Marco Müller al Festival di Roma?

E' questa l'ipotesi lanciata ieri da Franco Montini sulle pagine di Repubblica. Ma non è possibile che l'attuale direttore di Venezia rimanga al suo posto? E soprattutto, chi glielo fa fare di venire nella capitale?

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Rubrica a cura di ColinMckenzie

La notizia l'ha lanciata Franco Montini su Repubblica di ieri, riprendendo informazioni di cui si era parlato negli scorsi mesi (se non sbaglio proprio grazie a Montini). Marco Müller, attuale direttore del Festival del cinema di Venezia, dal 2012 sarebbe pronto a cambiare incarico e assumere la direzione del Festival di Roma. A memoria, mi sembra di ricordare (sempre dagli articoli vecchi di mesi citati sopra) che l'incarico dovrebbe essere anche più ampio e prevedere altri compiti, ma per ora questa sarebbe la situazione.

Intanto, va precisata una cosa. E' vero che il mandato di Müller scadrà con l'edizione del 2011, ma perché stiamo dando per scontato che non possa rimanere al Lido? I risultati sono stati buoni e il livello della rassegna è salito, anche se tanti problemi burocratici non hanno aiutato. E da quello che so, l'ipotesi di proseguire questa avventura è tutt'altro che esclusa, anche se al momento è impossibile fare previsioni, vista la complicata situazione politica generale e in particolare quella legata al Ministero per i beni e le attività culturali. Di sicuro, è difficile concordare con le parole del consigliere regionale del PD Enzo Foschi:

I risultati di questi ultimi anni di Muller a Venezia sono stati negativi: Venezia ha perso appeal e prestigio proprio a favore della Festa del Cinema di Roma, che prima con Goffredo Bettini e ora con Rondi e la Detassis si e' affermata in maniera definitiva anche a livello internazionale".

Sul livello internazionale di Roma, forse è meglio stendere un velo pietoso, considerando le forti critiche da parte della (poca) stampa estera presente all'ultima edizione, che si è dovuta vedere The Social Network e i film dello studio Ghibli in italiano. Ma proprio per questo, mi chiedo perché uno come Müller si butterebbe in questo ginepraio di polemiche, per una rassegna che costa troppo e non produce a sufficienza, sempre pronta a essere attaccata dalle varie parti politiche secondo l'interesse di giornata.

Peraltro, va detto che a differenza della Detassis (che quest'anno concluderà il suo contratto con la manifestazione), il Presidente Rondi invece è confermato fino al 2012, cosa che eventualmente provocherebbe una coabitazione non semplice. E proprio lo stesso Rondi ha fatto capire di non avere nessuna voglia di mettersi da parte. D'altronde, a soli 90 anni, sembra proprio l'uomo perfetto per gestire una manifestazione così delicata e rilanciare la Siae, incarico ricevuto di recente. Almeno, speriamo di non sentire nelle prossime campagne elettorali le solite parole di sostegno ai giovani...

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