No Man's Sky, le ragioni dell'hype e le sfide da superare
No Man's Sky è finalmente disponibile: perché il gioco di Hello Games ha generato così tanto hype e quali sfide dovrà superare per convincere i giocatori?
Sta di fatto che attorno a No Man’s Sky è cresciuto un buzz mediatico inusuale per il placido laghetto dei videogiocatori. Certo, i nuovi episodi di Halo o l’ennesimo FIFA si guadagnano sempre i loro ragionevoli trafiletti sui quotidiani ma, Nintendo a parte, quando mai era capitato che uno sconosciuto game designer finisse sulle pagine patinate della bibbia fighetta d’America o parlasse a una pletora di giovani con appartamento vista Central Park in quell’apogeo radical chic che è il New Yorker Festival? Esatto, mai. Sean Murray e il suo team sono riusciti a sfondare le sacre colonne d’ercole dell’entertainment con un progetto appena appena ambizioso: costruire l’universo e darci la possibilità di giocarci. Non uno qualsiasi, intendiamoci, proprio l’universo reale con le galassie, i pianeti e, soprattutto, l’infinita vastità dello spazio interstellare.
Al contrario di titoli come GTA V o i vari The Elder Scrolls, dove i mondi sono pazientemente cesellati a mano da centinaia di artisti, programmatori e designer, No Man’s Sky declina su scala cosmica i generatori procedurali già sperimentati in più d’un titolo indie. Laddove Rogue Legacy limita il suo algoritmo alle stanze di un castello, Hello Games ha creato talmente tanti pianeti che, anche solo dirne il numero - 18 quintilioni - appare assurdo come provare a calcolare il debito pubblico greco. Completare No Man’s Sky, insomma, sarà impossibile per chiunque: l’universo di gioco è talmente vasto che addirittura gli sviluppatori hanno dovuto creare dellle sonde “virtuali” capaci di esplorare i vari mondi, controllando che tutto funzioni sempre nel modo corretto.
"La sfida tecnologica e il marketing non bastano a spiegare perché No Man’s Sky sia diventato così popolare"“Nello spazio, senza direzione relativa siete solo voi, la vostra nave e il vostro equipaggio, perdersi è più facile di quanto ci si creda.”
[caption id="attachment_159122" align="aligncenter" width="600"] No Man's Sky - screenshot[/caption]
Le incognite legate alla scommessa di Hello Games sono ancora tantissime, l’algoritmo che crea i pianeti sopravviverà all’esplorazione sfrenata di milioni di utenti? Il gioco ci darà abbastanza motivi per esplorare le pressoché infinite galassie a disposizione? Ci sembrerà davvero di star scoprendo nuovi, strani, mondi o sarà come passeggiare per i desolati mondi di Minecraft? Su Reddit c’è chi sta già dando battaglia, qualcuno dice che il gioco è inferiore alle attese, altri lamentano alcune incongruenze, altri ancora sostengono di aver già finito la trama principale. Solo i prossimi mesi sapranno darci una risposta.
Per quanto ci riguarda passeremo le prossime settimane fra un pianeta e l’altro, cercando di capire se il sogno di Murray vola o finirà per sfracellarsi contro i sordi muri della realtà. In ogni caso noi siamo qui, col casco da astronauta in mano, trepidanti all’idea di esplorare le vastità dello spazio profondo. Non ci capitava da un po’ e, almeno per ora, è una bella sensazione.