Magic: The Gathering 30, la passione di una community raccolta in una piccola mostra a Lucca Comics
Magic: The Gathering compie trent'anni e, in occasione del Lucca Comics di quest'anno, abbiamo partecipato a una mostra celebrativa
Cercare di spiegare cosa rappresenti Magic: The Gathering per milioni di giocatori sparsi per tutto il mondo non è affatto semplice. Per alcuni è un gioco di carte competitivo, per altri una sorta di “artbook tascabile” suddiviso in pezzi da 6,3cm x 8,8 cm, mentre per altri ancora è un modo per incontrare e interagire con persone e passare del tempo insieme. L’unica cosa certa è che Magic ha cambiato il modo di concepire i Trading Card Game, portando una ventata di aria fresca che, dal 1993, si è trasformata lentamente in un tornado fatto di passione, cura e dedizione.
UNA PASSIONE INCONTROLLABILE
Sono bastati pochi secondi in compagnia di Peter Adkison per percepire la commozione di Antognozzi e Gaglio. I due curatori della mostra, infatti, sono prima di tutto dei grandi (grandissimi) appassionati di MtG ed è inevitabile quindi che stare al fianco di una figura storica come quella del creatore della Wizards of the Coast abbia smosso le loro emozioni. Emozioni che si sono lentamente diffuse tra tutti i vari giornalisti, affascinati da questo turbinio di passione scatenato dallo stesso Adkison.
Nonostante la complessità del game design, difficile anche da comunicare a un pubblico non esperto di TCG, Magic fu un successo straordinario. Un successo reso possibile anche da Giovanni Ingellis, autore di giochi da tavolo che credette sin da subito nel progetto. Un progetto che definiva “ben più di un prodotto” e “qualcosa di veramente speciale”. Questa passione gli permise di curare al meglio la distribuzione in Italia fino al 1998, quando si spense in seguito a una terribile leucemia.
L’IMPORTANZA DELL’ARTE
Uno degli elementi più distintivi di Magic: The Gathering, come già anticipato, è proprio il comparto artistico delle varie carte. Per questo motivo la mostra ha voluto puntare i riflettori sull’origine di questa cura maniacale nei confronti delle illustrazioni. Come riportato anche da Sam Gaglio, con il passare del tempo Magic ha anche diversificato molto la tipologia di disegni, dando vita a opere d’arte dagli stili più variegati. Attraverso la mostra abbiamo scoperto anche la pipeline di lavoro, che parte dalla definizione del setting da parte degli Art Director. Questi ultimi si occupano poi di inviare i brief ai vari artisti, cercando di accompagnarli nella costruzione estetica della carta. Un metodo di lavoro confermato anche dalle opere esposte di Adam Paquette, Jesper Ejsing, Justine Jones e Seb McKinnon.
Come potete vedere dalle fotografie sparse attraverso l’articolo, stiamo parlando di opere dal livello qualitativo eccelso, raccolte poi nel più piccolo formato delle carte di Magic. Secondo Peter Adkison, inoltre, la possibilità di tenere in tasca tutte quelle immagini è stata fondamentale per decretare il successo di Magic. Poco importa se una splendida illustrazione finisce su una carta poco valida dal punto di vista del game design. MtG è diventato sinonimo di qualità e ogni singola immagine può vantare una sorta di “marchio di garanzia”, che le dona valore agli occhi degli appassionati di tutto il mondo.
LA STORIA DEL GATTO LUCCHESE
In occasione della mostra, Sam Gaglio ci ha raccontato una storia che unisce ancora di più il mondo di Magic con Lucca. Stiamo parlando della carta “Fiero Felino”, realizzata da Karl Kopinsky per il Core Set del 2021. Kopinsky non ha mai nascosto la propria passione per la città toscana, tornando a visitarla non solo in occasione della fiera, ma anche durante l’anno per un sano momento di stacco dal lavoro. È proprio durante una di queste “vacanze” che il celeberrimo illustratore è rimasto stregato da un gatto di passaggio, che lo ha convinto a fotografarlo e a utilizzarlo per dare vita a un felino selvatico appartenente al piano di Ravnica. Una piccola chicca, che unisce il mondo reale con il fantastico. Esattamente l’effetto provato dai giocatori di Magic: The Gathering a ogni nuova partita.
UN UNIVERSO IN COSTANTE ESPANSIONE
Ciò che emerge dalla mostra dedicata ai 30 anni di Magic è quanto il mondo di questo celebre TCG sia cambiato nel corso del tempo, ma senza mutare mai davvero. Stiamo parlando di un gioco di carte in grado di stregare sempre più giocatori grazie a dei valori (artistici, ludici e produttivi) che lo elevano su qualsiasi altro titolo presente sul mercato. Un mondo fatto di differenti universi, che interagiscono tra loro e che, talvolta, entrano pure in contatto con altre dimensioni, come insegnano le varie espansioni dedicate a Il Signore degli Anelli, Doctor Who e Stranger Things. Gaglio e Antognozzi sono riusciti a dare vita a una vera chicca, resa ancora più interessante dalla presenza in fiera di Peter Adkison. Una mostra da vedere lentamente, per assaporare ogni singolo passo dell’evoluzione di una delle più importanti opere pop degli ultimi trent’anni.