risultato finale ci esprimeremo tra qualche giorno, ma stando a queste parole non è di sicuro di cura e passione che MediEvil sembra mancare.
Fonte: Game Informer