Mark Hamill racconta in un video il suo legame emotivo con Stanlio e Ollio

Mark Hamill ha confessato, in un videosaggio, la sua passione per le comiche di Stanlio e Ollio che l'hanno accompagnato durante l'infanzia.

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Il canale YouTube Turner Classic Movies si è recentemente arricchito di un piccolo contributo da parte dell’attore Mark Hamill. L’interprete di Luke Skywalker ha confessato la sua passione per il duo comico Stanlio e Ollio in un videosaggio dal contenuto fortemente personale.

È un bell’omaggio che vi proponiamo in cima all’articolo, che racconta lo stretto legame emotivo nei confronti del duo. Sin da piccolo Hamill trovava nelle loro comiche un momento “caldo” della giornata. L’attore abitava a pochi passi dalla scuola che frequentava e poteva tornare a casa in pausa pranzo. Un rituale quotidiano che attendeva con ansia per potere vedere i 30 minuti di gag offerte da Stanlio e Ollio. 

La famiglia Hamill doveva spostarsi spesso di città in città. Per un bambino ancora alle scuole elementari non era certo semplice adattarsi ai nuovi ambienti. Ma quei due personaggi buffi e sgangherati c’erano sempre, come costante, a riunire la numerosa famiglia. Stanlio e Ollio erano argomento di discussione comune con gli altri bambini che aiutavano Mark a socializzare.

Oltre al legame di simpatia e affetto c’è anche molta ammirazione per il loro lavoro da parte di Hamill. L’attore analizza nel video come la coppia si completi alla perfezione. Le differenze tra i due erano però molte, ed è incredibile l'intuito del produttore Hal Roach che ha unito queste due figure agli antipodi. Sia Stan Laurel che Oliver Hardy erano figure della comicità già affermate che avevano all’attivo diversi successi. La chimica tra i due non era affatto scontata.

E invece sullo schermo la coppia ha dato vita a una collaborazione durata più di 100 film. Sono tanti gli elementi messi in campo che vanno oltre la semplice comicità slapstick. Meno agili di altri loro colleghi, Laurel & Hardy lavoravano molto sulle situazioni.  Le gag sono costruite sull’attesa di qualcosa che è prevedibile, ma esplosivo. Litigi, piedi schiacciati, pianoforti che percorrono piani interi di scale per finire in strada, situazioni cartoonesche condotte con plasticità fisica.

C’è una grande consapevolezza del mezzo: le rotture della quarta parete, con gli sguardi in camera non sono mai uguali l’uno all’altro. Ed è questo che definisce, secondo Mark Hamill, il loro straordinario talento comico. 

Sul set di Star Wars Hamill ha parlato a Peter Cushing della sua passione per Stanlio e Ollio. Nel 1940 Cushing aveva recitato con il duo nel film Noi siamo le colonne, diretto da Alfred J. Goulding. 

Mentre anche Alec Guinness aveva studiato da vicino i loro meccanismi comici riproponendoli nella commedia del 1951 Lo scandalo del vestito bianco.

Guinness ha spiegato a Mark Hamill di portare un grande rispetto per il duo: 

Ho un debito di gratitudine nei confronti di Stanlio e Ollio, ho rubato tutto quello che potevo. Si prende ispirazione dai migliori, e loro erano i migliori. I migliori attori sono quelli che non vedi recitare, ma che sono semplicemente loro stessi.

Non erano solo i due personaggi a rendere indimenticabili le gag. Furono fondamentali spalle come Daphne Pollard, Mae Bush moglie gelosa o donna fatale, ma soprattutto l’antagonista sfortunato Billy Gilbert e James “Mr. Double-take” Finlayson e le sue smorfie.Quest’ultimo prendeva il soprannome da come prendeva i colpi. Il suo personaggio attendeva stordito per qualche istante, si guardava intorno con incredulità, fino ad un’esplosione di ira o dolore.

C ‘è un cinema del passato spesso nascosto o relegato ad un apprezzamento popolare la cui influenza sulla contemporaneità non è mai esplicitamente chiara. Le sfortune di Laurel & Hardy hanno accompagnato le giornate di molti rappresentando un primo approccio alla comunicazione visiva. In questo modo sottile e nascosto hanno toccato attori e persone che hanno fatto il cinema di oggi e di domani.

Non c’è mai cattiveria nei loro film, nonostante i continui litigi. E questo li rende espressione di un cinema ormai lontano, ma entrato nel mito attraverso questi due bambini troppo cresciuti. Ma comunque inseparabili migliori amici.

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