Mattson Tomlin ha 30 anni e ha sceneggiato The Batman: come si fa a diventare come lui?

Mattson Tomlin, 30 anni, promessa di hollywood. Ha scritto The Batman. In un articolo ha rivelato la sua routine per diventare sceneggiatore

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Il cinema vive spesso di “innamoramenti”.

Figure emergenti, giovani registi, sceneggiatori, attori, che dal nulla fagocitano le produzioni promettendo una rivoluzione stilistica.

Era successo con M. Night Shyamalan, è accaduto - con maggior sfortuna - a Josh Trank. Quello di Mattson Tomlin è un nome ancora sconosciuto al grande pubblico, ma da un anno a questa parte è una delle figure più chiacchierate dell’industria cinematografica statunitense. La sua sceneggiatura "Powers" è stata recentemente portata sullo schermo da Ariel Schulman & Henry Joost nel film Netflix Project Power. Un altro progetto da lui scritto, Little Fish, è in fase di post produzione. Da zero a due film in un anno. Un successo che l’ha portato, l’anno successivo, ad essere ingaggiato dalla Warner Bros per scrivere niente di meno che il nuovo film dedicato al crociato di Gotham: The Batman.

A soli 30 anni Mattson Tomlin ha raggiunto l’occasione della vita per uno sceneggiatore. Ma come ha fatto ad arrivare così in alto in così poco tempo? In una lunga intervista all’ Hollywood Reporter lo sceneggiatore ha raccontato la sua vita fino ad ora.

Tra le molte informazioni rivelate ci sono 5 fatti che aiutano a capire come un giovane ambizioso possa diventare il pupillo di Hollywood. Ve li elenchiamo di seguito.

Devi scrivere 10 film all’anno, 7 dei quali brutti, per almeno 5-6 anni

Ovviamente il successo non è arrivato per caso. Tomlin dice di avere scritto circa 10 sceneggiature all’anno per moltissimi anni. Una sfida con se stesso, ma anche un training per quello che - sperava - sarebbe arrivato. Alcune sceneggiature sono state inserite nella Black List. Una lista delle storie più promettenti, ma non ancora prodotte. Per sua ammissione, non tutte le sceneggiature dovevano essere per forza buone. Gli servivano per imparare.

Questo rigido ritmo di produzione autoimposto l’ha aiutato ad adattarsi alla mole di lavoro dell’ultimo periodo. La quarantena è stata da lui definita come “l’Olimpiade degli scrittori, è quello per cui mi sono allenato per tutto il decennio”.

Bisogna imparare a scrivere sia popcorn movie che film più intimisti

Project Power è uno psichedelico fuoco d’artificio, Little Fish promette di essere un progetto più personale. The Batman è invece (come facilmente intuibile) un film con tutt’altro respiro e un altro tipo di pressione. Dopo avere completato l’allenamento a suon di 10 sceneggiature all’anno Tomlin si è reso conto di dovere iniziare a scrivere storie che fossero adattabili a film. Racconta così il suo cambio di marcia:

Pensavo: ok, posso scrivere film grandi e rumorosi “da popcorn”, e fare tutto ciò che viene richiesto in un grande blockbuster, ma allo stesso tempo raccontare qualcosa di vero e personale. Ho iniziato a scrivere i due film verso la fine del 2016 e li ho finiti a inizio 2017. È stato veloce. L’abbiamo venduto a Netflix a Ottobre 2017 e siamo entrati in produzione a ottobre 2018. Un svolta di carriera veramente rapida. È stato quell’incredibile vortice che mi ha portato da essere seduto in una caffetteria scrivendo da solo, all’essere circondato da 400 persone nel primo giorno di produzione che stanno realizzando il tuo film.

È essenziale avere una buona intesa con i registi

Una sceneggiatura può essere cambiata, fraintesa, stravolta dai registi. Il rischio, soprattutto agli esordi, è alto e può definire la fine prematura della carriera. Per Mattson Tomlin non è stato così. Con i registi di Project Power è scattata subito l’intesa. Questo ha facilitato lo sceneggiatore a lasciare andare la propria storia nelle mani di altri che hanno poi realizzato concretamente il film. Il rapporto tra registi e sceneggiatori è stato però sempre aperto alle discussioni. Pare che la stessa intesa sia scattata anche con Matt Reeves regista di The Batman. Ma Tomlin non si sbilancia; il racconto di come si sono conosciuti: “è ancora un folle segreto, ci sono spoiler (del fiilm) in quell’aneddoto”.

Bisogna imparare ad ispirarsi, non a seguire

Secondo le parole di Tomlin, molti giovani filmaker coltivano la loro passione desiderando fare film come i grandi registi che si ammirano. Per lo sceneggiatore è arrivato un momento chiave in cui ha realizzato che se avesse seguito la strada di uno dei suoi idoli avrebbe finito per realizzare solo delle copie. "I grandi registi sono così bravi perché hanno saputo trovare una voce propria". Oggi pensa che il migliore complimento che gli si possa fare sia guardare un film o leggere una sceneggiatura e dire “c’è qualcosa che richiama lo stile di Mattson Tomlin”.

Prepararsi a cambiare per sempre il rapporto con internet

La celebrità e internet sono due forze in costante conflitto. In pochi le sanno gestire al meglio. Sicuramente non è un compito semplice per un giovane sconosciuto che, da un momento all’altro, si è trovato al centro delle discussioni dei fan. Tomlin ammette di avere avuto alcune difficoltà all’inizio. Tutti guardavano ai suoi tweet cercando un significato: “perchè ha messo “mi piace” a quella fan art? Significa che quel personaggio sarà nel film?”. Non è così, ci tiene a precisare, a volte non tutto deve avere un significato. Nonostante questo tutto è cambiato dal momento in cui è stata reso noto il suo ingaggio per The Batman. Secondo le sue parole:

Nessuno mi ha chiamato e mi ha detto: “a proposito, il tuo rapporto con Internet è destinato a cambiare per sempre”. Non c’è stato nessun avviso. (…) Ma ora devo stare attento a tutto quello che twitto”.

E voi cosa ne pensate dei “consigli” dello sceneggiatore di The Batman? Siete aspiranti sceneggiatori? Qual è la vostra routine? Fatecelo sapere nei commenti!

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