Manuale per sopravvivere nei film horror: 10 regole da seguire

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Manauale per sopravvivere nei film  horror

Chiediamo scusa a Max Brooks per esserci appropriati quasi del tutto del titolo del suo geniale “Manuale per sopravvivere agli zombi”, ma non potevamo esimerci dal farlo.

D'altronde, A Classic Horror Story, il nuovo film di Roberto de Feo e Paolo Strippoli, è finalmente arrivato su Netflix e, come ogni horror che si rispetti, è pieno zeppo di gente che fa un sacco di scelte sbagliate. 

Meglio: mortali. 

Non stiamo qua ad elencarvi “cosa venga fatto da chi che finisce per morire in questo modo” perché finiremmo, inevitabilmente, per spoilerare qualcosa in un “film di paura” che tiene piacevolmente attaccati alla tv per tutta la sua durata. E non perché un pazzo sadico vi ha legati a una sedia con del nastro americano e dei divaricatori oculari. 

Nulla di tutto questo. 

A meno che voi non siate stati rapiti da un pazzo sadico che si diverte a torturare le persone in quella maniera, ma, in quel caso, pensiamo sia abbastanza improbabile che stiate leggendo queste righe. Forse siete già morti. O, nella migliore delle ipotesi, state rantolando in preda al dolore, ingollando un po' del vostro sangue rappreso senza fare neanche troppo caso ai frequenti conati di vomito causati dall'ingestione ematica e da quel sapore di metallo che si fa sempre più forte, perché il dolore causato dalle dita delle mani che il pazzo di cui sopra vi ha strappato via, molto lentamente, con una pinza è ben più... fastidioso, per così dire.


Ecco, se non volete trovarvi in una spiacevole situazione come quella descritta poc'anzi, dovreste leggere le 10, semplici regole che ci apprestiamo ad elencare qua sotto.





Badate bene che qua su BadTaste.it non facciamo le cose a caso. Come avete appena letto ci piacciono le assonanze e le allitterazioni, quelle sì, ma le cose a caso (ancora!), quelle proprio no. Da fedeli sostenitori del Metodo Scientifico e di tutte le sue declinazioni storiche, dagli egizi alla scolastica medievale passando per le sfide fra gli approcci induttivi e deduttivi fino ad arrivare a Thomas Kuhn, abbiamo deciso di affidare la compilazione di queste regole al nostro Gabriele Ferrari. Che è sì un amante del “cinema di menare” e di quelle cose lì, ma è anche un paleontologo. Come Ross Geller. E di scienza ne sa a pacchi.

Resta solo da vedere se seguire le sue indicazioni abbia senso o meno. Ma qui rischiamo di tornare alla querelle “induzione VS deduzione”, ergo lasciam perdere...



Non aprite quella porta (1974)

Cominciamo dalle basi: se siete in una stanza e non vi sta succedendo nulla, rimaneteci, non aprite la porta del bagno, del salotto o quella d’ingresso… finché va tutto bene non c’è motivo di andarvi a cercare problemi. E se siete all’esterno? Vale lo stesso discorso, moltiplicato per dieci: ignorate quel portone, non toccate quell’uscio, girate alla larga da quel cancello, non bussate su quello stipite. Rimanete all’aperto: in caso di mostri o serial killer avrete modo di scappare, a piedi o se vi va bene pure in macchina, e nella peggiore delle ipotesi c’è sempre il bosco dietro casa dove rifugiarvi. In breve: dovunque vi troviate, lasciate stare le porte! Forse non lo sapevate, ma sono tra gli oggetti più pericolosi al mondo, perché non sapete mai cosa troverete dall’altra parte.



La casa (1981)

Leggere fa bene allo spirito, arricchisce la mente, riempie il cuore e in generale ci rende persone migliori. Per cui leggete! Sul vostro Kindle, o su quella splendida riedizione del vostro romanzo preferito che avete appena pagato uno sproposito perché ha la copertina rigida e le illustrazioni a colori. Puntate su un’esperienza moderna, insomma, e di design! E tenetevi alla larga, invece, da tomi ingialliti, vecchie copie sgualcite di romanzi d’appendice e soprattutto dai libri rilegati in pelle umana. Sono i peggiori! Sono polverosi, pieni di tarme e soprattutto risvegliano antichi mali, soprattutto se mentre li leggete ascoltate anche un nastro con una voce che declama incantesimi potentissimi. Meglio evitare.



Vacancy (2007)

D’accordo, avete deciso di aprire quella porta (quella di casa vostra) e di andare in vacanza. La tentazione di risparmiare qualche spicciolo è fortissima, lo capiamo, ma fate un giro dal meccanico prima di partire! E se proprio vi dovete fermare per la notte perché il viaggio è troppo lungo, non fate l’errore di ordinare le ricerche sul vostro sito di riferimento dalla meno costosa alla più costosa: il rischio di finire in un motel sperduto dove non prende neanche il telefono e dove di notte si girano snuff movies è altissimo, così come il rischio di venire scritturati contro la vostra volontà per uno dei suddetti film.



