Mass Effect, 5 motivi per pretendere a tutti i costi la remastered della trilogia | Speciale
Un rumor, che circola in rete già da qualche tempo, assicura sull’ormai imminente ritorno di Mass Effect con una remastered che vorremo tanto anche noi
Lorenzo Kobe Fazio gioca dai tempi del Master System. Scrive per importanti testate del settore da oltre una decina d'anni ed è co-autore del saggio "Teatro e Videogiochi. Dall'avatara agli avatar".
Fan o meno della saga di Electronic Arts, messa da parte e dimenticata da moltissimi dopo il non apprezzatissimo Andromeda, una sorta di spin-off che soprattutto al lancio soffriva di innumerevoli magagne tecniche, si tratta di una notizia che, se confermata, manderebbe in brodo di giuggiole un nutrito numero di videogiocatori sparsi per tutto il mondo, galvanizzati dall’idea di rimettersi in viaggio tra un pianeta e l’altro o di scoprire per la prima volta le gioie elargite da un’avventura senza mezzi termini mozzafiato.
Naturalmente noi facciamo il tifo per questa remastered e di seguito trovate cinque buoni motivi per cui riteniamo il ritorno del Comandante Shepard sarebbe cosa buona e giusta.
La prima volta sulla Cittadella
I tre capitoli di Mass Effect offrono numerosi momenti particolarmente emozionanti, sorprendenti, shoccanti. Quello che più di molti altri ci piacerebbe rivivere, tuttavia, sarebbe sicuramente il primo approdo alla Cittadella, gigantesca stazione spaziale che funge da centro amministrativo, economico e politico delle specie che riconoscono l’autorità del Consiglio.
Il Mako
Criticato da molti, amato dai più. Il Mako, nel primo capitolo della serie, era il mezzo che permetteva l’esplorazione terrestre di alcuni pianeti. Per la maggior parte desolati, desertici e privi di molti punti d’interesse, alcuni trovarono noiose le lunghe passeggiate extraterrestri a bordo del veicolo. Magari con un qualche dettaglio grafico in più ed una manciata di missioni pensate ad hoc, anche i miscredenti potrebbero effettivamente accorgersi di come il Mako, e relative esplorazioni, fossero la quintessenza del gioco stesso.
Il finale
Quando Mass Effect 3 debuttò sul mercato, l’aspetto che attirò su di sé la maggior parte delle critiche fu il finale, ritenuto da più parti deludente. Per quanto in realtà si trattò di una conclusione estremamente affascinante ed incline a decine di interpretazioni diverse, ve ne abbiamo parlato molto tempo addietro in questo articolo, Electronic Arts è corsa ai ripari, costringendo Bioware a lavorare in fretta e furia ad un finale che rimpiazzò l’epilogo originale. La remastered potrebbe sancire quale dei due fosse e sia effettivamente la conclusione della saga, magari quella che delle due rispetta la visione originale degli sviluppatori, oppure fare di testa propria e presentarci una sequenza inedita con esiti narrativi sorprendenti.
Una galassia splendente
Una possibile remastered porterebbe in dote anche un’ovvia revisione grafica. Soprattutto su Xbox One X e PlayStation 4 Pro, per non parlare del PC, il 4K e l’uso dell’HDR potrebbe regalarci scorci alieni ancor più suggestivi ed ammalianti. Modelli poligonali più dettagliati che mai ed animazioni dei volti più realistici, inoltre, renderebbero più coinvolgenti i numerosi dialoghi in cui la trama dei tre episodi si sviluppa.
Contenuti inediti
Non un vero e proprio remake, ma neanche una remastered nel senso letterale della parola. Quello che sogniamo per i primi tre capitoli di Mass Effect è una riproposizione sull’attuale generazione di console, con un ovvio restyling grafico, senza per questo rinunciare a qualche contenuto inedito. Più che a modalità alternative, non sentiremmo troppo la mancanza del multiplayer di Mass Effect 3 eventualmente, ci riferiamo a nuove sub-quest, qualche pianeta da esplorare fin ora ignoto, un membro della Normandy creato per l’occasione.