Turistas (2006)

Sentite, lo sappiamo che avete già prenotato, e che è da mesi che tenete da parte i soldi per la vacanza esotica che sognate da anni e che per un motivo o per l’altro non avete mai fatto. Ma lo sapete che cosa vi può succedere durante un viaggio del genere? Basta poco: un drink con dentro qualcosa che non dovrebbe esserci, un blackout lungo una notte, il risveglio su una spiaggia deserta, una banda di criminali che rapisce turisti ingenui e li usa come serbatoio di organi per il mercato nero… Se foste rimasti a casa sul divano a mangiare pop-corn e godervi una maratona horror dietro l’altra non sarebbe successo nulla.



A Classic Horror Story (2021)

D’accordo, non ci avete ascoltato: siete partiti per le vacanze, e per non spendere quei pochi euro in più non avete portato la macchina a far controllare, e ora vi siete schiantati contro un albero e siete in mezzo al nulla, a chilometri dal più vicino centro abitato (da un gruppo di invasori alieni, probabilmente). Non perdete la calma, ignorate tutte le porte che incontrate ma soprattutto, se mentre state vagando nei boschi in cerca d’aiuto vi si para davanti una vecchia casa abbandonata con le pareti ricoperte di dipinti cerimoniali che grondano Male puro, NON entrateci. Capito? NON entrateci. State alla larga! Casa abbandonata demoniaca = MALE, chiaro?



The Hitcher (2007)

È dura la vita di chi vive nei film horror. Potete barricarvi in casa quanto volete, ma prima o poi dovrete uscire di casa, per fare la spesa, buttare la spazzatura, andare a trovare i vostri anziani genitori – c’è sempre un motivo per aprire quella porta e uscire. Una volta che siete all’aperto, però, non gettate all’aria ogni precauzione! Al contrario, evitate ogni contatto non indispensabile per evitare di imbattervi in mostri in guisa di essere umano, vampiri diurni, zombie ben conservati o generici assassini seriali. E soprattutto, se incontrate un tizio che sembra uscito dal Trono di spade che fa l’autostop, girate alla larga! Regalategli i soldi per il biglietto del tram! Non fatelo salire in macchina! Non aprite quella portiera!



The Witch (2015)

Uno dei problemi più classici che ci si ritrova ad affrontare se si possiedono animali domestici è quello che capre, mucche, galline, oche e maiali sono recipienti perfetti per demoni, satanassi e altre entità infere con la passione per il rovinarvi la vita. Per cui: benissimo canini e gattini (a patto che non muoiano e risorgano, in quel caso preoccupatevi), bene i canarini, per qualsiasi altro animale invece mettete in conto non solo una visita dal veterinario ma anche una dell’esorcista, per controllare di non esservi messi in cortile un servitore del demonio e delle fiamme dell’Ade.



L’esorcista (1973)

Già che siete dall’esorcista per far controllare il vostro capretto Black Phillip, perché non approfittare dell’offerta “paga per la rimozione di un demonio, esorcizzane un altro gratis!” per far fare un controllo anche al pupo? Non date ascolto agli amici che vi dicono che è tutto normale, che tutti i bambini a quell’età vomitano verde e a proiettile, dicono parolacce, si esprimono in lingue morte e possono girare la testa di 360°: non è tutto normale, e probabilmente anche i vostri amici sono posseduti da Satana.



Unfriended (2017)

Ci si trova di tutto in quel postaccio: gente che fa finta di essere altra gente per confondere il resto della gente, principi in difficoltà che chiedono aiuto e promettono ricompense milionarie, magiche pillole che cambiano le vostre dimensioni (come in Alice nel Paese delle meraviglie), istruzioni su come assemblare una bomba carta, siti di cinema con nomi tipo “Cattivo gusto”… e soprattutto ci sono le chat e i social network. E se finite in quel tunnel, lasciate ogni speranza: prima o poi anche voi (succede al 99,99% dell’utenza dei social network) incontrerete lo spirito malvagio di una vostra vecchia amica morta che vuole vendicarsi dei torti che le avete inflitto e vi porterà all’inferno con lei.



Quella casa nel bosco (2011)

Ci dispiace dovervi comunicare che non c’è speranza: non importa quanto facciate attenzione, vi sfuggirà sempre qualcosa. “Per risparmiare potremmo andare in vacanza nella casa nel bosco di mio cugino!”, e nessuno controlla se il cugino esiste davvero. “Ehi, questo antichissimo diario che parla di torture e violenza NON è rilegato in pelle umana, quindi è innocuo!”, e poi si scopre che non lo è. “Dobbiamo dividerci!” e invece bisognava restare uniti. “Dobbiamo restare uniti!” e invece bisognava dividersi. “Abbiamo sconfitto i mostri, siamo al sicuro!” e invece stanno per arrivare tutti gli altri mostri del mondo. Insomma: rinunciateci, l’orrore è più furbo di voi.







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